Haworth Tompkins vince lo Stirling Prize 2014. Con l’Everyman Theatre di Liverpool lo studio inglese batte Renzo Piano e Zaha Hadid, in finale rispettivamente con lo Shard e l’Aquatics Centre

Contro ogni aspettativa lo Stirling Prize – il più prestigioso premio di architettura inglese – quest’anno è andato allo studio Haworth Tompkins per il restauro e la riprogettazione dello storico Everyman Theatre nel centro di Liverpool. A sorpresa perché la concorrenza quest’anno era altissima. Basta scorrere l’elenco dei finalisti: Renzo Piano con lo Shard, Zaha […]

Contro ogni aspettativa lo Stirling Prize – il più prestigioso premio di architettura inglese – quest’anno è andato allo studio Haworth Tompkins per il restauro e la riprogettazione dello storico Everyman Theatre nel centro di Liverpool. A sorpresa perché la concorrenza quest’anno era altissima. Basta scorrere l’elenco dei finalisti: Renzo Piano con lo Shard, Zaha Hadid con l’Aquatics Centre, i Mecanoo con la Biblioteca di Birmingham, lo studio O’Donnell & Tuomey con la London School of Economics e il Feilden Clegg Bradley Studios con la Manchester School of Art. Alla cerimonia, tenutasi il 16 ottobre nella sede del Riba a Londra, l’Everyman Theatre è stato descritto come “un nuovo edificio caratterizzato da uno straordinario esterno e da eleganti interni che si contraddistinguono per un’eccezionale attenzione al dettaglio e agli elementi sostenibili”. Il suo successo, spiega il presidente del Riba Stephen Hodder, “sta nel coinvolgimento degli architetti con la comunità locale” aggiungendo che “lo studio Haworth Tompkins ha trovato il perfetto equilibrio tra continuità e cambiamento assicurandosi così la fiducia dei cittadini”.
Il progetto ha avuto una lunga gestazione, ben nove anni. Un’enormità, se si pensa ai tempi di costruzione inglesi. La motivazione è da ritrovare nella centralità e nella complessità del progetto per la città di Liverpool. Il Teatro originale aprì per la prima volta nel 1964 in una Cappella del diciannovesimo secolo, su una delle più importanti strade della città, ma dopo pochi, anni cadde in rovina per incuria. Quando lo studio Haworth Tompkins venne chiamato a riprogettarlo la sfida era duplice: mantenere lo spirito del vecchio teatro e realizzare al contempo un edificio contemporaneo e sostenibile. L’unica strada era quella di demolire la struttura esistente e ricostruirne una nuova mantenendo l’anima originale del Teatro, da sempre considerato dai cittadini come “il teatro della gente”. E così è stato se la giuria – composta da Spencer de Grey (Foster and Partners), MJ Long (Long and Kentish architects), Cindy Walters (Walters and Cohen), Stephen Kieran (Kieran Timberlake) e Sir Timothy Sainsbury – ha deciso di premiare un progetto ben più modesto dei suoi concorrenti.
Per lo studio inglese, già finalista nel 2007, questo è il primo Stirling Prize. “Un’emozione elettrizzante”, ha commentato Steve Tompkins che con Graham Haworth nel 1991 fondò lo studio nella capitale inglese lavorando principalmente su edifici scolastici, teatri e auditorium come lo Shed, una struttura temporanea per il National Theatre, il Coin Street Community Centre a Londra e la Birmingham secondary school.

– Zaira Magliozzi

 

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Zaira Magliozzi

Zaira Magliozzi

Architetto, architecture editor e critico. Dalla sua nascita, fino a Marzo 2015, è stata responsabile della sezione Architettura di Artribune. Managing editor del magazine di design e architettura Livingroome. Corrispondente italiana per la rivista europea di architettura A10. Dal 2006…

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