Con la selezione delle fotografe si cerca di rappresentare uno spaccato internazionale.
Daniella Zalcman è una fotografa vietnamita-americana, fondatrice di
Women Photograph, archivio mondiale di fotografie.
Signs of Your Identity è sulla memoria dei nativi americani che si sono ritrovati inseriti in maniera traumatica in una cultura non loro.
Solmaz Daryani fotografa iraniana, si interroga sul cambiamento climatico in
The Eyes of Earth (The Death of Lake Urmia): il fenomeno di prosciugamento del lago influisce sull’economia locale.
Myriam Meloni è italiana di base a Barcellona,
Fragile, sui giovani dipendenti dal crack a Buenos Aires è riconosciuto patrimonio culturale della Repubblica Argentina. Con
Insane Security si sofferma sulla polizia argentina, sugli abusi di potere e sulla corruzione.
Delphine Diallo è franco-senegalese; antropologia, mitologia, arti marziali sono alcune delle ramificazioni toccate dalle sue fotografie, con
Highness crea una serie di nuovi archetipi, scatti intimi che esplorano l’iconografia legata alle divinità e le tradizioni ritrattistiche. Infine
Lumina Colletive, formato da 8 fotografe australiane, guarda alla storia del continente e alla cultura aborigena, poi l’italiana
Flavia Rossi e molte altre protagoniste provenienti da tutto il mondo.
BFF include letture portfolio, conferenze ma anche un Circuito Off: dopo aver attivato un’Open Call fino al 30 settembre, rivolta a tutti i maggiorenni che si identificano nel genere femminile, sono stati selezionati 9 fotografi. Le loro fotografie saranno esposte nei locali e nelle vetrine urbane creando una sollecitazione collettiva. Inoltre, è stato organizzato un ricco programma di workshop: Letizia Battaglia ne proporrà uno sul nudo femminile, mentre Filippo Venturi si soffermerà sulla fotografia documentaristica. Anche Betty Colombo, alla quale è dedicata una mostra, Daniella Zalcman, Myriam Meloni presentano alcuni workshop itineranti.