Tre artisti e il colore in mostra a Pietrasanta

Quanti usi si possono fare del colore? A chiederselo sono Giuseppe Ciracì, Eleonora Rossi e Anila Rubiku, in mostra negli spazi di Kyro Art Gallery a Pietrasanta

Segnata da una robustezza cromatica che si pone come trait d’union fra tre artisti di diversa estrazione e natura, la nuova collettiva organizzata a Pietrasanta negli spazi della Kyro Art Gallery di Antimo Pascale ci porta tra le meraviglie di Pigmenti (questo il titolo dell’esposizione) squillanti che trasformano lo spazio in un luogo permeabile, dove le cifre emotive dell’individualità si ammorbidiscono sotto il segno dello stare insieme.
Ad aprire il percorso è una installazione di Anila Rubiku (Durazzo, 1970), otto delicati lavori su carta A4 della serie “Hope” is the thing with feathers (2022) – il titolo richiama un verso di Emily Dickinson – che fuoriescono dalla parete e vibrano nello spazio, quasi a indicare un piccolo stormo di volatili (soggetti tra l’altro presenti su ogni carta), una pluralità di forme che rispecchia quella dell’uomo, su cui inevitabilmente rimbalza la riflessione.

Giuseppe Ciracì, Eleonora Rossi, Anila Rubiku, Pigmenti, 2022, exhibition view, courtesy Kyro Art Gallery, Pietrasanta. Photo Andrea Chemelli

Giuseppe Ciracì, Eleonora Rossi, Anila Rubiku, Pigmenti, 2022, exhibition view, courtesy Kyro Art Gallery, Pietrasanta. Photo Andrea Chemelli

LA MOSTRA SUL COLORE A PIETRASANTA

Con Fragments (2022) di Eleonora Rossi (Milano, 1976) siamo di fronte a un dispositivo autobiografico, a tratti intimo o anche diaristico, che adotta tre differenti modalità di dire e raccontare la stessa cosa, ma da inquadrature linguistiche legate ora alla fotografia, ora al video, ora alla delicatezza (alla leggerezza) del disegno.
Giuseppe Ciracì (Brindisi, 1975) sembra infine togliere la parola fine al finale, organizzare racconti in cui passato e presente si confondono (si fondono) sotto il segno di un purissimo azzurro che nasce dal tempo, dalla resistenza, dalla screpolatura offerta dalle intemperie, da una visione del mondo cangiante e penetrante – fra le sue tredici opere in mostra ricordiamo almeno Paesaggio negato (2022), Il mare bagna i piedi, il cielo tocca le mani (2022), Omessa paternità (2022) e Frammenti di cielo (2022) –, che portano l’artista a cogliere l’occasione della storia per trasformarla in un vivo momento di lettura dell’arte e della sua storia.

Antonello Tolve

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Antonello Tolve

Antonello Tolve

Antonello Tolve (Melfi, 1977) è titolare di Pedagogia e Didattica dell’Arte all’Accademia Albertina di Torino. Ph.D in Metodi e metodologie della ricerca archeologica e storico artistica (Università di Salerno), è stato visiting professor in diverse università come la Mimar Sinan…

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