Barbie va al museo. E pure in libreria

C’è tempo fino a questa domenica, 13 marzo 2016, per vedere la grande mostra che il Museo Mudec di Milano ha dedicato alla bambolina più celebre al mondo. Ma merita attenzione anche il catalogo: un libro curato da Massimiliano Cappella, che sta in equilibrio fra il saggio di sociologia e il table book per bambine.

Non è sempre chiaramente interpretabile, la programmazione del Mudec, il Museo delle Culture di Milano. Alcune mostre lì allestite, infatti, forse si troverebbero a loro maggior agio in un museo d’arte moderna. Questo discorso non vale tuttavia per Barbie. The Icon. E chi storce il naso, forse non ha mai visitato il Victoria and Albert di Londra oppure, su un versante diverso, il Quai Branly di Parigi. Sì, perché anche una bambolina in materia plastica ha tutta la dignità di meritare una mostra, una grande mostra, in un’istituzione museale. Tanto più se quel museo di occupa appunto di “culture” e se la bambolina in questione ha modellato – piaccia o meno – l’immaginario di milioni di preadolescenti.
La mostra dedicata a Barbie chiude questa domenica, il 13 marzo 2016. Ve ne abbiamo parlato a fine novembre, con una recensione atipica corredata da fotografie di Agata, bimba di cinque anni che si trovava calata in un allestimento affascinante e naturalmente da sogno, per lei che con le Barbie ci gioca ogni giorno. Perché uno dei pregi della mostra è esattamente questo: riuscire a musealizzare un fenomeno sociale rispettando tutti i crismi della “culturalizzazione”, ma senza per questo neutralizzare il côté giocoso. Perché fondamentalmente la Barbie è questo: un giocattolo.

Barbie Modern Art, 1964 - © Mattel Inc.

Barbie Modern Art, 1964 – © Mattel Inc.

Al di sopra, intorno e a latere di questa verità basilare si possono fare mille discorsi, anche molto critici – a partire dal modello fisico che Barbie rappresenta, pur nelle sue mutazioni attraversate in quasi sessant’anni di vita. E a ciò la mostra, ma soprattutto il catalogo, non si sottrae. Massimiliano Cappella, curatore del bel volume, è infatti anch’egli riuscito a tenere la barra su una rotta equilibrata, costruendo uno strumento di lettura che affianca felicemente dati storici e sociali a fotografie da fan, notizie politiche e mise fashioniste che transitano da modelle in carne e ossa agli arti della bambolina più celebre al mondo.
Come sempre capita ai buoni libri, è allora difficile collocarlo: nella libreria delle bambine oppure nello scaffale dei social studies? Se cogliete l’occasione di quest’ultimo weekend per vedere la mostra, fate anche un passaggio al bookshop: il prodotto è piuttosto interessante.

Marco Enrico Giacomelli

Massimiliano Cappella (a cura di) – Barbie. The Icon
24 Ore Cultura, Milano 2015
Pagg. 208, € 34
ISBN 9788866482772
www.24orecultura.com
www.mudec.it

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Marco Enrico Giacomelli

Marco Enrico Giacomelli

Giornalista professionista e dottore di ricerca in Estetica, ha studiato filosofia alle Università di Torino, Paris 8 e Bologna. Ha collaborato all’"Abécédaire de Michel Foucault" (Mons-Paris 2004) e all’"Abécédaire de Jacques Derrida" (Mons-Paris 2007). Tra le sue pubblicazioni: "Ascendances et…

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