Zurigo Art Weekend. La città svizzera diventa capitale del contemporaneo

Internazionale, democratica e multidisciplinare. Così vuole essere la tre giorni dedicata all’arte contemporanea che animerà Zurigo dal 9 all’11 giugno, ricalcando le qualità della città svizzera, sempre più proiettata sulla scena artistica internazionale

Dal 15 al 18 giugno, l’edizione 2023 della fiera Art Basel catalizzerà l’attenzione del sistema dell’arte contemporanea su Basilea. Qualche giorno prima, però, toccherà a Zurigo, com’è consuetudine da qualche anno a questa parte, aprire le danze della dieci giorni dell’arte svizzera, ospitando lo Zurich Art Weekend, dal 9 all’11 giugno. Due manifestazioni molto diverse, ma complementari, come sottolinea Charlotte von Stotzingen, che della rassegna pronta a coinvolgere gallerie, musei, istituzioni culturali, università, centri di ricerca e spazi non profit di Zurigo è ideatrice e direttrice: “Zurigo è l’aeroporto di Art Basel, abbiamo iniziato, nel 2018, chiedendoci come trarre vantaggio da questa dinamica, con l’idea di mettere insieme persone afferenti ad ambiti diversi, discipline che potessero raccontare la natura composita e internazionale della Svizzera e di Zurigo in particolar modo. Art Basel è una fiera che ha saputo sviluppare al meglio il suo focus commerciale, in parte sacrificando gli spazi di incontro e dialogo; il nostro fine settimana dell’arte, invece, fonda la sua esistenza sulle opportunità di incontro. Siamo un’organizzazione non profit, l’evoluzione della rassegna passa dalla capacità di fare rete con tanti soggetti diversi, e ci rivolgiamo anche a pubblici differenti. Ai nostri eventi si ritrova un patchwork di persone, tra artisti affermati ed emergenti, creativi, ricercatori, scienziati, collezionisti, stampa. Funzioniamo da preview per Art Basel e riflettiamo la vivacità dell’ecosistema artistico zurighese”.

Zurigo. Photo Maxim Moskalenko

Zurigo. Photo Maxim Moskalenko

L’ECOSISTEMA ARTISTICO E CREATIVO DI ZURIGO

Del resto, la capitale economica della Svizzera, a lungo imprigionata, nell’immaginario comune, nello stereotipo di grigia città delle banche, è invece epicentro culturale prolifico, proiettato ben oltre la storia secolare che si manifesta nel cuore medievale dell’abitato, attraversato dal fiume Limmat. Ne è prova il moderno quartiere di Europaallee, che dalla stazione centrale si sviluppa verso Langstrasse (ex quartiere a luci rosse della città), in un’alternanza di concept store, laboratori di design, edifici progettati da studi di architettura internazionali, che oggi ospitano, tra gli altri, anche gli uffici di Google. Al di là dei binari, che corrono lungo tutto lo sviluppo urbanistico di Europaallee, si incontra il palazzo della Cooperativa Kalkbreite, interessante esperimento residenziale ecosostenibile articolato in cluster abitativi e spazi comuni, che favorisce uno stile di vita comunitario, anche attraverso la realizzazione di progetti di comunità aperti alla città (laboratori di design, cucine che sostengono i produttori locali, attività artigianali…). Ma la vivacità culturale di Zurigo, con la capacità attrattiva che ne consegue, si coglie anche in Rämistrasse, sulla direttrice che scendendo dall’Università intercetta la Kunsthaus (che nel 2021 ha raddoppiato i suoi spazi, grazie al nuovo edificio progettato da David Chipperfield, diventando il più grande museo d’arte della Svizzera): qui si concentrano molte delle gallerie d’arte da visitare in città, da Ziegler a Mai 36 (fino al 27 maggio, la collettiva The Chimera Complex, a cura di Antonio Grulli, riunisce lavori di  Jacopo Benassi, Benni Bosetto, Chiara Camoni, Giulia Cenci e Diego Gualandris), a Peter Kilchmann, Haas Zurich, Lange + Pult.

