Beautiful Things. Un film sinfonico sull’ossessione del consumismo

Il documentario “Beautiful Things”, che mostra il processo produttivo degli oggetti che affollano la società contemporanea, arriva nelle sale il 1 aprile, distribuito da Wanted Cinema. Artribune vi mostra una clip in esclusiva

Petrolio, Cargo, Metro, Cenere. Quattro storie, quattro protagonisti, quattro capitoli: ognuno è testimone diretto di una parte del ciclo di vita delle merci che fanno parte del nostro quotidiano. Il documentario sinfonico Beautiful Things è l’opera prima del compositore e fotografo Giorgio Ferrero, co-diretto con il direttore della fotografia e produttore Federico Biasin.
La musica è la chiave di lettura e di formazione del racconto. Una vera e propria sinfonia che segue un crescendo di tensione fino all’apologia del silenzio, verso il quale si avverte una tremenda e terribile nostalgia. “Beautiful Things”, racconta Giorgio Ferrero, “è dedicato a noi che non sappiamo vivere senza collezionare oggetti semi inutili. A noi tossici viziosi, bulimici accumulatori. A noi che non riusciamo a vivere nel silenzio. A noi che non riusciamo ad addormentarci senza Netflix nelle orecchie. A noi che accettiamo l’idea che la vita possa precederci ma non che i nostri oggetti ci possano sopravvivere. Questo film è un modo per sfuggire il nostro stile di vita da cui non riusciamo ad uscire in alcun modo.”
Sviluppato e realizzato come progetto di Biennale College Cinema 2016, Beautiful Things è stato presentato alla 74ma Mostra del Cinema di Venezia, dove ha ottenuto il premio ARCA Cinema Giovani per il miglior film italiano, e premiato come migliore opera prima al CPH:DOX di Copenhagen, oltre ad aver ricevuto riconoscimenti in tutto il mondo ed essere stato presentato in oltre 70 festival in tutti i continenti. In sala da lunedì 1 aprile distribuito da Wanted Cinema.

– Margherita Bordino

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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