Le grandi mostre di marzo in arrivo nei musei di tutta Italia

Da Donatello a Lucio Fontana, da Robert Doisneau a Elmgreen & Dragset e Bill Viola, passando per i capolavori della fotografia moderna dal MoMA di New York. Ecco le grandi mostre attese nel mese di marzo

Il programma artistico per il mese di marzo 2022 è molto vasto: dal rinascimento all’arte contemporanea, dall’arte astratta delle artiste donne allo spazialismo, le proposte dei musei di tutta Italia hanno in serbo un calendario ricchissimo dal quale abbiamo estrapolato un nucleo di grandi mostre pronte a inaugurare il mese prossimo e assolutamente da non perdere. Eccone una selezione… 

–  Claudia Giraud 

 

   

ROBERT DOISNEAU – CENTRO SAINT-BÉNIN AOSTA

Robert Doisneau, Le baiser de l’Hôtel de Ville, Paris 1950 © Robert Doisneau

Robert Doisneau, Le baiser de l’Hôtel de Ville, Paris 1950 © Robert Doisneau

Al Centro Saint-Bénin di Aosta, per iniziativa dell’Assessorato Beni Culturali della Regione Autonoma Valle d’Aosta, sarà possibile visitare una grande retrospettiva sul celebre fotografo francese Robert Doisneau: 128 opere tra le quali non mancherà Le Baiser de l’Hôtel de Ville, Paris, 1950, immagine celebre e iconica, ritenuta tra le più riprodotte al mondo. “Le selezionatissime immagini che il curatore Gabriel Bauret ha scelto per questa mostra”, rivela la Dirigente delle Attività espositive Daria Jorioz, “provengono dall’Atelier Doisneau di Montrouge, nel sud della capitale francese. Sono immagini empatiche che avvicinano l’osservatore, lo rendono partecipe e non solo spettatore. Il fotografo francese cresce insieme alla sua città, la osserva prendendo appunti visivi, la racconta cominciando dalla strada, si specchia nei giochi dei bambini che inventano il loro mondo, narra la condizione a volte ruvida degli adulti. Lo fa sempre con delicatezza e garbo, talvolta con malinconia, spesso con un’ironia sottilmente dissimulata oppure giocosamente evidente”. 

Robert Doisneau
Dal 5 marzo al 22 maggio 2022
Centro Saint-Bénin, via Festaz 27 – Aosta
www.regione.vda.it  

I CAPOLAVORI DELLA FOTOGRAFIA MODERNA DAL MOMA DI NEW YORK – CAMERA TORINO

Max Burchartz, Lotte (Eye), 1928 Gelatin silver print, 30.2 × 40 cm The Museum of Modern Art, New York Thomas Walther Collection. Acquired through the generosity of Peter Norton © Max Burchartz, by SIAE 2021 © 2021 Max

Max Burchartz, Lotte (Eye), 1928 Gelatin silver print, 30.2 × 40 cm The Museum of Modern Art, New York Thomas Walther Collection. Acquired through the generosity of Peter Norton © Max Burchartz, by SIAE 2021 © 2021 Max

CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino presenta, per la prima volta in Italia, la mostra Capolavori della fotografia moderna 1900-1940. La collezione Thomas Walther del Museum of Modern Art, New York: una straordinaria selezione di oltre 230 opere fotografiche della prima metà del XX secolo, capolavori assoluti della storia della fotografia realizzati dai grandi maestri dell’obiettivo, le cui immagini appaiono innovative ancora oggi. Come i contemporanei Matisse, Picasso e Duchamp hanno saputo rivoluzionare linguaggi delle arti plastiche, così gli autori in mostra, una nutrita selezione di fotografi famosi e altri nomi meno noti, hanno ridefinito i canoni della fotografia facendole assumere un ruolo assolutamente centrale nello sviluppo delle avanguardie di inizio secolo.   

