100 parole per spiegare l’arte ai bambini

Dalla terracotta al puntinismo, dalla serigrafia al Cubismo, passando per il cartoon e la xilografia. Un nuovo libro per bambini raccoglie (e spiega) cento parole per comprendere l’arte. Altrettante illustrazioni danno forma ai contenuti spiegati

Come si può riassumere il mondo dell’arte, nella sua vastità e complessità, usando solo cento parole? Come fare, inoltre, per veicolare questi contenuti ai più piccoli, trasformando anche i termini e i movimenti più complessi in concetti alla portata dei lettori meno esperti? Un nuovo libro illustrato accetta la sfida, offrendo ai bambini uno straordinario strumento per conoscere l’arte e stimolare la fantasia. Si intitola L’arte in 100 parole e porta la firma dall’autrice britannica Susie Hodge.
Pubblicato da La Margherita Edizioni, il volume ospita numerose parole chiave legate a tecniche, temi e movimenti artistici del passato e del presente. Le voci approfondite nelle 112 pagine del manuale sono tante e tutte imprescindibili: si va da Pigmento a Ceramica, da Impressionismo a Terracotta, da Stencil a Rinascimento. Pagina dopo pagina, i vari termini scorrono accompagnati da descrizioni sintetiche ed esaustive. Le fantasiose illustrazioni di Marcos Farina, inoltre, donano una forma ai singoli concetti, mettendo a segno un compendio dinamico, immediato e utile anche a quei “bambini” che sulla carta d’identità non lo sono più. Ecco alcune pagine del libro in esclusiva.

Alex Urso

ASTA

Le aste sono vendite pubbliche in cui le persone offrono soldi per ottenere degli oggetti. Le persone che fanno le offerte più alte se li aggiudicano. A differenza dei negozi, le case d’asta non hanno casse né prezzi fissi per ciò che vendono. Normalmente, viene prodotto un catalogo che elenca gli articoli in vendita. A un’asta di opere d’arte, le persone presenti (o collegate via Internet) che vogliono comprare una delle opere in vendita propongono un prezzo, e ogni offerta successiva deve essere più alta della precedente. Nel mondo, le case d’asta sono tantissime e capita che per le opere di artisti famosi vengano offerte cifre da capogiro.

Asta, dal libro L'arte in 100 parole di Susie Hodge

Asta, dal libro L’arte in 100 parole di Susie Hodge

BOTTEGA

Dal Trecento all’Ottocento, in Europa, il modo più facile per diventare artisti era entrare come apprendisti nella bottega di un artista già affermato. Molti artisti rinascimentali avevano delle botteghe in cui formavano apprendisti e collaboravano con degli assistenti, che nel corso degli anni imparavano il loro mestiere. Alcuni dipinti realizzati dagli assistenti nelle botteghe venivano firmati “dalla bottega di…” con il nome dell’artista proprietario della bottega. Oggi, la maggior parte dei nuovi artisti non si forma più in questo modo, ma nel mondo dell’arte le botteghe esistono ancora: sono luoghi frenetici e creativi, pieni di attrezzi, materiali e spazio per sperimentare.

Bottega, dal libro L'arte in 100 parole di Susie Hodge

Bottega, dal libro L’arte in 100 parole di Susie Hodge

BOZZETTO

I bozzetti sono disegni realizzati velocemente. Possono servire per registrare le cose che gli artisti hanno visto, progetti per lavori futuri o idee che hanno avuto e vogliono ricordare o mostrare ad altre persone. A volte i bozzetti degli artisti si chiamano “studi” o “disegni preparatori”. Vengono realizzati dalla maggior parte degli artisti e dei designer durante le loro carriere usando quasi qualunque materiale, come matita, carboncino, penna, pastello, colori a olio, gouache o acquarello, spesso su carta. Gli scultori, quando progettano le loro opere, sovente modellano bozzetti tridimensionali in argilla, plastilina o cera, e la maggior parte degli artisti tiene degli album da riempire di bozzetti e idee.

