Le vecchie pellicole Pathé Baby per filmini amatoriali entrano al museo

Il progetto “Ininfiammabile”, partito dallo spin-off dell’Università Iuav di Venezia RI-PRESE, lancia una call per raccogliere, restaurare e digitalizzare i filmati delle famiglie del primo Novecento. Un archivio di memorie degli italiani che entrerà a far parte collezione permanente del museo M9 di Mestre

C’era una volta la Pathé Baby – 9.5mm, ovvero la prima pellicola di uso amatoriale diffusasi prima in Francia grazie ai fratelli Pathé, e poi nelle case degli italiani a partire dal 1922, ad appena 27 anni dalla prima proiezione cinematografica Lumière. Una data a seguito della quale le famiglie ebbero modo di imprimere nella memoria visiva i propri ricordi, immortalando momenti di quotidianità, ma anche eventi di comunità, viaggi, città, attività artigiane e manifatturiere. Il motivo per cui questo tipo di pellicola ebbe un tale successo si deve alla sua semplicità d’uso, alla qualità alta delle immagini e al materiale da cui era composta: acetato di cellulosa che, a differenza delle pellicole in nitrato usate nei cinema, era non infiammabile e per questo sicuro da maneggiare. Da questa particolarità prende il nome il progetto ININFIAMMABILE, lanciato in occasione del Festival del Cinema di Venezia, che invita tutti coloro che conservano pellicole Pathé Baby a condividerle per la costruzione di un archivio collettivo. 

ININFIAMMABILE: LA CALL DELLE ISTITUZIONI DEL VENETO (E NON SOLO) 

Il progetto è partito da una cordata tra RI-PRESE, spin-off dell’Università Iuav di Venezia, Fondazione di Venezia, Fondazione M9, Museo del 900 di Mestre e Fondazione Iuav, patrocinata da Veneto Film Commission. A questi, si sono nel tempo aggiunti organizzazioni, associazioni e archivi di ambito cinematografico anche fuori dal Veneto, con l’obiettivo di estendere il format su scala nazionale continuando a instaurare nuove forme di collaborazione. La call to action è rivolta a qualsiasi persona o famiglia che, sul territorio regionale veneto (ma si valuteranno anche materiali provenienti da altre regioni), disponga di queste pellicole storiche: queste verranno raccolte, riparate e pulite grazie al supporto dei partner. Saranno infine digitalizzate in alta risoluzione con uno scanner frame-by-frame di ultima generazione, e i file verranno consegnati ai proprietari assieme alle pellicole originali.  

ININFIAMMABILE: UN ARCHIVIO DI MEMORIE E FAMIGLIE 

Le immagini e le memorie raccolte entreranno a far parte dell’Archivio Audiovisivo della Memoria Territoriale di RI-PRESE e della collezione permanente di M9 – Museo del ’900, in vista di usi espositivi, didattici e di condivisione con il pubblico. Coloro che vogliono aderire al progetto, sono invitati a scrivere all’indirizzo [email protected] o a [email protected], trovando qui il regolamento. “M9 vuole essere un centro di promozione e ricerca della storia del Novecento”, spiega il direttore scientifico del museo Luca Molinari, “e per dar corpo a questa missione l’acquisizione di nuove fonti è un passaggio fondamentale per poter costruire maggior consapevolezza sulle abitudini, la cultura materiale e gli interessi degli italiani, così come degli intrecci tra vissuti individuali che affioreranno dalle pellicole Pathé Baby e la grande storia collettiva su cui ancora molto può essere scritto”. 

Giulia Ronchi  

https://www.fondazionedivenezia.org/
http://www.iuavspinoff.it/categoria/ri-prese/
https://www.m9museum.it/  

  
 

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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