La grande mostra su Bill Viola a Palazzo Reale di Milano

Il re della videoarte si accinge a inaugurare nella sede espositiva milanese una grande esposizione che ripercorre quarant’anni di carriera, con quindici opere che affrontano i temi e le estetiche ricorrenti della sua produzione

Dopo Rinascimento Elettronico, la superba personale che l’ha visto  confrontarsi con i maestri del Rinascimento italiano presso la suggestiva cornice di Palazzo Strozzi a Firenze, il progetto nella suggestiva Cripta del Santo Sepolcro a Milano e le mostra a Palazzo Bonaparte a Roma e a Palazzo Reale a Palermo, il re della videoarte Bill Viola (New York, 1951) torna in Italia, nuovamente a Milano, questa volta nella cornice di Palazzo Reale per una grande esposizione che ne ripercorre quarant’anni di carriera, attraverso quindici opere che esplorano i temi della poetica dell’artista: vita e morte, la fugacità della natura umana, traendo ispirazione, tra diverse fonti, dall’iconografia rinascimentale e dalla filosofia orientale. In programma dal 24 febbraio al 25 giugno 2023, Bill Viola – è questo il titolo della mostra – è curata da Kira Perov, moglie dell’artista e direttore esecutivo del Bill Viola Studio.

Bill Viola, Four Hands, 2001

Bill Viola, Four Hands, 2001. Black-and-white video polyptych on four LCD flat panels mounted on shelf
22.9×129,5×20,3 cm. Continuously running. Performers: Blake Viola, Kira Perov, Bill Viola, Lois Stark. Photo Kira Perov © Bill Viola Studio

BILL VIOLA E L’ITALIA

“Partendo dallo studio della musica elettronica, dalle potenzialità della performance art e dai film sperimentali, da oltre 40 anni Viola realizza lavori che, attraverso un nuovo linguaggio artistico, si rivolgono costantemente alla vita, alla morte e al viaggio intermedio, per poter indagare una più profonda conoscenza dell’uomo e il suo rapporto con l’ambiente, le influenze della filosofia orientale e occidentale, l’importanza iconica del mondo naturale e molte altre tematiche”, spiegano gli organizzatori della mostra. Le opere di Viola sono frutto dei suoi viaggi in giro per il mondo insieme a Kira Perov, come i 18 mesi trascorsi a Firenze (dal 1997) per un progetto di ricerca del Getty: in questa occasione l’artista ha approfondito l’iconografia cristiana antica, medievale e rinascimentale, elementi che contraddistinguono fortemente la sua estetica.

BILL VIOLA IN MOSTRA A MILANO

Tra le opere in mostra a Milano sono Passions, serie di video al rallentatore che catturano e amplificano nel tempo le emozioni umane; Ocean Without a Shore (2007), opera pensata per la chiesa sconsacrata di San Gallo a Venezia che affronta il tema della soglia tra la vita e la morte. descrive una soglia metaforica del momento di transizione in cui la vita diventa morte; Martyrs (2014), serie che vede quattro protagonisti in balia dei quattro elementi naturali – anche questi, un altro leit motiv della poetica dell’artista,  e poi ancora The Veiling (1995); The Raft (2004), il video-dittico di proiezioni su lastre di granito nero Man Searching for Immortality/Woman Searching for Eternity (2013); opere della serie Tristan (2005); The Quintet of the Silent (2000), quest’ultima raramente esposta in Italia. Promossa dal Comune di Milano-Cultura, la mostra è prodotta e organizzata da Palazzo Reale e Arthemisia con la collaborazione del Bill Viola Studio, e fa parte degli eventi in programma per la Milano Art Week (11 – 16 aprile 2023). Accompagna l’esposizione il catalogo edito da Skira, a cura di Valentino Catricalà e Kira Perov.

Desirée Maida

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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