Bozzetto, dal libro L'arte in 100 parole di Susie Hodge

Bozzetto, dal libro L’arte in 100 parole di Susie Hodge

INSTALLAZIONE

Un’installazione è una forma d’arte in cui si usano tanti materiali diversi e le opere di solito sono grandi e tridimensionali. Per quanto anche alcuni artisti precedenti abbiano prodotto grandi opere in 3D, si cominciò a chiamarle installazioni solo a partire dagli anni Settanta del Novecento. Gli artisti realizzano installazioni per cambiare l’aspetto dello spazio. Possono essere permanenti o temporanee, e di solito vengono esposte in musei, gallerie d’arte e luoghi pubblici. I materiali sono di vario tipo e spesso non quelli tradizionalmente usati nell’arte. Molte installazioni sono progettate specificamente per il luogo in cui vengono esposte.

Installazione, dal libro L'arte in 100 parole di Susie Hodge

Installazione, dal libro L’arte in 100 parole di Susie Hodge

PERFORMANCE

Quando un artista si esibisce davanti a un pubblico, si dice che fa una performance. Può trattarsi di qualcosa di pianificato oppure di spontaneo, che può essere filmato o ripetuto in luoghi diversi. Spesso nelle performance gli artisti usano il corpo e il movimento fisico rappresenta un cambiamento rispetto a forme d’arte tradizionali come la pittura e la scultura. Per comunicare meglio le idee dell’artista, si possono usare costumi e oggetti di scena. Le performance d’arte possono assumere molte forme, ma spesso sono inaspettate e insolite e fanno riflettere il pubblico. Marina Abramović è un’artista celebre per il suo mettere alla prova i propri pensieri e sentimenti, così come le persone che assistono alle sue performance.

Performance, dal libro L'arte in 100 parole di Susie Hodge

Performance, dal libro L’arte in 100 parole di Susie Hodge

SURREALISMO

L’arte che esplora i nostri pensieri e sentimenti inconsci si chiama Surrealismo. Questo movimento nacque in Francia nel 1924. Emerse prima di tutto nella scrittura ma, avendo come obiettivo l’espressione del subconscio, scavando nei sogni e nelle emozioni, si adattò perfettamente anche alle arti visive.
Tra i surrealisti più famosi ci sono Jean Arp, Max Ernst, André Masson, Joan Miró, Salvador Dalí, il belga René Magritte, Paul Nash e Dorothea Tanning. Questi artisti realizzarono opere di ogni tipo, spesso inserendo oggetti inaspettati che apparivano insieme in dipinti e sculture irreali e usarono un metodo di disegno e pittura privo di pensiero conscio, detto “automatismo”.

Surrealismo, dal libro L'arte in 100 parole di Susie Hodge

Surrealismo, dal libro L’arte in 100 parole di Susie Hodge

TECNICA MISTA

Quando in un’opera d’arte si usano materiali diversi, si parla di tecnica mista. I primi artisti famosi che la usarono furono Pablo Picasso e Georges Braque nel 1912, mentre erano alle prese con l’invenzione di una forma d’arte che oggi è conosciuta come Cubismo. Sui loro quadri incollavano materiali di ogni genere, come ritagli di giornale, fotografie o pezzi di stoffa. Questa forma di tecnica mista è detta anche “collage”. Un’altra tipologia è l’“arte multimediale”, che è simile ma comprende anche “nuovi media”, come Internet, e nella composizione può usare anche suoni e immagini in movimento.

Tecnica mista, dal libro L'arte in 100 parole di Susie Hodge

Tecnica mista, dal libro L’arte in 100 parole di Susie Hodge

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Alex Urso

Alex Urso

Artista e curatore. Diplomato in Pittura (Accademia di Belle Arti di Brera). Laureato in Lettere Moderne (Università di Macerata, Università di Bologna). Corsi di perfezionamento in Arts and Heritage Management (Università Bocconi) e Arts and Culture Strategy (Università della Pennsylvania).…

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