Capolavori della fotografia moderna 1900-1940. La collezione Thomas Walther del Museum of Modern Art, New York
Dal 3 marzo al 26 giugno 2022
CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, via delle Rosine 18 – Torino 
www.camera.to 

ELMGREEN & DRAGSET – FONDAZIONE PRADA MILANO

Elmgreen & Dragset, Pregnant White Maid and Unitree A1 robot dog, 2017. Collection of Bancré dito, Puerto Rico. Courtesy of Perrotin. Photo Elmar Vestner

Elmgreen & Dragset, Pregnant White Maid and Unitree A1 robot dog, 2017. Collection of Bancré dito, Puerto Rico. Courtesy of Perrotin. Photo Elmar Vestner

Il duo di artisti Elmgreen & Dragset presenta una delle indagini tematiche più estese mai realizzate da Fondazione Prada. Concepita per quattro spazi espositivi e il cortile della sede milanese, per un totale di oltre 3.000 m2, la mostra esplora la condizione del corpo nell’era post-industriale, in cui la nostra presenza fisica sembra avere perso la sua centralità tanto da risultare ormai superflua. “Nel 19° secolo il corpo produceva i beni di consumo, mentre nel secolo successivo ha assunto prevalentemente il ruolo di consumatore”, dichiarano Elmgreen & Dragset. “Nel primo ventennio del 21° secolo il corpo detiene lo status di prodotto i cui dati vengono raccolti e venduti dalle Big Tech. In un’epoca in cui la mercificazione dei dati personali da parte delle aziende tecnologiche è di dominio pubblico – seppur inutilmente – e l’influenza di queste organizzazioni su ogni aspetto della nostra vita è sempre più dilagante, ci fa un po’ paura pensare al ruolo futuro dei nostri corpi”. 

Elmgreen & Dragset: Useless Bodies?
Dal 31 marzo al 22 agosto 2022
Fondazione Prada, L.go Isarco, 2 – Milano
www.fondazioneprada.org 

DONNE E ASTRAZIONE IN ITALIA – VILLA OLMO COMO

Alice Cattaneo, Untitled, 2019, courtesy l'artista e Marie Laure Fleisch Gallery Bruxelles

Alice Cattaneo, Untitled, 2019, courtesy l’artista e Marie Laure Fleisch Gallery Bruxelles

Dalle pioniere degli anni Trenta alle emergenti degli anni Novanta del Novecento, 38 artiste raccontano l’altra metà dell’avanguardia che si è confrontata con il tema dell’astrazione. La storia dell’arte astratta infatti, in Italia come nel resto d’Europa, è una storia sostanzialmente al maschile, scardinata per la prima volta nel 1980 dall’importante mostra L’altra metà dell’avanguardia, a cura di Lea Vergine, che per la prima volta, porta alla luce le donne dimenticate dalla storia dell’arte, tra cui anche alcune artiste parte del gruppo degli astrattisti comaschi. “Villa Olmo ospita una nuova mostra di grande profilo, che sarà molto particolare, tutta al femminile: queste donne, queste astrattiste che ci parleranno attraverso le loro opere, rappresentano un esempio di gruppo artistico che ha apportato un importante contributo al panorama del moderno e del contemporaneo”, dichiara il sindaco di Como Mario Landriscina. “Con ‘Astratte’ saranno valorizzate le artiste comasche, come Carla Prina e Carla Badiali, allargando lo scenario a tutta l’Italia”. Con nomi come Bice Lazzari, Carla Accardi, Irma Blank, Nathalie du Pasquier, Fernanda Fedi, Carol Rama, Maria Morganti, Alice Cattaneo, Dadamaino, Elisabetta Di Maggio, Eva Sørensen, Grazia Varisco e Nanda Vigo. 

ASTRATTE. Donne e astrazione in Italia 1930-2000
Dal 19 marzo al 29 maggio 2022
Villa Olmo, via Cantoni 1 – Como
www.comune.como.it 

I FARNESE. ARCHITETTURA, ARTE, POTERE – PILOTTA PARMA

Parma, Palazzo della Pilotta, Teatro Farnese, veduta della cavea. © foto di Giovanni Hänninen

Parma, Palazzo della Pilotta, Teatro Farnese, veduta della cavea. © foto di Giovanni Hänninen

A venticinque anni dall’ultima esposizione sul tema, il Complesso Monumentale della Pilotta ospiterà una grande mostra dedicata alla committenza della famiglia Farnese, con l’obiettivo d’indagare la straordinaria affermazione della casata nella compagine politica e culturale europea dal Cinque al Settecento, attraverso l’utilizzo delle arti come strumento di legittimazione. La rassegna presenterà oltre 300 opere provenienti da collezioni pubbliche e private, italiane ed europee insieme a opere della Collezione Farnese a Parma, coinvolgendo gli ambienti più spettacolari del Complesso Monumentale – i Voltoni del Guazzatoio, il Teatro Farnese, la Galleria Petitot della Biblioteca Palatina e la Galleria Nazionale – e s’inserirà nel più ampio progetto di rilancio dell’Istituto, che nel 2022 inaugurerà la totalità dei suoi spazi restaurati e riallestiti. 

