La storia di Dan Rossi, il “re degli hot dog” di fronte al Metropolitan di New York

L’appellativo di “re degli hot dog” di New York gli deriva dal banchetto di street food gestito per più di un decennio davanti al Metropolitan Museum, diventato un’istituzione della città. Oggi il suo posto viene messo in discussione

Dan Rossi ha gestito un carretto per la somministrazione del cibo di strada davanti al Metropolitan Museum of Art per più di dieci anni. Oggi l’uomo rivela di dover affrontare reiterate richieste da parte dei funzionari del dipartimento sanitario al punto da rischiare di perdere il suo ambìto posto davanti ai famosi gradini del Met. Il problema nasce dal fatto che i veterani disabili come lui hanno diritti speciali per vendere in alcuni luoghi della città, come la Fifth Avenue, inibiti ai più. La petizione per proteggere il lavoro di Dan è stata lanciata da sua figlia Danielle: La maggior parte di voi conosce mio padre come luomo degli hot dog del Met. Dan è un invalido di settantatré anni, veterano del Vietnam, che a differenza di molti venditori sulla Fifth Avenue ha i permessi legali necessari per gestire un carrello alimentare, racconta la donna.

Dan Rossi e il suo carrello alimentare

Dan Rossi e il suo carrello alimentare

Il RE DEGLI HOT DOG DEL METROPOLITAN MUSEUM

L’amministrazione inizialmente aveva concesso all’uomo di mantenere il suo spazio, da sempre motivo di feroce concorrenza tra i venditori, ma poi ha fatto marcia indietro. Ora per poter restare Rossi dovrebbe tenere in funzione il banco 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Per utilizzare la sua licenza infatti Dan deve essere sempre presente, e appena lascia libero lo spazio qualcuno privo di permessi può prendere il suo posto. Così l’unica soluzione che Rossi ha trovato è stata quella di dormire ogni notte nel suo furgone per evitare di essere costretto ad abbandonare lo stallo.

LA STORIA DI DAN ROSSI. DA VETERANO A KING DEGLI HOT DOG

L’uomo ha iniziato la sua attività negli anni Ottanta, da allora è stato un punto fermo per le strade di Manhattan. La resilienza di Rossi durante le chiusure dovute alla pandemia, ha ulteriormente consolidato il suo status e anche la sua abilità nell’attirare l’attenzione dei media ha aiutato: dal 2020 è stato protagonista di numerosi articoli, tra cui uno sul New York Times. L’anno scorso è anche apparso nella serie Netflix Street Food USA e successivamente Rossi ha auto-pubblicato un libro di memorie, The New York Hot Dog King: From Rags to Riches to Less Than Rags. Tra le pagine si racconta la sua storia, iniziando dall’infanzia nel Bronx, per proseguire con i turni di servizio nei Marines durante la guerra del Vietnam, e poi il lavoro con il carrello alimentare.
La gente mi chiede come sono diventato famoso come il king degli hot dog davanti al Metropolitan Museum, ma non mi conoscono e non sanno come sono arrivato qui, ha detto Rossi parlando del libro.

Gloria Vergani

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