Arezzo celebra Giorgio Vasari a 450 anni dalla morte. Mostre, programma, itinerari sul territorio fino al 2025

Il pittore, architetto e primo storico dell’arte moderno moriva nel 1574, all’apice della sua carriera. La sua città natale lo celebra con un ricco palinsesto di eventi, che mette in rete tutte le istituzioni culturali locali

Il 27 giugno del 1574, Giorgio Vasari moriva a Firenze all’apice di un “cursus honorum” che l’aveva visto affermarsi, superata la boa dei quarant’anni, dapprima nell’entourage romano di Alessandro Farnese (per cui affrescò il Palazzo della Cancelleria) e poi nella sua Toscana, come architetto di corte di Cosimo I de Medici, che sarebbe scomparso solo un paio di mesi prima dell’artista. Per Cosimo I, a partire dalla metà degli anni Cinquanta, Vasari rinnovò a Firenze Palazzo Vecchio e progettò il complesso degli Uffizi, coronando l’opera con l’ardita invenzione del Corridoio Vasariano (prossimo a riaprire al pubblico). Mentre incompiuta resta l’ultima committenza ricevuta dal granduca, la decorazione ad affresco della cupola di Santa Maria del Fiore, che Vasari riuscì a realizzare solo per un terzo, prima di essere colto dalla morte nella sua casa in Borgo Santa Croce. 

Giorgio Vasari: l’artista e l’intellettuale

Il pittore e architetto aretino – nato in una famiglia di mercanti nel 1511 e presto introdotto alla corte fiorentina dei Medici, dove ebbe modo di approfondire gli studi umanistici con Pierio Valeriano, mentre si formava presso la bottega di Andrea del Sarto – è però passato alla storia dell’arte innanzitutto per il contributo critico, storiografico e letterario che fu capace di imprimere alla disciplina. Con la redazione delle Vite (1550), opera che raccoglie le biografie degli artisti da Cimabue ai suoi giorni, cesellando la ricostruzione storica con preziose notazioni critiche e di stile, Giorgio Vasari si impone come primo storico dell’arte dell’epoca moderna.
E la sua città natale, nel celebrare il 450esimo anniversario della sua morte, gli dedicherà una programmazione culturale speciale. 

Museo Archeologico
Museo Archeologico

Arezzo. La città di Vasari

Da maggio 2024 a febbraio 2025, Arezzo. La città di Vasari è un percorso tra itinerari ed esposizioni, articolato in 10 mostre tra opere monumentali e documenti rari, valorizzati in nuovi allestimenti tematici, per comporre il quadro della vita e dell’attività artistica di Giorgio Vasari, nella sua terra d’origine. L’iniziativa – promossa e organizzata da Comune di Arezzo, Fondazione CR Firenze con Fondazione Guido D’Arezzo – connetterà musei, biblioteche e archivi aretini per celebrare una figura divenuta emblema del genio poliedrico tardo-rinascimentale.Vasari trascorse gran parte della sua vita tra la corte medicea di Firenze e Roma, ma è ad Arezzo che si legano le origini della sua famiglia sin dall’arrivo del nonno, Giorgio di Lazzaro Taldi da Cortona, nel corso del XV secolo. E in città ha lasciato diverse tracce e testimonianze artistiche, dalle Logge di Piazza Grande a Casa Vasari, fino al progetto di trasformazione della badia delle Sante Flora e Lucilla, ai dipinti conservati nelle chiese della Santissima Annunziata e della SS. Trinità. La programmazione dei prossimi mesi, dunque, poggerà sulla possibilità di collegare, come in una mappa ideale, la Biblioteca Città di Arezzo, la Casa Museo Ivan Bruschi, la Fraternita dei Laici, la Galleria Comunale d’arte Moderna e Contemporanea, il Museo Archeologico Nazionale “Gaio Cilnio Mecenate”, il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna, il Museo di Casa Vasari, il Museo diocesano di Arte sacra, l’Archivio di Stato e il Museo Orodautore. Ciascuna di queste istituzioni valorizzerà opere e documenti vasariani attraverso segnalazioni mirate e mostre dossier legate all’autore, nella sua dimensione artistica e letteraria.

Museo dell'Oro
Museo dell’Oro

Il programma di mostre ed eventi per l’anniversario vasariano

Fulcro dell’iniziativa, a cui si affiancheranno itinerari sul territorio ed eventi collaterali, sarà – presso la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea – la mostra Giorgio Vasari. Il teatro delle Virtù a cura di Cristina Acidini, con la collaborazione di Alessandra Baroni, che all’inizio del 2025 porterà ad Arezzo opere da importanti collezioni internazionali, con l’obiettivo di porre l’accento sul patrimonio di invenzioni sacre e profane che Vasari ideò per la corte di Cosimo I. Accanto alle opere dell’artista aretino saranno esposti lavori di suoi contemporanei e collaboratori, insieme a lettere, manoscritti e volumi a stampa provenienti dall’Archivio Vasari. In arrivo dal Museo archeologico di Firenze anche la Chimera, bronzo etrusco rinvenuto nel 1535 durante i lavori di scavo effettuati intorno al baluardo di San Lorentino ad Arezzo, per volere di Cosimo de’ Medici.
Prima, però, dal prossimo maggio, si partirà con la programmazione diffusa in città, dalla mostraPer gloria dell’arte et honor degli Artefici:Vasari scrittore e artista immortalealla Biblioteca Comunale, focalizzata sul Vasari scrittore, bibliofilo e storico dell’arte, all’approfondimento sulla ceramica aretina di età antica in relazione alla famiglia dei Vasari (al Museo Archeologico Nazionale). Tra gli appuntamenti dell’estate 2024, l’itinerario presso la Fraternita dei Laici per raccontarele Logge vasariane e la mostra al Museo di Arte Sacra (fino a febbraio 2025) sul Vasari pittore. A settembre entreranno in gioco l’Archivio di Stato, con l’esposizione delle carte relative alla famiglia dell’artista e alla corrispondenza col granduca Cosimo I, e Casa Vasari, con una mostra dalla duplice dimensione, che approfondisce la figura dell’artista intellettuale e la tematica dell’architettura nell’opera pittorica vasariana. A gennaio 2025, il Museo Orodautore omaggerà Vasari attraverso l’opera di un gruppo di artisti-orafi e designer, chiamati a progettare un gioiello o un ornamento pensando all’artista.
Per aiutare nell’orientamento sul territorio alla scoperta delle opere vasariane, inoltre, è stata realizzata una guida che segnala tutte le emergenze di interesse in città e nei dintorni, daCastiglion Fiorentino a Cortona, a Monte San Savino e Camaldoli.
Completeranno il cartellone dell’anniversario vasariano concerti, visite guidate, eventi letterari.

Livia Montagnoli

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