I FARNESE. Architettura, Arte, Potere
Dal 18 marzo al 31 luglio 2022
Complesso Monumentale della Pilotta, Piazza della Pilotta, 3 – Parma https://complessopilotta.it/ 

 

JORDI COLOMER, SALVATORE VITALE, ALDO SPOLDI – FMAV FONDAZIONE MODENA ARTI VISIVE

Salvatore Vitale, Decompressed Prism, 2021. Courtesy l’artista

Salvatore Vitale, Decompressed Prism, 2021. Courtesy l’artista

FMAV Fondazione Modena Arti Visive inaugura il 2022 con tre appuntamenti che arricchiranno la stagione espositiva primaverile, con opening congiunto il 4 marzo. Per esempio, Strade, la mostra di Jordi Colomer presso FMAV Palazzina dei Giardini, è la prima retrospettiva in Italia dell’artista nato a Barcellona nel 1962 e riunisce opere realizzate nel corso degli ultimi venti anni, in stretto dialogo con un’azione collettiva e partecipata programmata a Modena. Si svolgerà invece, a FMAV Palazzo Santa Margherita Decompressed Prism, la mostra di Salvatore Vitale che combina in un’unica grande installazione site-specific, elementi di finzione, documenti e dati reali, immagini fisse e in movimento, filmati e ricerche d’archivio al fine di svelare i paradossi contenuti nella logica sistemica del monitoraggio sociale. Si svolge, infine, al Museo della Figurina e nelle sale superiori di Palazzo Santa Margherita Le avventure di Aldo. Archivi come connessione di tempo, la mostra di Aldo Spoldi che propone una nuova modalità di interpretazione dell’archivio partendo da quello del Museo della Figurina, affiancando la produzione e la ricerca dell’artista cremasco, al metodo di lettura e ricerca dello storico dell’arte. 

Jordi Colomer – Strade
Dal 4 marzo all’8 maggio 2022
FMAV Palazzina dei Giardini, Corso Camillo Benso Conte di Cavour, 2 – Modena 

Salvatore Vitale – Decompressed Prism
Dal 4 marzo al 5 giugno 2022
FMAV Palazzo Santa Margherita, Corso Canalgrande, 103 – Modena 

Aldo Spoldi – Le avventure di Aldo. Archivi come connessioni di tempi
Dal 4 marzo al 5 giugno 2022
FMAV – Museo della Figurina e Sale Superiori di Palazzo Santa Margherita
Corso Canalgrande 103 – Modena

www.fmav.org 

 

LUCIO FONTANA – FONDAZIONE MAGNANI-ROCCA MAMIANO DI TRAVERSETOLO

Concetto spaziale, New York 10, 1962, lacerazioni e graffiti su rame, Milano, Fondazione Lucio Fontana. © Fondazione Lucio Fontana by SIAE 2022

Concetto spaziale, New York 10, 1962, lacerazioni e graffiti su rame, Milano, Fondazione Lucio Fontana. © Fondazione Lucio Fontana by SIAE 2022

La mostra su Lucio Fontana si origina dal rapporto tra l’artista, maestro assoluto dello Spazialismo e dell’arte del XX secolo, e la storica dell’arte Carla Lonzi, allieva del grande Roberto Longhi, che ha rivoluzionato l’idea della critica militante con il suo volume di interviste Autoritratto. Accardi Alviani Castellani Consagra Fabro Fontana Kounellis Nigro Paolini Pascali Rotella Scarpitta Turcato Twombly edito da De Donato, Bari, nel 1969. Una peculiarità del progetto è l’aver recuperato il file audio della conversazione originale e integrale, dove si può ascoltare la diretta voce di Fontana che parla del suo lavoro, della sua vita d’artista, della sua attività di collezionista, ma anche di esperienze e avventure quotidiane (Lonzi pubblicherà nel volume del 1969 solo una parte della lunga intervista). Le parole di Fontana vengono utilizzate sia come installazione sonora sia come filo narrativo lungo tutto il percorso della mostra Autoritratto. 

