Web3, XR e AI: la nuova frontiera della creatività immersiva

In che modo le nuove tecnologie stanno rivoluzionando la maniera in cui creiamo e usiamo i contenuti digitali? Ne parliamo qui, con un focus sui Virtual Beings

Uno dei principali vantaggi dell’AI, nel settore delle tecnologie immersive XR e Web3, è la capacità di fornire un’esperienza utente più personalizzata, reattiva e interattiva. Se da una parte, grazie all’AI, il Web3 può diventare più efficiente, sicuro e personalizzato, aprendo nuove opportunità per la decentralizzazione e la democratizzazione delle attività online, dall’altra non sono indifferenti i vantaggi per l’Extended Reality: grazie alle sue capacità di ottimizzazione delle risorse, l’AI può aiutare a ridurre i costi e migliorare la scalabilità delle esperienze immersive in ogni settore, supportando sia la creazione di contenuti sia lo sviluppo di hardware e software.
Microsoft, ad esempio, utilizza il Face Tracking migliorato da machine learning per i dispositivi di Realtà Mista (MR) Hololens, consentendo agli utenti di utilizzare i loro volti come input per la navigazione e l’interazione con ologrammi.

Come l’Intelligenza Artificiale Midjourney immagina l’intersezione di diversi mondi Metaverso. Prompt: + elegant, algorithm version 3, aspect ratio 2:3

Come l’Intelligenza Artificiale Midjourney immagina l’intersezione di diversi mondi Metaverso. Prompt: + elegant, algorithm version 3, aspect ratio 2:3

L’IMPATTO DELL’AI SULLA CREATIVITÀ IMMERSIVA

Gli sviluppi dell’intelligenza artificiale consentono ai visitatori delle realtà immersive di sperimentare nuovi modi di interazione con i contenuti, e a designer e sviluppatori di utilizzare l’AI per generare idee creative, trovare ispirazione, creare personaggi, environment in 3D e oggetti realistici e far evolvere il gameplay.
L’AI può aiutare ad automatizzare e semplificare il processo di creazione dei contenuti, rendendolo più veloce ed efficiente, come nel caso della generazione di modelli e ambienti 3D realistici, riducendo così la necessità di creazione manuale. In tal senso, Google ha già pubblicato un proof of concept paper per DreamFusion, che mostra il potenziale dell’AI nella generazione di oggetti 3D da testo, mentre Minecraft, grazie all’uso di algoritmi per generare automaticamente contenuti (“Procedural Content Generation”), consente a piccoli team indipendenti di produrre ambienti molto più estesi rispetto a quelli che potrebbero realizzare manualmente. Questo permette agli sviluppatori di aumentare la scalabilità del loro lavoro, nonché l’efficienza, e consente di creare esperienze su misura per ogni giocatore.
Date queste premesse, non sarebbe dunque avventato ipotizzare che, in pochi mesi o pochi anni, grazie a machine learning e AI, le persone saranno in grado di creare i propri luoghi nel Metaverso, mondi di gioco ed esperienze in massa.
La semplificazione di tali processi grazie all’AI porterà inoltre le aziende a cambiare la propria strategia, concentrandosi sulla creazione di grandi volumi di contenuti 3D.

L’INTERSEZIONE TRA AI E VIRTUAL BEINGS

Anche i nuovi Virtual Beings, come Lil Miquela, stanno rivoluzionando la narrazione e cominciano a sfruttare l’intelligenza artificiale per creare relazioni significative con le persone.
Già nel 2019 si iniziò a parlare di Virtual Beings quando Wolves in the Walls fu la prima esperienza in VR a vincere l’Emmy nella categoria Outstanding Innovation in Interactive Media con la sua Lucy, protagonista dell’esperienza e personaggio virtuale migliorato dall’intelligenza artificiale. Lucy non solo può ricordare le tue interazioni, ma può leggere sottilmente le tue intenzioni. Le piacciono certi colori. E può dire dove sei e con cosa stai interagendo.
In aggiunta a influencer e personaggi virtuali, i ricercatori si stanno spingendo oltre: alcuni studiosi di Stanford e Google stanno popolando una piccola città virtuale di abitanti mossi dall’AI. L’obiettivo dell’esperimento è capire se sia possibile applicare gli ultimi progressi nei modelli di machine learning per produrre “agenti generativi” in grado di rispondere alle circostanze attraverso azioni realistiche. Nonostante la grafica di questi piccoli personaggi sia solo una rappresentazione visiva di diverse conversazioni tra più istanze di ChatGPT, l’esperimento potrà avere implicazioni enormi per le simulazioni di interazioni umane nei giochi e negli ambienti virtuali.

L'immagine pubblicata da Google/Stanford University che mostra il mondo virtuale nel quale i personaggi interagiscono

L’immagine pubblicata da Google/Stanford University che mostra il mondo virtuale nel quale i personaggi interagiscono

PROSPETTIVE FUTURE PER WEB3 E METAVERSO

Nonostante stiano già sorgendo alcuni problemi attorno al campo dell’AI, tra cui il blocco di ChatGPT in Italia, le questioni sulla protezione dei dati, la privacy e i diritti d’autore, è indubbio che questa tecnologia consentirà a Web3 e Metaverso un’evoluzione senza precedenti, rivoluzionando non solo la creazione di contenuti e di esperienze, ma anche il portafoglio di skill necessarie. Per creare esperienze immersive, progetti nel settore Web3 e Metaverso, infatti, saranno sempre più necessarie competenze multidisciplinari: capacità creative e artistiche unite a una profonda conoscenza delle tecnologie emergenti e immersive come, ad esempio, l’XR e AI, che dovranno essere costantemente aggiornate in base alle evoluzioni tecnologiche e ai nuovi linguaggi. Lo scopo ultimo è trarre il meglio da queste tecnologie per offrire esperienze sempre più coinvolgenti.

Elisabetta Rotolo

MIAT ‒ Multiverse Institute For Arts & Technology è un centro creativo ed educativo per le arti immersive e le tecnologie emergenti.

https://www.miat.tech/

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Elisabetta Rotolo

Elisabetta Rotolo

Elisabetta Rotolo è una business strategist e brand management executive, creative & executive producer, interior architect e keynote speaker, con una esperienza internazionale in VR, AR, spatial computing, mondi virtuali e Metaverso. È CEO e founder di MIAT Multiverse Institute…

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