Il museo del futuro è un videogioco. Il Marino Marini di Firenze lancia una call da 10mila euro

Prima edizione della call internazionale Playable Museum Award per rendere “creativa” l’esperienza nel museo: a capo del progetto Fabio Viola, nella top-ten mondiale dei game designer, autore di un videogioco per il MANN di Napoli.

Il Museo Marino Marini di Firenze è attualmente chiuso per lavori all’impianto di climatizzazione fino alla prossima primavera, ma ha deciso di utilizzare questo tempo vacante per lanciare una sfida: quella di utilizzare le tecnologie per trovare nuovi modi di coinvolgere il suo pubblico. Così ha ideato la prima edizione della call internazionale Playable Museum Award per rendere “creativa” l’esperienza nel museo, mettendo a capo del progetto il primo italiano a raggiungere il secondo posto nella top-list mondiale dei gamification designer: Fabio Viola. “Il museo del Futuro è quello che si pone come incubatore di idee e destinazione privilegiata per creativi e futuri imprenditori da tutto il mondo”, spiega il game producer, da quindici anni nell’industria dei videogame, che ha realizzato Father and Son, il primo videogioco al mondo prodotto da un Museo Archeologico come il MANN di Napoli, appena promosso da noi di Artribune come miglior museo d’Italia. Una piattaforma aperta dove collaborare per anticipare il futuro ponendo al centro l’individuo con le sue emozioni e sogni attraverso un utilizzo umano e coinvolgente delle tecnologie”. Considerato uno dei top 10 gamification designer al mondo, Viola ha collegato la sua passione per il gioco e per la cultura presiedendo l’associazione culturale TuoMuseo, ideatrice del bando insieme al Museo Marini.

IL PLAYABLE MUSEUM AWARD

Il Playable Museum Award rappresenta un primo passo affinché il museo diventi un luogo di azione ed interazione, dove sia possibile non solo “consumare” ma anche “produrre” cultura”, continua Viola. “La sfida è aperta, aiutateci a riscrivere relazioni tra i visitatori e nuovi modelli di fruizione degli spazi e delle collezioni”. Via libera, quindi, a progetti e soluzioni innovative che possano ripensare la connessione tra le persone, le opere, il museo attraverso il gioco e l’uso creativo della tecnologia, allungandone i tempi di fruizione da parte del pubblico. Ispirata all’omonimo format internazionale dedicato alle smartcities e all’uso intelligente delle infrastrutture, il Playable Museum Award (aperto dal 15 gennaio al 31 marzo 2018) è rivolto a tutti i creativi del mondo: artisti, designer, architetti, maker, sviluppatori, creatori di videogiochi, musicisti, scrittori, grafici, manager culturali, storyteller, urbanisti, fisici, matematici, biologi, chimici che saranno valutati da una giuria internazionale di esperti. Il vincitore sarà annunciato in occasione della riapertura del museo in primavera e riceverà un grant di 10mila euro e il supporto dei mentor della giuria per l’implementazione del progetto.

IL PROGETTO SECONDO PATRIZIA ASPRONI

Il Marino Marini di Firenze vuole diventare un hub di innovazione e sperimentazione, un museo-laboratorio dove pensare e creare prototipi e idee da poter poi declinare anche in altri musei”, conclude Patrizia Asproni, Presidente del museo fiorentino. “La call che lanciamo è uno degli strumenti che utilizzeremo per raggiungere i nostri obiettivi. Ma non è la sola. Il Museo sta collaborando con personalità internazionali, leader culturali, innovatori, maker e futurologi per ri-pensare il museo e i suoi spazi. Una sorta di think-tank museale che inizierà a dare i suoi frutti già dalla riapertura del museo a primavera”.

– Claudia Giraud

http://museomarinomarini.it

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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