Ordine geometrico e forme spaziali. Giuliana Balice in mostra a Venezia

Zuecca Projects dedica una mostra alle sculture di Giuliana Balice, artista che da sessant’anni sperimenta con la geometria delle forme. Tra architettura razionalista e il design

Mentre la Biennale Architettura 2023 volge al suo termine, torna l’appuntamento veneziano a cura di Zuecca Projects, con un ciclo di mostre dedicato al rapporto tra arte e architettura. Presso la sede di Squero Castello, L’ordine geometrico e la seduzione dell’architettura è la prima mostra personale a Venezia dell’artista Giuliana Balice (Napoli, 1931), la cui produzione scultorea si concentra, fin dagli anni Sessanta, sullo spazio e sulla geometria. 

Giuliana Balice a Venezia: spazio e ordine geometrico

Curata dal critico d’arte Italo Tomassoni – esperto ed estimatore dell’opera di Balice fin dagli esordi, nonché autore della recente monografia Giuliana Balice: una geometria inquieta – la rassegna raccoglie le opere scultoree realizzate fino ai primi anni 2000. La ricerca dell’artista, sottolinea Tomassoni, “ha sempre indifferentemente occupato le superfici contigue dello spazio orizzontale del foglio e quelle volumetriche e discontinue dello spazio ambientale, sviluppando un processo che va dalle sovrapposizione plastiche di piani orizzontali, alla massima concentrazione spaziale delle opere di design domestico (realizzate in metacrilato e in sicodur), fino alle volumetrie costruttive che analizzano i volumi plastici in sé o che interferiscono con l’architettura e l’ambiente urbano (realizzate con legno dipinto e materiali vari)“.

Il “caso” Giuliana Balice

Negli anni di formazione presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, Balice viene colpita dal Costruttivismo Russo, l’Arte Concreta e il movimento De Stijl, correnti che influenzeranno profondamente la sua opera. 
Affascinata dall’astrazione geometrica e dal minimalismo, si trasferisce a Milano, dove, a partire dagli anni Sessanta inizia a sperimentare con la tridimensionalità e con l’utilizzo di materiali industriali quali legno, ferro, acciaio e acrilico. “In tutti i campi attraversati”, spiega Tomassoni, “la geometria governa la proporzione e la coerenza di una creatività che, con la sua concretezza interna, allestisce realtà alternative alle presenze naturali”.

Giuliana Balice, L'ordine geometrico e la seduzione dell'architettura, installation view at Zuecca Projects, Venezia, 2023
Giuliana Balice, L’ordine geometrico e la seduzione dell’architettura, installation view at Zuecca Projects, Venezia, 2023

La mostra di Giuliana Balice a Venezia

Del lavoro di Giuliana Balice si sono occupati, tra gli altri, Gillo Dorfles e Gio Ponti: quest’ultimo, tra il 1970 e il 1971, ospita le sue opere nel prestigioso spazio milanese del Centro Domus. Il tema plastico razionalista di Balice si ritrova, nel percorso espositivo proposto da Zuecca Projects, sia nelle strutture spaziali come Delfica (1990), ma anche nella realizzazione di oggetti quali Senza titolo (1971), un insieme di sfere e tubi che costituiscono una composizione solida e razionale. Si tratta di oggetti che, osserva Tomassoni, sono “protetti dalla loro logica anziché ‘opera aperta’ a logiche esterne”: quelle di Balice sono infatti sculture che, prosegue il curatore, “affermano la vitalità dell’oggetto progettato e la sua presa sul reale pur restando fermamente all’interno dell’artistico e rifuggendo dalle lusinghe sociologiche dell’estetico”. Così, Giuliana Balice: l’ordine geometrico e la seduzione dell’architettura si presenta come una mostra di “ricognizione”, un’antologia necessaria che tira le somme di un’artista e del suo grande contributo, spesso sottovalutato o poco conosciuto, nell’ambito non solo della scultura razionalista, ma anche del design.

Laura Cocciolillo

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Laura Cocciolillo

Laura Cocciolillo

Laura Cocciolillo (Roma, 1997), consegue la laurea triennale in Studi Storico-Artistici presso la Sapienza di Roma. Si trasferisce poi a Venezia, dove consegue la laurea magistrale in Storia delle Arti, curriculum in Arte Contemporanea. Specializzata in arte e nuove tecnologie…

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