Lucio Fontana. Autoritratto
Dal 12 marzo al 3 luglio 2022
Fondazione Magnani-Rocca
via Fondazione Magnani-Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma)
www.magnanirocca.it 

DONATELLO – PALAZZO STROZZI E MUSEI DEL BARGELLO FIRENZE

Donatello, Madonna col Bambino (Madonna Pazzi), 1420 1425 circa, Staatliche Museen zu Berlin – Preußischer Kulturbesitz. Skulpturensammlung und Museum für Byzantinische Kunst. Photo Antje Voigt

Donatello, Madonna col Bambino (Madonna Pazzi), 1420 1425 circa, Staatliche Museen zu Berlin – Preußischer Kulturbesitz. Skulpturensammlung und Museum für Byzantinische Kunst. Photo Antje Voigt

A Firenze è in programma una grande mostra su Donatello, divisa tra Palazzo Strozzi e i musei del Bargello, che racconterà la passione e il talento di un grande artista e scultore che amava sperimentare nuove tecniche, ispirandosi al passato e aggiungendoci poi un tocco personale. La sua arte si confronterà con i capolavori di altri grandi artisti come Brunelleschi, Masaccio, Andrea Mantegna, Giovanni Bellini, Raffaello e Michelangelo. Concepita come un’unica mostra su due sedi, il progetto nasce come una celebrazione di Donatello in dialogo con musei, collezioni e istituzioni di Firenze e di tutto il territorio italiano oltre che tramite fondamentali collaborazioni internazionali, mirando ad allargare la riflessione su questo maestro nel tempo e nello spazio, nei materiali, nelle tecniche e nei generi, e ad abbracciare finalmente le dimensioni dell’universo donatelliano.
Donatello, il Rinascimento

Dal 19 marzo al 31 luglio 2022
Palazzo Strozzi, Piazza Strozzi – Firenze
https://www.palazzostrozzi.org
Museo Nazionale del Bargello, via del Proconsolo, 4, 50122 Firenze https://www.bargellomusei.beniculturali.it/ 

 

MARLENE DUMAS – PALAZZO GRASSI VENEZIA

Marlene Dumas, Open end

Marlene Dumas, Open end

Palazzo Grassi presenta la grande mostra personale della sudafricana Marlene Dumas – considerata una delle artiste più influenti nel panorama artistico contemporaneo – nell’ambito del programma di monografiche dedicate proprio a grandi artisti contemporanei che dal 2012 a oggi si alternano a esposizioni tematiche della Pinault Collection. La mostra intitolata open-end è curata da Caroline Bourgeois in collaborazione con Marlene Dumas e presenta oltre 100 opere, tracciando un percorso incentrato sulla sua produzione pittorica, con una selezione di dipinti e disegni che vanno dal 1984 a oggi e opere inedite realizzate negli ultimi anni, provenienti dalla Collezione Pinault, da musei internazionali e collezioni private. 

Marlene Dumas – open-end
Dal 27 marzo 2022 all’8 gennaio 2023
Palazzo Grassi, San Samuele 3231 – Venezia
https://www.palazzograssi.it 

 

BILL VIOLA – PALAZZO BONAPARTE ROMA

The Reflecting Pool

Bill Viola, The Reflecting Pool

C’è grande attesa per la retrospettiva dedicata all’artista statunitense Bill Viola, il più grande video-artista contemporaneo, e alle sue installazioni più iconiche e suggestive. La mostra prevede l’esposizione di 10 suoi lavori al piano nobile del Palazzo, nei raffinati saloni che furono dimora di Madama Letizia Ramolino Bonaparte, madre di Napoleone, e rappresenta un momento di riflessione sull’iperbole concettuale dell’artista statunitense che, da oltre 40 anni, realizza lavori che si rivolgono costantemente alla dicotomia vita/morte e legati indissolubilmente dai contrasti tra oriente e occidente: attraverso le più conosciute videoinstallazioni e videoproiezioni, la retrospettiva narra quelli che possono essere definiti i viaggi più intimi e spirituali dell’artista attraverso il mezzo elettronico. Una mostra concepita come un percorso emozionale nel quale il pubblico potrà accedere a spazi dall’atmosfera ovattata che ricordano luoghi di profonda intimità, quasi dei sacrari della propria memoria, un visionario spazio di culto dove il visitatore è invitato a stabilire una profonda connessione visiva e spirituale con l’opera d’arte. 

BILL VIOLA – Icons of light
Dal 5 marzo al 26 giugno 2022
Palazzo Bonaparte, Piazza Venezia, 5 – Roma
https://www.mostrepalazzobonaparte.it/ 

 

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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