Ryan Mendoza ricostruisce a Napoli la casa dell’attivista Rosa Parks

Si intitola “Almost Home” il progetto realizzato da Ryan Mendoza in due sedi napoletane: la nuova galleria di Luigi Solito e il Cortile d’Onore di Palazzo Reale. Fulcro dell’opera il concetto di casa e il legame con le celeberrime vicende dell’attivista afroamericana Rosa Parks.

Almost Home è un progetto dai molteplici rimandi che richiama a Napoli l’artista americano Ryan Mendoza (New York, 1971) con due appuntamenti: dall’amico gallerista Luigi Solito, che inaugura con questa mostra il secondo spazio espositivo in città, e nel Cortile d’Onore di Palazzo Reale, a cura della Fondazione Morra Greco, dove Mendoza soggiornò durante i quindici anni vissuti nella città partenopea.
Per scoprire il progetto siamo partiti dall’Ex Lanificio borbonico accanto a Porta Capuana, uno spazio di memoria industriale dove già hanno trovato sede alcuni spazi culturali e dove il gallerista Luigi Solito sta sperimentando una nuova dimensione, per dare vita a un luogo dinamico aperto alle sinergie, un salotto culturale vitale in cui collocherà anche la redazione della sua casa editrice iemme.

RYAN MENDOZA NELLA GALLERIA DI LUIGI SOLITO

La mostra concepita per la galleria e curata da Maria Chiara Valacchi è uno sguardo al centro della produzione di Mendoza, che prende corpo in un ciclo di dipinti assimilabili a ritratti distopici del nostro immaginario di consumatori postmoderni. Presenze iconiche portatrici di messaggi vuoti, censurati dalla loro stessa figura che resta deformata da una pittura densa e brutale. Siamo proiettati in un interno (interno domestico suggerito e dimensione personale urlata) duro e sfrontato, decadente e intimistico che sostanzia il lavoro di Mendoza e che immancabilmente richiama l’America: “La mia pittura è l’America”. È l’interno di una casa immaginaria che è identità e memoria, che mette a nudo la fragilità del nostro mondo e i suoi contrasti e s’interroga ‒ ci interroga ‒ su ciò che siamo.

Ryan Mendoza, Untitled, 2019, olio su lino, cm 188x144

Ryan Mendoza, Untitled, 2019, olio su lino, cm 188×144

RYAN MENDOZA E ROSA PARKS

Ecco che l’altro luogo del progetto, dove troviamo l’esterno/interno della casa ‒ questa volta casa concreta ‒ di Rosa Parks a Palazzo Reale, si pone come prosieguo ideale di un percorso alla scoperta del lavoro di Mendoza e del suo essere “informatore sotto copertura”, capace di mostrarci le contraddizioni e le dimenticanze colpevoli della nostra società edonistica. La casa di Rosa Parks, icona della lotta per i diritti civili degli afroamericani, è un simbolo di quello che rappresenta la storia e di come può agire la memoria collettiva e di quanto la rimozione e l’oblio siano processi di cui siamo tutti responsabili. In questo caso è ancor più evidente per il fatto che sia una casa, qualcosa che intendiamo sempre ancorato a una collocazione specifica e immutabile, partecipe di un genius loci, di quel rapporto sacrale tra un luogo e la sua identità. Colpisce la superficie del legno, la sua texture. Scrostata e vissuta, violenta nella sua degradazione.

DA ROSA PARKS A BLACK LIVES MATTER

Una casa simbolo salvata dalla distruzione che l’avrebbe attesa a Detroit, in quell’America conflittuale che ancora oggi deve lottare contro gli stessi fantasmi e che mobilita le coscienze attraverso il movimento Black Lives Matter. Ecco perché all’interno della mostra in galleria e nella casa della Parks a Palazzo Reale risuonano la stessa musica e lo stesso silenzio: 8 minuti e 46 secondi per ricordare George Floyd, il tempo infinito che trascorse con il ginocchio di un poliziotto sul collo, che qui diviene sinestetico completamento del progetto, attraverso un brano prodotto da Gregg Johnson di Detroit in associazione con la Underground Resistance e in collaborazione con il musicista napoletano Carlo Fermariello.
Da quel 1955 sembra che non sia passato neanche un giorno e tutto è al tempo stesso fragilità e amara ironia.

Alessandra Frosini

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Alessandra Frosini

Alessandra Frosini

Alessandra Frosini è critica e curatrice di mostre d'arte contemporanea. Laureata in Storia dell'Arte Medievale presso l’Università degli Studi di Firenze e specializzata in museologia e in management culturale, dal 2009 ha collaborato con musei, istituzioni, società e gallerie d'arte…

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