Uniqlo a Milano: la nuova filosofia di abbigliamento tra arte, design e ecosostenibilità

La parete disegnata da Olimpia Zagnoli, le collaborazioni con i grandi marchi del design milanese, il botanical garden e le iniziative a sostegno dell’ambiente: le novità più interessanti del nuovo store di Piazza Cordusio.

Ha aperto lo scorso 13 settembre al numero 2 di Piazza Cordusio, di fronte al famoso Reserve Roastery Starbucks. Uniqlo, ha inaugurato con una performance dei percussionisti giapponesi di Taiko, alla presenza del sindaco Beppe Sala e di una folla di 1300 fan in fila fuori dal negozio a partire dal primo mattino. Lo store milanese si inserisce nella rete globale di 2.500 negozi in 23 paesi, tra cui Australia, Canada, Cina, Corea del Sud, Francia, Germania, Hong Kong, Indonesia, Malesia e Paesi Bassi. Una storia iniziata nel 1984 con un piccolo punto vendita a Hiroshima, ora una potenza in grado di “brandizzare” gli atleti più importanti del mondo (emblematico è stato il caso di Roger Federer, che Uniqlo è riuscito a strappare alla Nike con un accordo da 30 milioni di dollari annui per dieci anni…). Al di là dell’ampia scelta di LifeWear di stampo minimale a costi contenuti, abbiamo notato in particolare le iniziative introdotte nel segno della contaminazione tra arte, design e ecosostenibilità. Il tutto strizzando l’occhio alla tradizione milanese.

UNIQLO A MILANO: ESPOSIZIONI E ARTISTI 

La prima cosa che si scorge sulla destra, appena varcata la soglia, è il grande muro variopinto che conduce al secondo piano. Si tratta dell’opera di Olimpia Zagnoli, l’illustratrice milanese di fama internazionale che ha recentemente firmato il 51esimo manifesto della Barcolana di Trieste, i fazzoletti Tempo e la nuova Illy Art Collection. “Olimpia ha sintetizzato la moltitudine di stili architettonici e li ha trasformati in un pattern potenzialmente infinito prendendo in prestito il vocabolario di UNIQLO fatto di forme semplici e colori decisi, con un occhio al design e uno alle persone”, spiegano gli organizzatori. “Tutti questi elementi si ritrovano nelle illustrazioni, dagli oggetti ispirati al design d’autore ai veri protagonisti della città: i milanesi”. Le sorprese proseguono al terzo piano, dove sono esposti i capi ispirati alle opere più iconiche di artisti storici e contemporanei. Le figure e le linee di Keith Haring, Andy Warhol, Jean-Michel Basquiat, Charles and Ray Eames e Sol Lewitt, tratti dalla cultura americana; l’Onda di Hokusai, i disegni dell’antica arte popolare Edo Ukiyo-e, Kaws e i manga, a rappresentare il Giappone. Altra chicca sono i taccuini originali di Hokusai in mostra, posti sotto teca tra scaffali ed espositori, frutto di una partnership con la collezione Mazzocchi del Museo d’arte orientale di Brescia.

UNIQLO A MILANO: IL DESIGN

Ancora omaggiando il legame tra la creatività milanese e la storia del design, sono in esposizione per i tre piani del negozio (ma non in vendita) alcuni prodotti chiave di noti marchi: l’arredamento Maruni, le borse Medea, le bici Rossignoli e le tazzine Seletti, considerati in sintonia con la filosofia e la linea estetica del brand. Uniqlo ha scelto anche dei personaggi di spicco nei settori dell’architettura, della cucina, della moda e dell’arte, che diventano testimonial ufficiali all’interno della campagna Today’s Classic: tra questi, l’artista e designer Cristiana Picco, ma anche il gallerista Federico Vavassori.

UNIQLO A MILANO: IMPEGNO GREEN

 Al di fuori degli affollati spazi dello store, si trova Static Wave 静寂な波, a cura dello studio di garden design e metrobotanical art Odd Garden, un’area di sosta fatta per “aumentare la qualità della vita delle persone, in un percorso di educazione e rispetto per il verde e per la natura”. Qui ci si può prendere una pausa tra divanetti e un muro in cui piante giapponesi si intersecano con quelle tipiche delle corti milanesi.  Accanto, L’acqua è più preziosa dell’oro, un’installazione a parete di tessuti cuciti in un pattern che raffigura le bandiere di Italia e Giappone, posta a ricordare l’impegno del brand per la riduzione – fino al 99% – del consumo di acqua nella produzione dei jeans. Tra le iniziative a sostegno dell’ambiente, Uniqlo mette in vendita le sue shopping bag mono uso al costo di 10 centesimi, devolvendo il ricavato in beneficienza all’organizzazione charity:water.

-Giulia Ronchi

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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