Manifesta 13: programma, artisti e sedi della mostra a Marsiglia

Le “trame” di cui si compone la grande mostra diffusa a Marsiglia saranno inaugurate a scaglioni, dal 28 agosto al 9 ottobre, per concludersi il 29 novembre. Con la presenza di 47 artisti internazionali

Sono 47 gli artisti che parteciperanno alla 13esima edizione di Manifesta, la biennale d’arte contemporanea itinerante che, dopo il rinvio a causa del Coronavirus, è stata inaugurata a Marsiglia il 28 agosto e resterà visitabile fino al 29 novembre. La pandemia ha costretto anche Manifesta a rivisitare i propri programmi, concependo una rassegna diffusa su tutta Marsiglia con inaugurazioni a scaglioni (28 agosto, 11 settembre, 25 settembre e 9 ottobre), aprendo via via al pubblico le sei “trame” di cui si compone la mostra: The Home, The Refuge, The Almshouse, The Port, The Parke The School. Traits d’union.s è il tema della biennale di quest’anno, una riflessione su come oggi sia possibile creare relazioni e legami di solidarietà, e quindi nuove forme di collettività. “Non abbiamo mai pensato a Manifesta 13 Marsiglia come un ‘punto fermo’, ma sempre come un trattino, o piuttosto trattini – come trait d’union.s –, un gesto di aggregazione”, spiegano i Creative Mediators di Manifesta 13 Katerina Chuchalina, Stefan Kalmár, e Alya Sebti. “Eppure, ci troviamo in una situazione in cui la realtà si amplifica, anzi esalta alcuni dei nostri pensieri, sogni e incubi sottostanti. Improvvisamente, con tutte le difficoltà del momento presente, ti rendi conto dell’urgenza con cui l’arte può parlare all’incertezza dei nostri tempi”. Ecco le mostre in programma.

– Desirée Maida 

www.manifesta.org

LE “TRAME” E I LUNGHI DI MANIFESTA 13 MARSIGLIA: LA PRIMA MOSTRA

Oral Futures Booth  Cabine des futurs oraux, 2020 © Black Quantum Futurism. Photo ©Jeanchristophe Lett Manifesta

Oral Futures Booth  Cabine des futurs oraux, 2020 © Black Quantum Futurism. Photo ©Jeanchristophe Lett Manifesta

La prima trama a inaugurare il 28 agosto è The Home, mostra in cui gli artisti Black Quantum Futurism, Martine Derain, Lukas Duwenhögger, Jana Euler, Ken Okiishi, Cameron Rowland, Reena Spaulings e Arseny Zhilyaev rifletteranno sul tema della “casa”, intercalato nel contesto sociopolitico contemporaneo: “nell’era della migrazione a livello mondiale causata da cambiamenti climatici, guerre, regimi totalitari e razzismo, inquinamento, sviluppo urbano e gentrificazione a livello locale, avere una casa – o semplicemente un luogo sicuro – è il presupposto per provare nuove forme di comunità, uguaglianza, dignità, cura e amore”, si legge nella nota stampa della biennale. La mostra si svolgerà al Musée Grobet-Labadié e nei luoghi “off” di Cité Radieuse e Bel Horizon.

LE MOSTRE DI MANIFESTA 13 MARSIGLIA CHE INAUGURANO L’11 SETTEMBRE

Marsiglia

Marsiglia

L’11 settembre sarà la volta di The Refuge al Musée Cantini in cui l’artista Marc Camille Chaimowicz, con prestiti di opere storiche, rifletterà sul tema e il valore del rifugio oggi, partendo dalla storia: Nel 1940, dopo l’occupazione nazista della Francia, alcuni dei più importanti artisti e pensatori del XX secolo, molti dei quali ebrei (Wifredo Lam, Jacqueline Lamba, Victor Serge, Anna Seghers, Hannah Arendt, André Breton, Claude Lévi-Strauss, Marcel Duchamp), comunisti o membri della resistenza, hanno cercato e trovato rifugio a Villa Air-Bel, castello a Marsiglia gestito dal diplomatico americano Varian Fry. Nella stessa data al Centre de la Vieille Charité inaugura anche The Almshouse, con gli artisti Hannah Black, Anna Boghiguian, Aoziz (Béatrice Pedraza, Ludovic Mohamed Zahed, Andrew Graham), Judith Scott, Dennis Cooper e Gisèle Vienne, Pauline Curnier Jardin, Lionel Soukaz, Reena Spaulings e opere storiche di André Acquart, Antonin Artaud, Roland Barthes, Georges Bataille, Pierre Guyotat, Arthur Rimbaud e Hélène Smith: nell’ex struttura di accoglienza, ospizio e ospedale psichiatrico – oggi museo – si approfondiranno i temi dell’alienazione e dell’accoglienza. Le inaugurazioni dell’11 settembre si concludono con The Port al Musée d’Histoire de Marseille e la sede “off” di Centre Bourse, luoghi che raccontano di incontri di storie e di popoli, con gli artisti Yassine Balbzioui, Samia Henni e Sara Ouhaddou.

LE DUE MOSTRE CONCLUSIVE DI MANIFESTA 13 A MARSIGLIA: “THE PARK” E “THE SCHOOL”

Sara Sadik, Lysopaines, 2019 ©Sara Sadik

Sara Sadik, Lysopaines, 2019 ©Sara Sadik

The Parke The School saranno le “trame” a inaugurare per ultime, il 25 settembre e il 9 ottobre. La prima si svolgerà al Musée des Beaux-Arts, al Muséum d’histoire naturelle, al Consignes Sanitaires e a Citernes du Moulin (9 ottobre), indagando il rapporto tra natura e cultura con gli artisti Minia Biabiany, Center for Creative Ecologies (Isabelle Carbonell, Hannah Meszaros Martin, TJ Demos), Ali Cherri, Peter Fend, Mathieu Kleyebe Abonnenc, Amy Liene Enzo Camacho, Reena Spaulings. The School invece si terrà al Conservatoire National à Rayonnement Régional, struttura che un tempo ha ospitato musei, biblioteche e archivi, diventando così un luogo stratificato di cultura e conoscenze. Gli artisti che si confronteranno con lo spazio saranno Yalda Afsah, Mounir Ayache, Mohamed Bourouissa, Julien Creuzet, Benjamin de Burca e Barbara Wagner (che nel 2019 hanno rappresentato il Brasile alla Biennale di Venezia), Ymane Fakhir, Tuan Andrew Nguyen, Selma & Sofiane Ouissi, Reena Spaulings e, già dall’11 settembre, Calla Henkel e Max Pitegoff, Philippe Pujol e Sara Sadik.

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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