Big della musica nelle Langhe. Il tributo di Harari alla mostra che ispirò la sua Wall of Sound

50 scatti del celebre fotografo musicale in una grande mostra alla Fondazione Bottari Lattes, a 10 anni dalla rassegna che lo convinse ad aprire una galleria ad Alba. Con ritratti da David Bowie a Patti Smith

Reduce dalla sua prima grande mostra museale internazionale, dal titolo Wall of Sound, al celebre museo Rockheim (National Museum of Popular Music) di Trondheim, in Norvegia, sulla sua carriera più che quarantennale, Guido Harari è pronto per tornare nella sua Alba. Qui, il famoso fotografo e critico musicale che nella nostra intervista di qualche anno fa ci raccontava delle sue numerose collaborazioni con autentiche leggende del rock, del jazz e del pop come Lou Reed, David Bowie, Kate Bush, Leonard Cohen, Bob Dylan, Patti Smith, sta per inaugurare la rassegna fotografica Wall of Sound 10 alla Fondazione Bottari Lattes di Monforte d’Alba. “Questa mostra vuole essere un ritorno del fotografo – spiega il presidente della Fondazione Adolfo Ivaldi -, oggi celebre, che dieci anni fa, accettando l’invito che gli avevo rivolto da Presidente di MonforteArte, diede inizio all’avventura che lo ha convinto a scegliere Alba e le Langhe quale luogo di forte ispirazione per la sua attività”.

I PROTAGONISTI DELLA HALL OF FAME

Proprio qui, infatti, dopo una vita trascorsa a Milano, Harari ha deciso di aprire nel 2011 lo spazio Wall Of Sound Gallery, focalizzato sull’immaginario della musica: un omaggio al sound del famoso produttore americano Phil Spector e, nello stesso tempo, un modo per recuperare il titolo della mostra en plein air che MonforteArte organizzò con successo nel 2007 tra le vie del borgo storico, con le sue foto proposte su grandi pannelli blu in alluminio. Ora, a dieci anni di distanza dal successo di quella prima mostra, Guido Harari torna a esporre nelle Langhe con Wall of Sound 10, riproponendo alcune opere dell’allestimento originale e, soprattutto, un’ampia selezione di fotografie classiche e anche inedite in edizioni fine art numerate e firmate. In tutto 50 scatti, realizzati tra il 1976 e il 2013, che colgono gli artisti in atteggiamenti inusuali, espressioni spesso inattese, su set spesso improvvisati, da cui emerge in maniera immediata la loro personalità.

-Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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