Löwenbräukunst, Zurigo. Photo Thies Watcher

Löwenbräukunst, Zurigo. Photo Thies Watcher

ZURICH ART WEEKEND 2023. GLI OBIETTIVI

Solo alcune delle gallerie coinvolte nell’Art Weekend, che per la sua sesta edizione prenderà forma in 73 luoghi della città (quindici sono le new entry rispetto alla scorsa edizione), offrendo un programma di oltre 80 mostre e più di 100 appuntamenti gratuiti (su prenotazione, mentre su invito è il pacchetto di eventi Vip), rivolti tanto agli addetti ai lavori quanto al pubblico di amatori, nello spirito di condivisione che anima la manifestazione. “Il nostro obiettivo è quello di democratizzare e rendere accessibile a tutti il meglio della produzione artistica, attraverso piccoli eventi a dimensione d’uomo, che aiutano a godere a pieno dell’esperienza. Zurigo è una città concretamente internazionale e questo, da un lato, ci permette di coltivare molte relazioni fuori dalla città, che vengono incanalate nell’Art Weekend: arrivano artisti da tutto il mondo, grandi nomi, ma anche emergenti. Dall’altro, la manifestazione in questi anni ha aiutato la scena artistica di Zurigo a crescere, perché ha messo in comunicazione le diverse realtà che operano in città – gallerie, fondazioni, musei, off space, università – non più in competizione, ma alleate tra loro: così è cresciuta una realtà artistica compatta, favorita anche dalla propensione di musei e fondazioni a sperimentare, che ha consolidato competenze solide e che attrae talenti”. A questo si aggiunge un solido e diffuso mecenatismo: “A Zurigo molte società, dalle compagnie di assicurazione ai gruppi che operano nel settore energetico, hanno una propria collezione d’arte privata; durante l’Art Weekend cerchiamo di aprire questi spazi, che sono un patrimonio importante e sconosciuto”. Numerosissimi sono anche gli spazi non profit, spesso nati con il supporto di grandi gruppi commerciali, come il Museo Migros di Arte Contemporanea, ospitato nell’hub più importante del distretto dell’arte di Zürich-West, l’ex birrificio Löwenbräu, altro centro nevralgico dell’Art Weekend: il museo, come rivela il nome, è finanziato dalla catena di supermercati svizzera Migros.

Shizuko Yoshikawa Förderpreis Award Ceremony: Artist Jiajia Zhang as part of Zurich Art Weekend (ZAN) at Zurich University of the Arts (ZHdK), November 2022. Photo Urs Westermann

Shizuko Yoshikawa Förderpreis Award Ceremony, Artist Jiajia Zhang as part of Zurich Art Weekend (ZAN) at Zurich University of the Arts (ZHdK), November 2022. Photo Urs Westermann

ZURICH ART WEEKEND 2023. IL PROGRAMMA

Ma la tre giorni dell’arte contemporanea zurighese è nata e cresciuta soprattutto coltivando relazioni con altre discipline, a partire dalla sfera scientifica: “A Zurigo abbiamo l’ETH, tra i più importanti centri di ricerca al mondo; è stato naturale coinvolgerlo sin dall’inizio, nell’ottica di collaborare con le eccellenze locali. E l’interazione ha funzionato così bene che ora sono le stesse facoltà e istituzioni scientifiche a sviluppare programmazioni indipendenti nell’ambito dell’Art Weekend. Si parla di medicina, astronomia, matematica, fisica, ma in relazione all’arte. Collaboriamo anche con l’AI Center dell’ETH, insieme ad artisti e curatori, per indagare le potenzialità delle intelligenze artificiali”. Una manifestazione diffusa – e proprio questa dimensione ha consentito all’Art Weekend di svolgersi anche durante la pandemia – che vedrà accadere simultaneamente molte cose: vernissage delle mostre più attese delle gallerie cittadine, visite guidate a collezioni e spazi privati, talk con gli artisti, una inedita fiera del libro al Löwenbräukunst. Tra le novità dell’edizione 2023, anche la Kyiv Art Week, ospitata alla Schauspielhaus Zurich e al Cabaret Voltaire, e il programma Art + Tech, che farà incontrare artisti e ricercatori, dando vita a mostre, installazioni, tavole rotonde, conferenze. “Dove vogliamo arrivare? Siamo ancora in fase di sviluppo. L’intenzione è quella di migliorarci ogni anno, includendo sempre più punti di vista”.

Livia Montagnoli

https://zurichartweekend.com/

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati