A Vilnius l’ex carcere diventa centro culturale

Il progetto Lukiškės Prison 2.0 vuole valorizzare il vasto complesso architettonico dell’ex penitenziario: 250 fra laboratori artigiani e studi d’artista, spazi per esposizioni e spettacoli teatrali danno vita a un dinamico ecosistema culturale

Aperto tutti i giorni da mezzogiorno a mezzanotte, Lukiškės Prison 2.0 è già diventato un punto di riferimento nel panorama culturale cittadino, che negli ultimi anni, nonostante la pausa imposta dalla recente pandemia, ha conosciuto sensibili avanzamenti qualitativi.
La cultura ha il potere di rafforzare e trasformare Vilnius”, afferma Martynas Butkevičius dell’agenzia musicale 8 Days a Week, partner del progetto. Uno degli scopi è creare nuovi legami emotivi con l’ex carcere, anziché guardarlo soltanto per il suo macabro passato; a suo dire, “Lukiškės Prison 2.0 accrescerà rapidamente il suo ruolo di incubatore e acceleratore della musica, dell’arte, del design e della cultura in generale, che hanno subito la morsa della pandemia da Covid-19”. Jolita Vaitkutė, una delle artiste che ha il suo studio all’interno di Lukiškės, precisamente nell’ex refettorio del carcere, è entusiasta dell’esperienza: “Impegnarsi in attività creative circondati da così tanti altri artisti è speciale, nonostante il cupo passato dell’edificio. L’arte sviluppa rapidi effetti quando si tratta di convertire vecchi spazi in qualcosa di completamente nuovo”. Tuttavia, la conversione d’uso è avvenuta nel rispetto integrale dell’architettura, ormai storica, che caratterizza questo grande e a suo modo affascinante complesso.

LE ATTIVITÀ DELL’EX CARCERE DI VILNIUS

Il momento clou dell’anno è l’8 festival, una rassegna musicale con artisti indie internazionali come il trio techno tedesco Moderat e la band post-punk svedese Viagra Boys. Ma oltre alla musica, c’è spazio anche per altre discipline: l’arte e il teatro su tutte, con frequenti mostre temporanee, anche in collaborazione con le istituzioni museali cittadine (fra le più importanti, nel 2022, Women Warriors, sostenuta dal National Museum of Lithuania). Inoltre, l’ex carcere è utilizzato come set per alcune serie tv, fra cui Stranger Things, molto popolare su Netflix.
Come spiega ancora Martynas Butkevičius, “crediamo che la cultura abbia il potere di rafforzare e trasformare Vilnius, quindi dobbiamo avviare una sorta di scossa per creare nuovi legami emotivi con l’ex carcere. Lukiškės ha molto da offrire alla città e viceversa; pertanto, d’ora in poi lavoreremo per creare la migliore versione del carcere invece di guardare al suo passato”.

Un interno dell’ex complesso carcerario. Photo Saulius Žiūra

Un interno dell’ex complesso carcerario. Photo Saulius Žiūra

LA STORIA DELL’EX CARCERE DI VILNIUS

La prigione di Lukiškės, costruita nel 1904 proprio nel centro di Vilnius, era all’epoca una delle strutture carcerarie più grandi e moderne dell’Impero russo. Perché superava la vecchia usanza locale di rinchiudere i prigionieri nei monasteri. La novità stava anche nel fatto che fosse l’unica struttura del genere a consentire al suo interno luoghi di culto russo-ortodossi, romano-cattolici ed ebraici. La prigione ha funzionato ininterrottamente fra il 1904 e il 2019, sopravvivendo sia alle due guerre mondiali che all’occupazione sovietica. Nelle sue celle sono transitati decine di migliaia di prigionieri politici di origine non soltanto lituana, ma anche bielorussa, polacca ed ebraica, quasi tutti accusati di reati legati al dissenso politico, contro lo zar prima, contro il regime sovietico poi. Fra questi, Jonas Vileišis (imprigionato nel 1916), avvocato lituano, attivista sociale e firmatario dell’Atto di Indipendenza; Julija Beniuševičiūtė-Žymantienė, nota come Žemaitė (imprigionata nel 1915), scrittrice e attivista per l’indipendenza lituana; Vincas Kudirka (imprigionato nel 1895), autore dell’inno lituano; e anche Menachem Begin (imprigionato nel 1940), l’attivista sionista che in seguito sarebbe diventato Primo Ministro dello Stato d’Israele.
E gli artisti che hanno dato nuova vita all’ex carcere portano avanti l’attività consapevoli delle storie di questi personaggi che, a loro modo, hanno lottato per la libertà.

Niccolò Lucarelli

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Niccolò Lucarelli

Niccolò Lucarelli

Laureato in Studi Internazionali, è curatore, critico d’arte, di teatro e di jazz, e saggista di storia militare. Scrive su varie riviste di settore, cercando di fissare sulla pagina quella bellezza che, a ben guardare, ancora esiste nel mondo.

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