Nasce a Venezia il Project Space della Fondazione Marta Czok che arriva da Roma

La mostra inaugurale presenta una selezione di opere della collezione della Fondazione romana dedicata all’artista di origini polacche, in dialogo con videoartisti e film-maker da tutto il mondo

 Apre un nuovo spazio all’insegna dell’interdisciplinarità. Succede a Venezia, a pochi passi dal Ponte di Rialto, in una zona centralissima e ben inserita in un contesto di fervido scambio con le altre realtà artistiche del territorio. Stiamo parlando del nuovo Project Space Fondazione Marta Czok, la sede veneziana dell’omonima fondazione di Roma, dedicata alla conservazione delle opere istituzionali degli ultimi quarant’anni dell’artista di origini polacche e italiana d’adozione Marta Czok: il nuovo spazio sarà specializzato in mostre ed eventi artistici che traggono ispirazione dal suo lavoro. Già la mostra inaugurale The Rise and Fall of the Ideal City, in programma dall’8 giugno al 9 settembre, sarà all’insegna del dialogo tra le sue opere pittoriche, dagli anni Ottanta fino a oggi, e alcuni cortometraggi tratti da Urban Visions Film Festival e A-Place, progetto co-finanziato dal programma Europa Creativa dell’Unione Europea. Ne abbiamo parlato con il curatore della Fondazione Marta Czok, Jacek Ludwig Scarso.

PROJECT SPACE FONDAZIONE MARTA CZOK. INTERVISTA AL CURATORE

Con quale obiettivo nasce questo nuovo spazio?
Il nostro Project Space a Venezia si abbina alla Collezione Permanente della Fondazione Marta Czok, con sede nel centro storico di Castel Gandolfo a Roma. Mentre la Collezione Permanente si concentra sulle opere istituzionali di Marta Czok degli ultimi quarant’anni, il Project Space ha come fine il dialogo con nuove realtà artistiche, nazionali e internazionali, in progetti ispirati dalle tematiche della Collezione, quali il commentario sociale, la satira politica e l’esperienza di migrazione: Marta Czok, nata in Libano da profughi politici polacchi emigrati poi a Londra, ha dato attraverso il suo lavoro un importante contributo a queste tematiche e vogliamo che questo presenti lo spunto curatoriale per una progettualità varia, ma coerente. Alcune delle nostre iniziative vengono presentate come “mostre-dialogo”, dove opere della Collezione vengono accostate ad altre espressioni artistiche; in altri casi, lavoriamo invece su progetti totalmente indipendenti, ma sempre correlati a questi temi.

Revolution, acrilico china grafite su tela. Marta Czok

Revolution, acrilico china grafite su tela. Marta Czok 

Chi c’è dietro questo nuovo progetto?
Siamo un team internazionale di curatori e collaboratori che hanno desiderio di creare progetti che si concentrino sul rapporto tra arte e società. Nel mio caso, io lavoro da Londra, sia come curatore che ricercatore, dove co-dirigo il Centro di Ricerca Artistica CREATURE presso la London Metropolitan University e dove mi specializzo nell’arte pubblica e nelle pratiche museali contemporanee. Nel team, abbiamo esperti in diversi settori, tra cui, insieme all’arte contemporanea, la storia dell’arte, il contesto urbanistico e il rapporto tra cultura e Diritti Umani. Questo genera uno scambio di idee dinamiche, attraverso cui possiamo pianificare i nostri progetti.

Come vi interfacciate con il territorio e la città dove aprite?
Abbiamo scelto Venezia per questo spazio, dopo diversi progetti effettuati in questa meravigliosa città. Insieme al beneficio di un flusso continuo di nuove idee artistiche, grazie alla Biennale e alle diverse istituzioni che hanno trovato sede qui, ci interessa creare un dialogo significativo anche con realtà locali, tra cui artisti ed organizzazioni del luogo. È per noi importante che l’internazionalità di Venezia non debba prescindere il bisogno di un legame vero con questa città, con chi ci vive e lavora.

Quali saranno gli ambiti artistici su cui lavorerete?
Lo spazio di Venezia è decisamente interdisciplinare nella sua programmazione. Già la nostra prima mostra The Rise and Fall of the Ideal City mette in dialogo pittura contemporanea e video. Prevediamo anche performance, installazioni e realtà virtuale. Questa interdisciplinarità è però dettata dalla linea curatoriale, che enfatizza il contesto sociale e l’importanza di questo nel dar voce a nuove prospettive artistiche.

Mostra Rise and Fall

Mostra Rise and Fall

Come si sostiene l’iniziativa?
Un enorme supporto è stato quello dei collezionisti delle opere di Marta Czok, che negli anni hanno permesso di aspirare a progetti sempre più ambiziosi. Ogni progetto ha una sua realtà di sostenimento, che può andare dai fondi pubblici alle sponsorizzazioni private e aziendali.

Ci raccontate come sono i vostri spazi?
Siamo veramente orgogliosi di aver trovato questo bellissimo spazio a pochi passi dal Ponte di Rialto. Grazie a due affacci, sia sul Campo Rialto Novo che sullo stesso Canal Grande, è una sede che rende possibile aprirci al contesto di Venezia e al sestiere di San Polo, collaborando anche con i nostri vicini di casa. Benché centrale e (inusualmente per Venezia) facile da trovare, è anche un posto tranquillo, dove è possibile godersi un momento di riflessione ed apprezzamento artistico in pace. Abbiamo investito in impianti tecnici (dalle luci alla proiezione video) di alta qualità e in una flessibilità dello spazio per garantirne la diversità di progetti, pur mantenendo il carattere storico del palazzo in cui siamo.

Quali sono i programmi espositivi per il 2023?
Dopo che The Rise and Fall of the Ideal City si concluderà a settembre, abbiamo diversi progetti che annunceremo nelle prossime settimane. Stiamo già parlando con istituzioni che vanno da tutta l’Europa fino all’Australia, dove ho lavorato ultimamente su diversi progetti di ricerca artistica. E saremo fieri di includere anche nuove voci del panorama italiano e veneziano.

Claudia Giraud

www.fondazionemartaczok.com

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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