MAXXI per Amatrice. Al via 3 concorsi per ricostruire il centro storico

Appena banditi, con la collaborazione di Fondazione MAXXI, 2 concorsi di progettazione e 1 concorso di idee per la ricostruzione di spazi pubblici nel centro di Amatrice a 6 anni dal sisma. E ad Arquata del Tronto pronto un piano vinto da una cordata con Stefano Boeri

Sono passati 6 anni dal terribile sisma che ha sconvolto il Centro Italia, radendo al suolo i comuni di Amatrice, Accumoli ed Arquata del Tronto e causando la morte di 296 persone e oltre 2500 sfollati. Luoghi dove la riedificazione è ancora in alto mare, ridotti come sono a borghi fantasma. Ora per due di loro si intravede finalmente la luce, almeno sulla carta. Si tratta del Piano per la Ricostruzione di Arquata del Tronto, vinto dal raggruppamento composto da Mate Engineering, Stefano Boeri Architetti, MATE soc. Cooperativa, Nhazca, PRO.GE.77 e D.R.E.Am. Italia; e di due concorsi di progettazione e un concorso di idee per la ricostruzione e riqualificazione di spazi pubblici nel centro storico di Amatrice, appena banditi con la collaborazione della Fondazione MAXXI.

PIANO PER LA RICOSTRUZIONE DI ARQUATA DEL TRONTO

Il progetto di ricostruzione di Arquata del Tronto, che coinvolge 7 frazioni (Arquata, Capodacqua, Pescara del Tronto, Pretare, Piedilama, Tufo, Vezzano), è stato sviluppato seguendo le Linee di Indirizzo condivise con le realtà locali, partendo da un confronto anche con la popolazione locale su problematiche, criticità, differenti scenari di intervento e destinazione d’uso. “L’idea complessiva per l’intervento di Arquata del Tronto non ha l’obiettivo di inseguire una ricostruzione seguendo un processo di identicità, ma di identità, ricreando spazi e relazioni autentiche per i cittadini di un territorio ferito ma pronto a rinascere”, ha spiegato Stefano Boeri in occasione della presentazione la scorsa primavera del Piano attuativo per la ricostruzione di Arquata del Tronto al Consiglio Comunale. Boeri non è nuovo a questa tipologia di interventi, è sempre sua la firma di Casa Futuro, il progetto dello Studio Stefano Boeri Architetti per la città, che sorgerà nell’area del vecchio complesso “Don Minozzi”. “Si tratta”, ha concluso Boeri, “di un modello di ricostruzione basato sul recupero dei caratteri di autenticità del luogo – piuttosto che sull’impossibile ricostruzione di una configurazione paesaggistica e sociale identica a quella distrutta dal terremoto”.

Chiesa di San Giovanni di Amatrice prima del crollo, fonte sito www.amatricevive.it

Chiesa di San Giovanni di Amatrice prima del crollo, fonte sito www.amatricevive.it

TRE NUOVI CONCORSI DI ARCHITETTURA AD AMATRICE

Per quanto riguarda l’organizzazione dei tre concorsi di progettazione per Amatrice appena banditi, è stato fondamentale il lancio da parte della Fondazione MAXXI dell’iniziativa Idee per Amatrice, che prevedeva anche la possibilità per qualsiasi cittadino di condividere le proprie proposte compilando un form sul sito. Poi i concorsi sono stati banditi dall’Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Lazio, con la collaborazione della Fondazione MAXXI, su iniziativa del Commissario Straordinario per la Ricostruzione Sisma 2016, Giovanni Legnini, d’intesa con il Comune di Amatrice (sindaco Giorgio Cortellesi). Si tratta di due concorsi di progettazione in due gradi nelle aree dell’ex Chiesa di San Giovanni e dell’ex Chiesa di San Giuseppe e di un concorso di idee nell’area dell’ex Cinema Teatro Garibaldi e aree limitrofe, all’interno del nucleo storico di Amatrice.

I DUE CONCORSI DI PROGETTAZIONE E IL CONCORSO DI IDEE

Il primo concorso di progettazione riguarda la realizzazione di una piazza che si candida a simbolo della città: potrà ospitare manifestazioni culturali ed eventi civili e religiosi in una posizione strategica. La zona è, infatti, quella in prossimità della torre civica che ha resistito alla furia del sisma e del Municipio in via di ricostruzione. Il secondo concorso di progettazione riguarda la costruzione di un nuovo edificio, fatto di spazi espositivi e laboratori per artisti, per ri-puntare l’attenzione sull’arte contemporanea che già ha caratterizzato Amatrice nel primo dopoguerra, grazie all’illuminata opera di don Giuseppe Minozzi. Il bando prevede il riuso del portale d’ingresso e del finestrone soprastante, entrambi risparmiati dal terremoto, sollecitando la relazione tra storia e contemporaneità. Lo strumento del concorso di idee riguarda, invece, la ricostruzione dell’edificio che ospitava il cinema teatro Garibaldi e la realizzazione di un parco-museo della memoria nell’area circostante: questa procedura, con impegno di affidamento della progettazione al vincitore, consentirà un più ampio confronto tra progettisti e comunità locale. L’insieme delle procedure concorsuali si concluderà a settembre 2023.

Claudia Giraud

https://amatrice.concorsiarchibo.eu/

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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