Venezia Updates: la decostruzione dell’Arsenale. Ecco le prime immagini della mostra internazionale di Okwui Enwezor

Dopo i Giardini di Castello, L’Arsenale. Un primo giro nel serpentone che ospita il secondo step della grande mostra internazionale di Okwui Enwezor ribadisce, per certi versi, l’impressione che abbiamo riportata al Palaexpo: un allestimento pesantissimo dal punto di vista degli interventi, perfetto come geometrie e architetture, ma col risultato di frammentare enormemente il percorso […]

Dopo i Giardini di Castello, L’Arsenale. Un primo giro nel serpentone che ospita il secondo step della grande mostra internazionale di Okwui Enwezor ribadisce, per certi versi, l’impressione che abbiamo riportata al Palaexpo: un allestimento pesantissimo dal punto di vista degli interventi, perfetto come geometrie e architetture, ma col risultato di frammentare enormemente il percorso espositivo. L’Arsenale, insomma, non c’è più.
Poche, pochissime le opere “da Biennale”, fatta salva una stanza tutta piena di panni e terra colorati coi gradienti di Katherina Grosse. Bella anche la sala dei video di Chantal Akerman, mentre escono benino anche Monica Bonvicini, Sarah Sze e Oscar Murillo. La cosa più poetica è la leggerezza degli aerei azionati a mano dall’artista Eduardo Ballesteros. Il resto, dopo lo start segnato dalle sciabole-ninfee di Adel Abdessemed illuminate dai neon di Bruce Nauman, è politica, razza, razzismo, tanti video, tanto rigore ma poca chiarezza. Peccato per la pittura, spesso appartata e con qualche declinazione commerciale: basti vedere le due sale di Georg Baselitz e Chris Ofili. Il resto, lo lasciamo a voi con l’ampia fotogallery…

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Redazione

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