Tutti i fiori del consumismo. Nella mostra di Luca Staccioli a Milano 

Le opere di Luca Staccioli trasformano la galleria Artnoble in una antologia di opere dai riferimenti organici e industriali insieme, per riflettere sulle intersezioni e contraddizioni dell’ecosistema e del capitalismo

Se il titolo della seconda mostra personale di Luca Staccioli (Imperia, 1988) presso la galleria Artnoble a Milano è rivelatore di ciò che lo spettatore potrà apprezzare negli spazi della galleria, è anche vero che il concetto di Falling Flowers, in questo caso, può manifestare altre letture e interpretazioni.  

La mostra di Luca Staccioli a Milano 

A livello figurativo, la mostra dell’artista è coerente con la sua prassi concettuale ed estetica, incentrata sulla multidisciplinarità, vedendolo in grado di esporre installazioni, fotografie e sculture unendole, in modo uniforme, quasi mimetico. Sulla stregua della continua ricerca rintracciabile anche nella mostra precedente del 2023 Wake-up Call, così come e soprattutto nella serie on-going Kit eliminacoda multifunzione

Luca Staccioli: defunzionalizzare il quotidiano 

Il quotidiano rappresentato nelle sue dicotomie, analizzato ed elaborato attraverso nuance attraenti, sui toni del viola, rosa e azzurro pastello, fungono da emblemi di un concetto chiave e importante per Staccioli: il forte squilibrio tra umano e non umano, produttività e inefficienza. Siamo quindi noi esseri umani a cadere, pur rimanendo dei fiori, perché spesso ci si dimentica che il nostro esistere nel qui e ora è un atto del tutto naturale. Proviamo a immaginarci in un mondo senza tecnologia, lussi, beni di consumo. Un Pianeta Terra dove coesistere con le altre specie, tra flora e fauna e nient’altro. Forse ci rispetteremo di più. Così, nella personale del finalista al Premio Cairo 2024, i prodotti di consumo, immagini commerciali, elementi funzionali dell’abitare, del lavorare, della colonizzazione umana, crollano, assumendo forme con riferimenti organici. Si trasformano e si moltiplicano, imitando la propria produzione industriale, ma cercando una fioritura nell’errore, nel sabotaggio, nella perdita di funzionalità. 

Ecosistemi e consumismo nelle opere di Luca Staccioli 

Falling Flowers, si accompagna a un denso testo di Rossella Farinotti, che esordisce con una frase centrale per capire il cuore della mostra: “Ecosistema. Raccontare il tema del consumismo attraverso un viaggio in cui il primo impatto percettivo è legato alla natura non è cosa da poco”. E infatti è proprio questa natura a essere interpretata ma, soprattutto, (ri)cercata. Emerge uno stacanovismo, un desiderio meta-ossessivo da parte di Staccioli in questo cammino, che lo vede vincente, portatore di un messaggio e questione sì noti, contemporanei, e al tempo stesso testimoni di un horror vacui senza precedenti, almeno da quando Balzac ne aveva paura, andandolo ad arricchire per non impoverire, almeno a livello visivo, la sua quotidianità. L’artista lo segue idealmente, consegnando al presente, anche del mondo artistico, una rappresentazione ben allestita, curata in ogni dettaglio e, in particolare modo, densa di significato. 
 
Ilaria Introzzi 
 
Libri consigliati: 

(Grazie all’affiliazione Amazon riconosce una piccola percentuale ad Artribune sui vostri acquisti) 



Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati