Scappo dalla città. È questa la nouvelle vague delle grandi gallerie globali? Dopo la Continua a Le Moulin, dopo Gagosian e Ropac nella banlieue parigina, ora è Hauser & Wirth a puntare sulla campagna del Somerset, a un paio d’ore da Londra

Gli abitanti del posto giurano di aver già visto gente come Pipilotti Rist, Roni Horn, Phyllida Barlow, Paul McCarthy, arrivare a visitare la fattoria, già pregustando un agognato “rifugio di campagna”. Ed è questa forse la conferma che mancava alla notizia: dopo Zurigo, dopo Piccadilly e poi Savile Row a Londra, dopo l’Upper East Side […]

Gli abitanti del posto giurano di aver già visto gente come Pipilotti Rist, Roni Horn, Phyllida Barlow, Paul McCarthy, arrivare a visitare la fattoria, già pregustando un agognato “rifugio di campagna”. Ed è questa forse la conferma che mancava alla notizia: dopo Zurigo, dopo Piccadilly e poi Savile Row a Londra, dopo l’Upper East Side di Manhattan, Hauser & Wirth sceglie la più profonda campagna inglese per aprire una nuova grande sede della galleria. Iscrivendosi in tal modo ad una schiera di colleghi in fuga dai grandi centri, che ormai pare proprio configurare un trend: aperto dalla Galleria Continua, che è andata a piazzare la sua sede francese a Le Moulin, un’ora e mezza da Parigi, e seguita proprio quest’anno da Gagosian e Ropac, che invece hanno optato per la banlieue parigina.
Ma non sarà una semplice galleria, quella che aprirà entro il 2014 a Bruton, nel Somerset, otto km a sud di Shepton Mallet, 30 minuti circa da Glastonbury, un paio d’ore da Londra. Dove dal 1760 ci sono fienili, stalle, porcilaie, e la casa colonica di Durslade Farm, sorgerà anche – oltre, come detto, ad una “foresteria” di lusso per gli artisti della galleria – un centro culturale che “servirà la comunità locale e la città, oltre che richiamare visitatori a livello nazionale e internazionale”, ha assicurato Alice Workman, che sarà responsabile di Hauser & Wirth Somerset.

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Massimo Mattioli

Massimo Mattioli

É nato a Todi (Pg). Laureato in Storia dell'Arte Contemporanea all’Università di Perugia, fra il 1993 e il 1994 ha lavorato a Torino come redattore de “Il Giornale dell'Arte”. Nel 2005 ha pubblicato per Silvia Editrice il libro “Rigando dritto.…

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