Archeologia ad alta velocità. Arriva un nuovo treno che collega Roma a Pompei

Con un investimento di 35 milioni verrà costruito una nuova stazione ferroviaria vicino a Pompei che sarà collegato a Roma con l’alta velocità. L’intento è quello di accrescere il turismo facilitando gli spostamenti tra la Capitale e il sito archeologico

“Porteremo i turisti direttamente da Roma a Pompei. So che il termine ‘industria della cultura’ fa agitare alcune persone, ma la cultura può essere una grande opportunità per lo sviluppo civile ed economico dell’Italia”: è quanto il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha dichiarato durante un intervento al programma di Rai3 Che Tempo Che Fa, anticipando l’inizio dei lavori per connettere via treno Roma a Pompei. La nuova stazione aprirà con l’obiettivo di far crescere il turismo, che lo scorso anno ha contato quasi 3 milioni di visitatori a Pompei contro i 7 del Colosseo. L’idea è quella di incrementare anche tutto il movimento e l’economia delle località adiacenti al sito, per dare sempre più prestigio ad una delle coste più belle d’Italia. Il primo treno Roma-Pompei partirà il 16 luglio: il biglietto si potrà acquistare a bordo e durante il viaggio i passeggeri saranno accompagnati da un video che racconta la storia del sito archeologico più famoso del mondo.

Casa dei Vettii, atrio, Parco Archeologico di Pompei. Photo: Silvia Vacca

Casa dei Vettii, atrio, Parco Archeologico di Pompei. Photo: Silvia Vacca

DA ROMA A POMPEI CON IL TRENO ALTA VELOCITÀ

Ad oggi l’unico modo per arrivare a Pompei da Roma è prendere l’alta velocità fino a Napoli e poi cambiare treno, saltando su un regionale che ferma in una dozzina di città lungo il Golfo di Napoli. Insomma un viaggio di 250 km che dura quasi due ore. La nuova stazione che si chiamerà Pompei Scavi invece permetterà di raggiungere Pompei direttamente da Roma centro o addirittura dalla fermata di Fiumicino in un tempo ridotto.

PRO E CONTRO PER IL TRENO AD ALTA VELOCITÀ ROMA-POMPEI

L’iniziativa fa parte del Great Pompeii Project, progetto finanziato dall’UE e lanciato nel 2012 con l’intento di tutelare l’area archeologica. Oggi però la necessità pare non essere solo la manutenzione e la conservazione del sito, ma anche e soprattutto creare un flusso di visitatori che possano vivere l’esperienza a Pompei con maggiore comodità. Eppure, quella che a tutti gli effetti sembra essere un’ottima novità non mette tutti d’accordo. Gaetano Milano, ex amministratore delegato di Fondazione Sorrento sostiene infatti che “i visitatori troveranno più conveniente viaggiare direttamente da e per Pompei piuttosto che pernottare sulla penisola”. Ostacolo al turismo sulla Penisola Sorrentina o passo verso un trasporto più idoneo per connettere Pompei? Il dibattito è aperto.

Gloria Vergani

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