Ferrara. Nuova illuminazione firmata STUDIO PASETTI lighting per Palazzo Schifanoia

Dopo il terremoto del 2012, i restauri architettonici dedicati al miglioramento strutturale antisismico e l’emergenza da Covid-19, il 2 giugno è tornato a splendere il Salone dei Mesi, capolavoro dell’arte rinascimentale italiana custodito a Palazzo Schifanoia. Il video

Il Salone dei Mesi, capolavoro dell’arte rinascimentale custodito in uno dei luoghi simbolo di Ferrara, Palazzo Schifanoia, torna a splendere grazie a un nuovo progetto di illuminazione firmato STUDIO PASETTI lighting, nella persona dell’Arch. Alberto Pasetti Bombardella, con iGuzzini Illuminazione come partner tecnologico, fornitore dei prodotti e del software di gestione BLE. All’interno del grandioso Salone, fatto decorare dal principe estense Borso d’Este intorno al 1469, è possibile ammirare il programma iconografico progettato da Pellegrino Prisciani, astrologo e bibliotecario di corte. Un grande calendario per esaltare l’età dell’oro che la città visse nei vent’anni di potere borsiano, nel quale convivono le esigenze celebrative di Borso, la mitologia antica e l’astrologia araba.

LUCI STATICHE E DINAMICHE

Il nuovo progetto di illuminazione – finanziato dal Comune di Ferrara – permette di vivere all’interno del Salone, dove non vi è apporto di luce naturale, una sorprendente esperienza di visita. Una combinazione di 52 scene luminose statiche e 2 sequenze dinamiche, reversibili, progettate dall’architetto Alberto Pasetti Bombardella in base alle indicazioni dello storico e curatore Giovanni Sassu, consente infatti di enfatizzare gli affreschi sia nel loro complesso sia nei dettagli pittorici, esaltando così il significato dell’opera. Inoltre, grazie alla tecnologia messa in campo dall’azienda di Recanati, le regie luminose vengono gestite attraverso l’app iGuzzini Smart Light tramite il sistema di controllo Quick BLE di iGuzzini per un controllo smart del singolo apparecchio.

LA LUCE DELLA MENTE

Questa soluzione, che permette una lettura personalizzabile dell’opera, non solo facilita l’installazione (aspetto particolarmente importante per un sito di valore storico-artistico) e la gestione dell’impianto da parte del museo ma, soprattutto, permette ai visitatori di apprezzare sia il mondo artistico-simbolico degli affreschi che la perfezione estetica dei dipinti perché realizza, secondo le parole di Vittorio Sgarbi, “la luce della mente”.

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Redazione

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