Anicka Yi lancia Biography, una linea di profumi per mettere in discussione la nozione di identità

Capovolgere paradigmi sociali come la femminilità e la seduzione. È uno degli obiettivi di questo “profumo d’artista”, che costituisce un importante approdo della ricerca di Anicka Yi e sfida i consumatori a provare fragranze inusuali.

C’è chi disegna un nuovo paio di sneakers o chi firma fazzoletti e tazzine da caffè. E poi c’è chi lancia un nuovo profumo, come nel caso di Anicka Yi (Seoul,1971), vincitrice del premio Hugo Boss del 2016, le cui opere sono attualmente in mostra alla 58.Biennale di Venezia, curata da Ralph Rugoff. Un progetto che va al di là della sola customizzazione di un prodotto commerciale: l’artista sudcoreana, da sempre distintasi per la sua pratica della cosiddetta “biopolitica dei sensi” realizza quello che afferma essere un importante traguardo in continuità con la sua ricerca artistica.

L’OLFATTO SECONDO ANICKA YI

Se l’arte è stata per secoli appannaggio esclusivo della vista, Anicka Yi punta ora l’attenzione su quello che definisce il più sottorappresentato dei sensi, ovvero l’olfatto. Un fattore che può diventare anche strumento di affermazione dell’identità e, allo stesso tempo, tramite per un capovolgimento di paradigmi sociali come il concetto di femminilità e seduzione. “Il mio obiettivo è sfidare le nozioni tradizionali di femminilità e soggettività attraverso il processo fisiologico dell’olfatto”, spiega l’artista in un post del suo account Instagram, “Biography ha a che fare con la definizione della tua persona, oltre che della tua BIOLOGIA. È il mio sogno di una vita: la serie costituisce un’estensione della mia ricerca e della mia ossessione per l’olfatto”.

The Log-O-Rithmic - veduta dell'installazione presso la GAMeC, Bergamo 2012 - Foto: Antonio Maniscalco - Da sinistra a destra: Kaspar Müller, Untitled (Cabinet), 2011 / Anicka Yi, Bolivian Bath, 2012 / Oliver Payne, Untitled, 2012

The Log-O-Rithmic – veduta dell’installazione presso la GAMeC, Bergamo 2012 – Foto: Antonio Maniscalco – Da sinistra a destra: Kaspar Müller, Untitled (Cabinet), 2011 / Anicka Yi, Bolivian Bath, 2012 / Oliver Payne, Untitled, 2012

BIOGRAPHY: IL NUOVO PROFUMO DI ANICKA YI

Sono tre i profumi che compongono Biography: Shigenobu Twilight – Volume1, ispirato a Fusako Shigenobu, capo dell’Armata Rossa giapponese; Radical Hopelessness – Volume2 dedicato a Hatshepsut, una delle poche donne sul trono nell’antico Egitto, che per mantenere il rispetto dei suoi sudditi assumeva sembianze maschili. Il terzo, Beyond Skin – Volume3, è immaginato come un’entità femminile del futuro, ancora senza nome. I profumi, come si può immaginare, sono il risultato di miscele sofisticate e audaci, come Beyond Skin, che riunisce l’odore di pelle scamosciata, mirra e secrezioni ghiandolari dello zibetto, un piccolo mammifero notturno proveniente dall’Africa. La linea, prodotta in collaborazione con il marchio Barnabé Fillion, sarà in vendita al Dover Street Market di New York e Los Angeles. Ad aprire il lancio di New York del 21 novembre 2019, si svolgerà una performance con il Monell Chemical Center in cui il pubblico sarà invitato a provare un innovativo “sintetizzatore di odori”, dispositivo in grado di mescolare fragranze naturali e sintetiche tramite l’uso di smartphone.

– Giulia Ronchi

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

Scopri di più