L’inganno del quotidiano. John Smith a Venezia

Galleria Alma Zevi, Venezia – fino al 22 luglio 2017. La galleria lagunare ospita la prima mostra personale italiana del videoartista britannico John Smith. Mettendo in luce le peculiarità della sua poetica.

Uno degli aspetti cardine della ricerca di John Smith (Walthamstow, 1952) è giocare sui confini tra finzione e apparente oggettività della ripresa. La Galleria Alma Zevi di Venezia ospita la mostra Films in Sheep’s Clothing che propone quattro film dell’autore e alcune fotografie di frames a sintetizzare la ricerca da lui condotta dagli Anni Settanta sino a oggi.
In esposizione Om (1986), Dad’s Stick (2012) e Steve Hates Fish (2015), ma è soprattutto la pellicola The Girl Chewing Gum (1976) ad averlo reso celebre. Il film è costituito da due sequenze: la prima si svolge in un incrocio vicino a un cinema nel quartiere Hackney di Londra, dove le persone che camminano e le automobili in movimento sembrano guidate dalla voce narrante dell’artista. La seconda parte svela invece che Smith si trova in un terreno all’aperto a Letchmore Heath, a quindici miglia di distanza dalla scena precedente, certificando così l’inganno del film che già si era parzialmente palesato attraverso lo scostamento temporale tra gli accadimenti e le indicazioni. È un’opera che ragiona sul linguaggio, sulla funzione dell’autore e sul fallimento dell’oggettività narrativa della parola e dell’immagine.

Carlo Sala

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Carlo Sala

Carlo Sala

Carlo Sala (Treviso, 1984), critico d'arte, curatore e docente al Master in Photography dell'Università IUAV di Venezia. È membro del comitato curatoriale della Fondazione Francesco Fabbri Onlus per cui si occupa della curatela scientifica del Premio Francesco Fabbri per le…

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