A Cannes Monster di Kore-Eda. Un intrigo di relazioni umane

Lo scorso anno con Broker, interamente girato in Corea del Sud, stavolta con Monster che segna il suo ritorno in Giappone. Kore-Eda racconta le relazioni umane, con le musiche di Sakamoto

Disfunzionali, naturali, ricostituite, inventate: le famiglie di Kore-Eda sono tutte diverse e affascinanti. Palma d’oro nel 2018 per A Family Affair e premio della giuria nel 2013 per Like Father, Like Son, questa volta il regista si cimenta in qualcosa di leggermente diverso e ancora più stratificato. Kaibutsu (il titolo internazionale è Monster) rappresenta la sua settima volta in concorso al Festival di Cannes (edizione 76), un film che riguarda e incrocia i legami tra una madre, il suo giovane figlio e il suo insegnante.

Monster, Kore-Eda

Monster, Kore-Eda

UNA STORIA CHE SI SVELA PIANO PIANO

Chi è il mostro?”, questa è la domanda che si pone lo spettatore. Tre punti di vista di una stessa vicenda che mostrano come l’interazione tra oggettività e soggettività possa alterare la realtà. Il regista racconta una storia in cui la verità sta nel mezzo, quasi invisibile agli occhi degli adulti. A segnare il cambio del punto di vista, in una storia che parte come thriller e si trasforma in tutt’altro, è l’incendio di un palazzo distante, che nulla ha a che vedere con i protagonisti. Monster è apparentemente uno specchio della relazione tra scuola-famiglia, un racconto di perdita. Una madre single, un ragazzo sociopatico, quasi un bullo. È tutto vero quello che vediamo? Il film si svela pian piano, con la sua sceneggiatura arguta, in cui il “tranello” iniziale si risolve in un racconto di accettazione, identità, paura, mancata comunicazione. A firmare la sceneggiatura è Yuji Sakamoto, di lui ha raccontato il regista: “Tra tutti gli sceneggiatori ancora in vita, Sakamoto è quello che preferisco più in assoluto”. E ha aggiunto: “Sono più grande di lui ma abbiamo vissuto le stesse epoche e respirato la stessa aria: entrambi abbiamo scritto di negligenza, delinquenti e pseudo-famiglie. Le nostre storie hanno argomenti e temi simili, anche se le abbiamo scritte in momenti e tempi diversi: pur inalando la stessa aria, abbiamo scelto modi distinti di respirarla e poi espirarla”.

Kore-Eda

Kore-Eda

L’ULTIMA COLLABORAZIONE DEL COMPOSITORE SAKAMOTO

Come viene ricordato a un certo punto, “la felicità è qualcosa che chiunque può raggiungere”. Su Monster però non si può dire molto altro, almeno sulla trama, anche perché il rischio spoiler è altissimo e il suo contenuto, come pure il messaggio, non lo meritano, proprio per la loro finezza. Il cineasta giapponese si accosta a una nuova sfumatura delle relazioni umane, esplorando anche le loro fratture. Si concentra su una storia che attraversa più di un problema e di un disagio, trovando a suo modo un barlume di luce. Monster, prossimamente nelle sale italiane grazie a BiM Distribuzione e Lucky Red, segna anche il grande ritorno di Kore-Eda nel Paese del Sol Levante. Il suo ultimo film, Broker, presentato in Concorso lo scorso anno qui a Cannes, è stato realizzato interamente in Corea del Sud. Questo ritorno alle origini è l’occasione di una collaborazione di alto livello con il compositore Ryuichi Sakamoto – sue anche le colonne sonore di Merry Christmas Mr Lawrence, Gohatto o anche Ichimei – che firma le musiche del film. Il musicista, morto nel marzo 2023, è stato un habitué dei film in Concorso al festival. Monster è l’ultimo film a cui ha lavorato.

Margherita Bordino

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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