Nasce a Pesaro il Museo Rossini. Bando per la gestione nel 150enario dalla morte del compositore

Tra i progetti per le celebrazioni del 150° della morte di Rossini, un museo dedicato al compositore nel centro storico di Pesaro. Scade tra pochi giorni il bando per la gestione dei servizi e per la progettazione museografica e allestitiva.

Il 2018 è l’anno del centocinquantenario dalla morte di Gioacchino Rossini (Pesaro, 1792 – Passy, 1868), l’illustre compositore autore di tante celeberrime opere liriche, da Il barbiere di Siviglia a L’Italiana in Algeri. Fino a febbraio 2019 si susseguiranno, così, in tutta Italia eventi su eventi per celebrarne la figura, come la mostra tuttora in corso a Milano al Teatro alla Scala,  proprio nel luogo dove ha visto la luce la sua prima opera La pietra del paragone. Celebrazioni che “non saranno un evento che riguarda solo Pesaro o le Marche, ma un grande evento internazionale”, ha dichiarato l’ormai ex ministro dei beni culturali Dario Franceschini a febbraio, all’avvio dell’Anno Rossiniano. “La figura di Rossini sarà l’immagine dell’Italia nel mondo, promuovendo un settore, come la lirica, su cui noi puntiamo molto, sia per far conoscere le nostre bellezze all’estero, sia per attrarre turisti dall’estero. Pesaro ormai è come Salisburgo“. Ma, a chiudere degnamente queste celebrazioni, sarà l’inaugurazione del Museo Nazionale Gioachino Rossini, dedicato al compositore nella sua città natale Pesaro, in programma per il 2019: sarà il “segno strutturale” destinato a connotare in modo permanente la forma urbana e a diventare uno dei luoghi più visitati in città.

COME SARÀ IL MUSEO

Il museo occuperà l’intero piano nobile del settecentesco Palazzo Montani Antaldi, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro: una superficie di circa 1000 metri quadri, con una decina di sale nella parte antica e altri spazi nella parte moderna dell’edificio. L’Amministrazione ha, nel frattempo, indetto un bando – con scadenza fissata al 21 maggio (entro le ore 13.00) – per la concessione della gestione integrata dei servizi del costituendo museo e della relativa progettazione museografica e allestitiva: la gestione potrà contare su un periodo ampio che va dal 2019 al 2028. “Il bando verrà finanziato dal Comune per un valore di 450mila euro più una previsione di spesa legata alle entrate del traffico di visitatori. In totale sarà un valore intorno ai 2milioni e 200mila euro”, spiega ad Artribune il vicesindaco di Pesaro e assessore alla Bellezza e alla Vivacità Daniele Vimini. “L’aggiudicazione avverrà secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa che terrà conto degli aspetti economici, ma anche della qualità della proposta progettuale e degli elementi migliorativi”. Il progetto del Museo parte già forte dell’appoggio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, d’intesa con la Regione Marche. “Subito dopo questo primo bando legato alla progettazione e alla gestione del museo”, continua Vimini, ne bandiremo un altro per riempire di contenuti e supporti multimediali il museo che potrà contare su 1 milione di euro di finanziamento pubblico”.

LA COLLEZIONE

Gioachino Rossini fotografato nel 1865 da Étienne Carjat. La foto, di pubblico dominio, e' tratta da Wikipedia. 1 marzo 2016. ANSA/ WIKIPEDIA +++ NO SALES - EDITORIAL USE ONLY +++

Gioachino Rossini fotografato nel 1865 da Étienne Carjat. La foto, di pubblico dominio, e’ tratta da Wikipedia. 1 marzo 2016. ANSA/ WIKIPEDIA +++ NO SALES – EDITORIAL USE ONLY +++

Il museo consentirà di riunire finalmente in un unico luogo le diverse collezioni che raccontano Rossini, le sue affascinanti vicende private e la sua immensa produzione. Gran parte del patrimonio esposto proviene, infatti, dalle collezioni della Fondazione Rossini, riferimento scientifico ‘forte’ per tutto ciò che riguarda il compositore, in stretto collegamento con gli altri siti rossiniani della città: Casa Rossini, Teatro Rossini, Musei Civici di Palazzo Mosca, Conservatorio Rossini, la Biblioteca della Fondazione Rossini (già al piano terra dell’edificio). Il museo sarà punto di arrivo e partenza di un itinerario cittadino alla scoperta del genio Rossini anche attraverso un uso innovativo delle tecnologie, con un approccio fortemente coinvolgente.

Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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