GAN Galleria dell’Accademia di Napoli. Riapre un’istituzione chiave per l’arte napoletana

Nuovo ordinamento e riallestimento della raccolta dell’antico Istituto di Belle Arti di Napoli, oggi Accademia, che punta sul carattere identitario delle collezioni. Con opere fuori dai depositi e spazi inediti.

Nuovo look per la GAN Galleria dell’Accademia di Napoli. L’Accademia di Belle Arti di Napoli riapre e restituisce a studenti, docenti, studiosi e a tutta la città il suo bene più prezioso, completamente rinnovato nell’ordinamento e nell’allestimento. “La Galleria ripercorre la ricca storia dell’arte napoletana, tra percorsi cronologici, tematici e per generi e scuole”, spiegano i curatori Federica De Rosa e Marco Di Capua che, insieme alla Presidente Rosita Marchese e al Direttore Renato Lori, lo scorso 6 aprile hanno salutato la riapertura al pubblico di questo gioiello, dopo un lungo lavoro di riordino che ha permesso di mostrare nuove opere un tempo in deposito e di ampliare gli spazi. “E lo fa attraverso una serie di sale fortemente evocative – come, ad esempio, quella che introduce al Museo con i ritratti dei protagonisti, o quella dedicata alla formazione storica dell’Accademia – riabilitando intere fasi, come il primo ’900 e gli anni Trenta”.

GAN Galleria dell’Accademia di Napoli

GAN Galleria dell’Accademia di Napoli

GALLERIA DELL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI NAPOLI – LA STORIA

L’idea di trasformare la raccolta dell’antico Istituto di Belle Arti di Napoli, oggi Accademia, in nucleo permanente di una Galleria d’arte moderna risale al 1891, e più tardi è ufficializzata con regio decreto nel 1895: “si autorizza la raccolta di opere d’arte moderna, in considerazione dell’alto interesse artistico che avrebbe avuto in questa parte d’Italia il riunire tutte quelle opere, da principio di questo secolo a oggi, che rappresentassero lo svolgimento e l’evoluzione che nel napoletano ha attraversato l’arte”. Col passare degli anni si costituisce, così, un patrimonio corposo di opere con l’obiettivo di far conoscere alle allieve e agli allievi le opere dei maestri che si sono susseguiti nelle diverse “Scuole” dell’Accademia. A causa di lavori strutturali, il museo è inaugurato solo il 12 marzo 1916 e poi nuovamente chiuso a causa del terremoto del 1930: un problema, quello della chiusura delle collezioni, che si ripresenterà ciclicamente e porterà ad altrettanti riallestimenti.

GALLERIA DELL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI NAPOLI – IL NUOVO ALLESTIMENTO

Fino ad oggi, con il nuovo allestimento dell’architetto Lucio Turchetta, arricchito dal visual design di Enrica D’Aguanno, che prevede una collocazione nelle sale di circa 300 opere – disegni, sculture, dipinti, fotografie, installazioni – datate dal Seicento al Duemila, molte delle quali oggetto di intervento di restauro, manutenzione ordinaria e straordinaria a cura della Scuola di Restauro dell’Accademia, dal carattere molto identitario. “La GAN – Galleria dell’Accademia di Napoli racconta il lavoro delle Scuole, dei maestri e degli allievi attraverso una più attuale scrittura espositiva e un allestimento rinnovato, recuperando anche artisti dimenticati, opere dei depositi e significativi lavori dei protagonisti della scena artistica contemporanea”, spiegano gli autori del progetto. “Tutto ciò contribuisce a presentare il profondo e denso dialogo tra pittori, scultori, disegnatori, installatori e fotografi che, nel tempo e fino ai giorni nostri, ha dato vita a questa narrazione scandita da stagioni diverse, dai temi, dallo stile e dalla personalità di ogni singolo autore”. C’è anche una nuova sala per le mostre temporanee, lo Spazio Lea Vergine, dove ci sarà posto anche per dibattiti e presentazioni: in linea con lo spirito dell’Accademia, laboratorio e centro attivo di ricerca, di studio, di documentazione e di cultura.

-Claudia Giraud

Accademia Delle Belle Arti di Napoli
Via S. Maria di Costantinopoli, 107, Napoli NA
da Mar. a Sab. 10.00-14.00
ingresso gratuito
www.abana.it

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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