Rifletterà intorno al tema delle connessioni e delle interrelazioni nel mondo contemporaneo la 13esima edizione di Manifesta, la biennale d’arte itinerante che dal 7 giugno all’1 dicembre 2020 approderà a Marsiglia, dopo aver fatto tappa, nel 2018, a Palermo. L’edizione marsigliese, il cui tema è Traits d’union.s, si pone in continuità concettuale con la biennale svoltasi nel capoluogo siciliano: se a Palermo infatti gli artisti sono stati chiamati a indagare il tema della coesistenza (Il Giardino Planetario. Coltivare la coesistenza era il titolo di Manifesta 12 Palermo), a Marsiglia invece si rifletterà sullo step successivo, ovvero la creazione di relazioni e legami di solidarietà.
MANIFESTA 13 A MARSIGLIA. CURATORI E TEMA
Il team di Creative Mediators di Manifesta 13 – composto dal marocchino Alya Sebti, direttore della ifa Gallery di Berlino, curatore della 13° Dak’Art, Biennale di arte africana contemporanea (2018) e direttore artistico della 5° Biennale di Marrakech; l’architetto spagnolo Marina Otero, direttore della ricerca e dello sviluppo presso Het Nieuwe Instituut di Rotterdam; la russa Katerina Chuchalina, residente a Mosca e direttore esecutivo della Fondazione V-A-C di Mosca e Venezia; il tedesco Stefan Kalmár, attualmente direttore dell’ICA a Londra, già direttore di Artists Space e Kunstverein München – ha creato un concept che “…cerca di far evolvere l’eredità di Manifesta 12 Palermo chiedendo: come possiamo non solo coesistere, ma anche unirci e creare nuovi legami di solidarietà?”. “Prendendo la Condicio Marseillaise come punto di partenza e mettendo in gioco nuove relazioni tra le realtà locali e quelle partecipanti a Manifesta 13, ‘Traits d’union.s’”, si legge nel concept ideato dai curatori, “collega i dibattiti locali con quelli che stanno accadendo in altri luoghi. Attraverso un profondo impegno con le condizioni del cambiamento e dello scambio, Manifesta 13 aggiungerà voci ai racconti stimolanti già esistenti a Marsiglia”.
I LUOGHI DI MANIFESTA A MARSIGLIA
Oltre al tema, e in attesa di sapere chi saranno gli artisti invitati a partecipare alla biennale, Manifesta ha svelato anche alcuni dei luoghi in cui si svolgeranno mostre e attività della kermesse. Il Musée Cantini, il Centre de la Vieille Charité, il Musée Grobet-Labadié, il Muséum d’Histoire Naturelle, il Musée des Beaux- Arts e il Conservatoire National à Rayonnement Régional de Marseille sono le istituzioni che collaboreranno e ospiteranno gli artisti che, con i loro interventi, daranno nuove voci a questi musei: “i partecipanti a Manifesta 13 pervaderanno queste istituzioni con voci diverse, espandendo temporaneamente le loro narrazioni verso l’esterno e verso l’interno, lasciando posto a condizioni più permeabili, più aperte, lasciandole forse meglio attrezzate per affrontare alcune delle sfide del 21° secolo”, spiega il concept dei curatori. La permeabilità e la capacità di aprirsi a nuove sfide, linguaggi e relazioni saranno quindi al centro della prossima Manifesta, attivando in particolare il dibattito sul ruolo dei musei oggi e anche in futuro. Il quartier generale di Manifesta Marsiglia, inaugurato lo scorso 3 ottobre, è Espace Manifesta 13, nel quartiere di Noailles. Ospiterà eventi di preparazione alla biennale, come proiezioni, talk, spettacoli, conferenze, mostre.
– Desirée Maida
Marsiglia // dal 7 giugno all’1 dicembre 2020
Manifesta 13
Sedi varie
www.manifesta.org