Arte, storia e mito in una mostra a Villa Carlotta sul Lago di Como

Si chiama “L'Olimpo sul lago” e riunisce parte dei capolavori appartenuti a Giovanni Battista Sommariva, politico e collezionista d'arte. Il percorso espositivo si snoda per gli ambienti della storica villa, tra riallestimenti e nuove aperture, alla scoperta dei grandi temi universali 

Ci troviamo a Tremezzina, uno dei borghi più estesi e affascinanti della sponda occidentale del Lago di Como. Nato dalla fusione dei comuni Ossuccio, Lenno, Mezzegna e Tremezzo, il borgo è contraddistinto da un ricco patrimonio storico artistico, e vanta alcuni degli scorci più suggestivi d’Italia: l’Isola Comacina, il promontorio del Dosso del Lavedo, il Sacro Monte di Ossuccio (entrato a far parte del Patrimonio UNESCO), il Monte San Primo e le vette Grigna e Grignetta. 

Non solo, Tremezzina è famosa anche per la presenza di Villa Carlotta, una dimora storica costruita nel Seicento che custodisce la collezione d’arte di Giovanni Battista Sommariva, abile politico e braccio destro di Napoleone a Milano alla fine del Settecento. Una figura di spicco che i curatori Fernando Mazzocca, Maria Angela Previtera ed Elena Lissoni hanno deciso di omaggiare con L’Olimpo sul lago. Canova, Thorvaldsen, Hayez e i tesori della Collezione Sommariva, la mostra ospitata a Villa Carlotta a partire dal 22 giugno. 

La mostra “L’Olimpo sul lago” a Villa Carlotta sul Lago di Como 

Sculture, disegni e dipinti della collezione Sommariva riunite per la mostra L’Olimpo sul lago dialogano con i grandi capolavori provenienti da importanti collezioni pubbliche e private, come le cento miniature della Pinacoteca di Brera (che riproducono i dipinti più famosi della raccolta), o l’orologio decorato con la figura di Zefiro ripreso dal dipinto di Pierre – Paul Prud’hon, in prestito da Palazzo Pitti. A questi si aggiungono il disegno La sepoltura delle ceneri di Temistocle di Giuseppe Bossi, il libro Scherzi poetici e pittorici di Giovanni Gherardo De’ Rossi, Girodet dipinge Pigmalione e Galatea alla presenza di Sommariva, opera che arriva in Italia per la prima volta grazie all’eccezionale concessione del Musée Girodet di Montargis, e molto altro ancora. 

Il percorso espositivo attraversa gli ambienti di Villa Carlotta, accompagnando il pubblico alla scoperta delle storie di dei, eroi e miti (antichi e moderni), variamente interpretati in stile neoclassico e romantico.

Hayez, Giulietta e Romeo, Villa Carlotta
Hayez, Giulietta e Romeo, Villa Carlotta

Parola alla curatrice Maria Angela Previtera

Per la maggior parte ancora custodite a Villa Carlotta, in parte disperse durante l’Ottocento, molte delle opere della collezione Sommariva – eseguite soprattutto su commissione – tornano finalmente ad essere esposte, spiega la curatrice. “I visitatori potranno ammirare i capolavori della collezione grazie al riallestimento di alcune sale che verranno rinnovate in occasione della mostra per valorizzare questo importante patrimonio culturale che da sempre suscita stupore e meraviglia”. 

 L'Olimpo sul lago. Canova, Thorvaldsen, Hayez e i tesori della Collezione Sommariva, a Villa Carlotta
 L’Olimpo sul lago. Canova, Thorvaldsen, Hayez e i tesori della Collezione Sommariva, a Villa Carlotta

La storia di Villa Carlotta a Tremezzina sul Lago di Como

Villa Carlotta è stata costruita alla fine del Seicento dai marchesi Clerici di Milano. Nel 1801 passò nelle mani di Giovanni Battista Sommariva, presidente del Comitato di Governo della Repubblica Cisalpina istituita da Napoleone in Italia Settentrionale, dove abitò e custodì tutte le opere d’arte raccolte nel corso della sua carriera politica, tra cui diversi capolavori di Antonio Canova e Bertel Thorvaldsen.

Nella prima metà dell’Ottocento, gli eredi di Sommariva decisero di vendere l’immobile alla principessa Marianna di Prussia che, nel 1850, donò alla figlia Carlotta come regalo di nozze con il duca Giorgio II di Sassonia – Meiningen. Le modifiche apportate alla dimora per conto dei nuovi proprietari portavano la firma di Lodovico Pogliaghi, mantenendo dell’epoca Clerici solo i fregi e i soffitti in legno dipinto. Non solo, anche il parco cambiò volto, ospitando una grandissima quantità di rare specie di piante, visibili ancora oggi. Nel corso della Seconda Guerra Mondiale, la villa venne confiscata dallo Stato italiano e affidata in gestione all’Ente Villa Carlotta, istituito con Regio Decreto nel 1927. L’anno seguente, l’Ente stipulò una convenzione con il Demanio per avere la gestione della dimora per vent’anni rinnovabili e, ancora oggi, tutela e promuovere la storia, l’identità e il patrimonio artistico di Villa Carlotta. 

Valentina Muzi

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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