A Milano il primo “Salone Calmo” in un edificio degli Anni ‘80. La mostra tra arte, fotografia e design 

In dialogo con gli spazi di BiM in zona Bicocca, l’esposizione è un invito a esplorare l’arte e il design anche al di fuori dei soliti percorsi unendo realtà provenienti da diversi ambiti che si stimolano e ispirano vicendevolmente

È al centro di un ambizioso progetto di rigenerazione urbana nel quartiere Bicocca BiM – dove Bicocca incontra Milano –, iconico edificio progettato dall’architetto e urbanista Vittorio Gregotti (Novara, 1927 – Milano, 2020) sul sito dell’ex fabbrica Pirelli negli anni Ottanta e che entro il 2026 verrà trasformato in un distretto di aggregazione sociale, culturale ed ecologica. E su questa linea di ambiti diversi che si intrecciano e dialogano fra loro nasce Salone Calmo. A Showcase of Campeggi Objects, una mostra installativa dedicata a Campeggi, il marchio di design italiano noto per le estrose sedute trasformabili, tra arte e fotografia. Visitabile dal 12 al 21 aprile (in occasione di miart e Salone del Mobile 2024) l’esposizione è nata in collaborazione con C41 – rivista indipendente e casa di produzione creativa – e SPECIFIC – laboratorio di progettazione e produzione creativa multidisciplinare composto da Patrick Tuttofuoco, Nic Bello, Alessandra Pallotta, Andrea Sala e Stefano D’Amelio, che hanno rispettivamente i loro studi da BiM – dove fino a 30 giungo 2024 è visitabile anche Abbandonare il locale, la prima personale dell’artista americano David Horvitz a cura di Nicola Ricciardi –.

Salone Calmo. La mostra in collaborazione con C41 e SPECIFIC

Negli spazi di C41 sono presentati alcuni iconici trasformabili del brand in dialogo con le fotografie dell’artista Rory Gardiner: la ricontestualizzazione degli arredi è un invito a interagire con gli oggetti e lo spazio ospitante, contemplandolo da un diverso (e inedito) punto di vista. A disposizione del pubblico anche la issue #14 della rivista indipendente che racconta Campeggi e i suoi prodotti attraverso le parole di Giovanna Castelli in conversazione con Guglielmo Campeggi e Lorenzo Damiani e un editoriale scattato da Luca A. Caizzi, fotografo e founder di C41. Negli studi di SPECIFIC, invece, l’invito è quello di perdersi tra gli eclettici pezzi da collezione (come AnishTwin,GobbalungaBitta e Dynamic Life) e le installazioni d’arte contemporanea di Patrick Tuttofuoco e Andrea Sala, il regista e autore Nic Bello e l’esperta di food design Alessandra Pallotta, in un gioco calmo di spostamenti e pause. “È la prima volta che, come SPECIFIC, collaboriamo con aziende di design. Dati i diversi approcci, la differenza è il modo in cui si è venuta a creare la relazione, un dialogo rapido condotto dalla potenza visiva di Campeggi, non ci sono state esitazioni ma un risultato organico e fluido”, racconta ad Artribune Patrick Tuttofuoco, mentre Luca A. Caizzi aggiunge: “Salone Calmo è un modo per fruire di un tempo di destinazione, che in fondo è lo stesso spazio di Bicocca, un luogo non di passaggio. Qui è come essere un po’ fuori dal tempo”.

Caterina Angelucci 

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Caterina Angelucci

Caterina Angelucci

Caterina Angelucci (Urbino, 1995). Laureata in Lettere Moderne con specializzazione magistrale in Archeologia e Storia dell’arte presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2018 al 2023 si è occupata per ArtsLife di contenuti e approfondimenti per la sezione…

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