Intesa Sanpaolo lancia una nuova collana editoriale sul collezionismo d’arte edita da Skira

Come si sta muovendo e come sta cambiando il collezionismo in Italia? È il tema del primo appuntamento della nuova iniziativa editoriale di Intesa Sanpaolo e della sua indagine sul mercato dell’arte oggi.

Si chiama Collezionisti e valore dell’arte in Italia il primo volume della nuova iniziativa editoriale di banca Intesa Sanpaolo, edita da Edizioni Gallerie d’Italia|Skira e incentrata sul mercato dell’arte. Punto di partenza delle ricerche condotte da Intesa Sanpaolo Private Banking (la società del Gruppo Intesa Sanpaolo rivolta alla clientela HNWI con un modello di servizio che integra le attività bancarie con servizi dedicati come l’art Advisory) è il collezionismo in Italia, un fenomeno in parte sommerso che costituisce tuttavia un elemento cardine per la sopravvivenza dell’intero sistema. Attraverso il nuovo progetto, Intesa Sanpaolo intende consolidare il proprio già articolato impegno nell’ambito artistico e analizzare i nuovi trend dell’acquisizione di opere: proprietaria di una vasta collezione esposta nelle quattro sedi delle Gallerie d’Italia – a Milano, Napoli, Vicenza e prossimamente Torino – a settembre 2020 ha annunciato la nuova partnership con la fiera Artissima di Torino, mentre lo scorso dicembre ha lanciato il primo corso di Alta Formazione per manager culturalidiretta da Michele Coppola.

Collezionistie e valore Arte Italia

Collezionistie e valore Arte Italia

IL COLLEZIONISMO D’ARTE IN ITALIA: L’INDAGINE DI INTESA SANPAOLO

Con questa prima indagine scaturita nel volume Collezionisti e valore dell’arte in Italia, Intesa Sanpaolo ha voluto testare un metodo di rilevazione basato su dati affidabili e analizzare informazioni inedite che hanno permesso di restituire una fotografia chiara dell’attuale situazione del collezionismo nel nostro paese. “All’interno di questo nuovo scenario, in cui i tassi di interesse sono sensibilmente più bassi e lo rimarranno ancora per un po’, anche il concetto di investimento in arte si è trasformato, diventando totalmente diverso da quello del passato, in cui si ragionava sull’opera in termini di ‘bene rifugio’”, ha spiegato Tommaso Corcos, Amministratore Delegato Fideuram, durante la presentazione stampa. “Oggi l’arte non è più un bene rifugio, bensì un modo attento e intelligente per diversificare le proprie ricchezze. E noi intendiamo rendere questa diversificazione tanto più efficace e funzionale attraverso l’affiancamento dei nostri esperti”, ha aggiunto, riferendosi ai servizi di consulenza che la banca offre ai propri clienti.

Tommaso Corcos, 2017. ANSA / MATTEO BAZZI

Tommaso Corcos, 2017. ANSA / MATTEO BAZZI

IL COLLEZIONISTA NEL NUOVO VOLUME DI INTESA SANPAOLO

Alla fine della nostra analisi siamo riusciti a tracciare un primo identikit del collezionista medio. Sono emerse da una parte delle caratteristiche già attese e dall’altra dei tratti che non ci aspettavamo”, ha spiegato ancora Guido Guerzoni dell’Università Bocconi, tra gli autori di Collezionisti e valore dell’arte in Italia. La ricerca ha delineato, infatti, un identikit del collezionista medio (il 70% del totale): è di sesso maschile, laureato e di età media di 58 anni. Risiede nelle regioni più ricche del Paese (Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia-Giulia) e appartiene alla categoria degli imprenditori, dei liberi professionisti, o dei dirigenti d’azienda. Allo stesso tempo, però, è stata riscontrata anche una recente crescita del collezionismo femminile (ad oggi il 36%) o di coppia. Si tratta di modelli già presenti nelle aree del centro Europa, nei paesi baltici e negli Stati Uniti, ai quali l’Italia si sta gradualmente avvicinando negli ultimi anni. Dai dati emersi, inoltre, si registra che la modalità di acquisizione è sempre più variegata e eclettica: accanto alle opere d’arte (appartenenti a periodi diversi) si colleziona anche fotografia e design.

Gallerie d'Italia Milano AM

Gallerie d’Italia Milano AM

IL NUOVO COLLEZIONISMO: L’OPERA COME BENE RIFUGIO?

Il 35% del campione possiede tra le 100 e le 250 opere; gli acquisti medi oscillano tra le 8 e le 10 opere all’anno e gran parte dei rispondenti afferma di dedicare all’attività collezionistica più della metà del proprio tempo libero. Parliamo di una passione che diventa quasi totalizzante”, conclude Guerzoni, che prosegue riferendosi a un collezionismo italiano ancora molto legato al gusto personale, guidato da una passione per l’arte e dalla consapevolezza di sostenere una causa meritoria. Tuttavia, degli intervistati, 3 su 10 hanno affermato di essere attenti anche ad aspetti di natura economica, dimostrando un interesse che va oltre il semplice aspetto sentimentale e affettivo nelle proprie scelte. Oltre a Guido Guerzoni, gli autori che hanno partecipato alla realizzazione di Collezionisti e valore dell’arte in Italia, contribuendo a delineare sette blocchi tematici di cui si compone il volume, Flaminia Iacobucci, Studio DCAI; Alberto Fiz, Silvia Anna Barrilà, Eikonos Arte; Paola Musile Tanzi, SDA Bocconi e Università di Perugia; Francesca Bacis, Andrea de’ Mozzi, Enrico Maria Mancuso, Federica Menga, Edoardo Pedersoli, Mattia Pivato, Pedersoli Studio Legale; Michele Coppola, Intesa Sanpaolo.

-Giulia Ronchi

https://group.intesasanpaolo.com/it/
http://www.skira.net/

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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