Neoplasticità totemiche
La Galleria Shammah di Milano cambia la propria disposizione. Gli uffici invadono gli spazi principali e la personale di Daniel Silver - fino al 10 marzo - spande nel pavilion del cortile interno. Tra origine e mito, natura e fusione, la materia disciolta ritrae inevitabilmente l'uomo.
![Neoplasticità totemiche](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2012/02/IMG_5720.jpg)
Daniel Silver (Londra, 1972) sovverte l’ordine spaziale della Galleria Shammah. Dalla sala principale, con accesso su via San Fermo, prende avvio la personale dell’artista inglese, per poi stanziare e trasformarsi nella dependance sul retro, all’esterno della galleria. Il percorso comincia con due totem longilinei. Due sculture in legno estremamente sgrezzate e poste alle estremità della sala. Due monoliti che, come made e figlio, come il rosso e il blu, sembrano guardarsi e corrispondere fisiologicamente. Oltrepassato lo stretto corridoio, si accede al cortile interno. Sul fondo, il pavilion illuminato ospita il congelamento formale di una consulta di saggi. Busti di uomini barbuti – disciolti nella resina, plasmati dalla plastilina, fusi nel metallo e persino malleati nel marmo – convergono lo sguardo al centro dello spazio, campeggiando da basi lignee di diversa natura e in diverso stato di equilibrio.
Ginevra Bria
Milano // fino al 10 marzo 2012
Daniel Silver
GALLERIA SUZY SHAMMAH
Via Moscova 25
02 29061697
[email protected]
www.suzyshammah.com
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