Nel centro storico di Torino la Cavallerizza Reale diventerà un hub culturale

Adotta il modello francese il concorso di progettazione per la riqualificazione del compendio della Cavallerizza Reale, parte integrante del distretto museale torinese. A presiedere la commissione giudicatrice sarà l’architetto Michele De Lucchi, che in città ha recentemente completato la nuova sede delle Gallerie d’Italia

Si punta dichiaratamente a “offrire a Torino un segno architettonico autorevole, iconico e riconoscibile, che diventi punto di riferimento per le attività culturali e turistiche del territorio” con il concorso di progettazione per la riqualificazione del compendio della Cavallerizza Reale recentemente indetto. Promossa da Compagnia San Paolo, con l’Università degli Studi di Torino e la Città di Torino (e in accordo con la Cassa Depositi e Prestiti, con l’Ordine degli Architetti di Torino e Milano e con la Fondazione per l’architettura/Torino), la competizione architettura si pone un duplice obiettivo: si punta infatti al restauro e alla conservazione del complesso architettonico nel centro storico del capoluogo piemontese, così da porre le basi per consentire lo svolgimento delle nuove funzioni previste all’interno. Nei seicenteschi ambienti, in origine impiegati anche per la cura dei cavalli delle scuderie regie, nel prossimo futuro si insedierà un hub culturale di respiro internazionale, a vocazione non solo artistica: sarà infatti dotato di spazi per attività istituzionali e formative, oltre che di servizi per il pubblico. Un programma d’intervento elaborato negli ultimi anni: già nel 2016, infatti, l’ateneo torinese (che all’interno del complesso ha la propria aula magna) aveva sottoscritto con la Città di Torino il Protocollo di Intesa per la “rinascita” del sito. Nel 2019 era stata quindi la volta della proposta di Progetto Unitario di Riqualificazione del complesso della Cavallerizza Reale predisposta da CDP Investimenti Sgr S.p.A., successivamente approvata dal consiglio comunale torinese.

IL FUTURO DELLA CAVALLERIZZA REALE NEL CENTRO STORICO DI TORINO

Proclamato patrimonio mondiale dell’Unesco nel 1997, adeguatamente ristrutturato il complesso ospiterà una pluralità di spazi. Il bando fa riferimento a un hub culturale (nelle Pagliere), alla sede della Fondazione Compagnia di San Paolo (nell’Ala del Mosca), a uno spazio culturale polivalente (nella Cavallerizza Alfieriana); a una serie di ambienti per la formazione e il lavoro, tra cui laboratori, sale didattiche, uffici, ambienti per il co-working, sale per conferenze e seminari (nel Corpo delle Guardie). Per concretizzare questo piano funzionale sarà inoltre necessaria l’elaborazione di un coerente sistema di spazi pubblici, coperti e scoperti, per connettere le funzioni e, soprattutto, consentire la fruizione pubblica. Un polo nel cuore della città, aperta all’intera cittadinanza, dunque. Rispetto ai più recenti grandi concorsi che si sono susseguiti negli ultimi mesi, a Firenze, Roma e Milano, nel caso torinese si è optato per una forma mutuata dall’esperienza francese, ricorrendo ancora una volta alla piattaforma Concorrimi dell’Ordine degli Architetti di Milano e provincia. Una novità che Federico Aldini, presidente dell’Ordine milanese, ha commentato così: “Abbiamo adottato, in questa occasione, un nuovo modello che prende spunto dai concorsi pubblici francesi, con un’articolazione in due gradi: la prima fase a svolgimento palese a selezione per curriculum e titoli e non per fatturati o requisiti tecnico-economici, la seconda con rimborso avente oggetto un progetto di fattibilità tecnico economico il più possibile semplificato. Concorrimi si distingue per le continue sperimentazioni col fine di adattare lo strumento del concorso alle esigenze della committenza. Anche per coinvolgere sempre di più i privati, a partire dai grandi player del real estate”.

IL CONCORSO PER LA RIQUALIFICAZIONE DELLA CAVALLERIZZA REALE

Il concorso quindi prevede due fasi. Dalla prima, preselettiva, in scadenza il 27 luglio 2022 e aperta a tutti coloro che possiedono i requisiti di ammissione, verranno selezionati fino a 6 candidati: i nominativi prescelti saranno resi noti il prossimo 15 settembre. Solo questi concorrenti potranno partecipare alla seconda fase, ovvero quella finalizzata alla redazione degli elaborati progettuali, che dovranno essere consegnati entro il 6 dicembre prossimo. La proclamazione del vincitore, cui sarà riconosciuto un premio di 200.000 euro, avverrà entro il 16 gennaio 2023. Ognuno dei gruppi partecipanti al secondo grado riceverà un rimborso spese pari a 28.000 euro. Nei giorni scorsi è stata intanto nominata la Commissione giudicatrice: a presiederla è l’architetto Michele De Lucchi, che di recente ha ultimato a Torino il progetto delle Gallerie d’Italia. Per De Lucchi siamo di fronte a un complesso meritevole di “un’attenzione e una valutazione progettuale che va ben oltre i limiti della città di Torino, dell’Italia e dell’Europea stessa: infatti la trasformazione del complesso di Palazzo Reale in una parte importante del centro urbano potrebbe diventare un modello di riferimento per molti interventi. Il tema delle riconversioni è un tema molto dibattuto in tutto il mondo, soprattutto per la sostenibilità climatica, sociale ed economica”.

UN INTERVENTO ARCHITETTONICO DA QUASI 35 MILIONI DI EURO

Ad affiancare De Lucchi, in qualità di membri della giuria, saranno il dottor Alberto Anfossi, segretario generale della Fondazione Compagnia di San Paolo; l’architetto Vittorio Magnago Lampugnani, professore emerito di Storia della progettazione urbana presso lo Swiss Federal Institute of Technology (ETH Zurich); l’architetto Elli Mosayebi, professore associato di Architettura e progettazione presso lo Swiss Federal Institute of Technology (ETH Zurich); l’architetta Luisa Papotti, già Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Torino; il professor Francesco Profumo, presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo e la prof.ssa Sara Whiting, preside della Facoltà di Architettura presso l’Harvard University Graduate School of Design. Secondo De Lucchi, si tratta di una commissione costituita da “personalità di grande competenza, unendo conoscitori delle problematiche urbane di Torino con architetti di spessore internazionale, capaci di portare questo caso all’attenzione del mondo intero. Nelle ambizioni del programma la Cavallerizza Reale è destinata a diventare un polo culturale delle arti con aree destinate a funzioni aperte al pubblico e a servizi e attività istituzionali”. Infine il quadro economico del progetto: il costo massimo dell’intervento da realizzare è di circa 34,5 milioni di euro; il recupero e la valorizzazione dell’intero compendio della Cavallerizza comporteranno, nel complesso, investimenti per circa 100 milioni di euro in un quinquennio.

ANCHE I VINCITORI DEL PRITZKER PRIZE 2021 FRA I FINALISTI DEL CONCORSO

Fra i 47 studi, in rappresentanza di 12 paesi (Italia, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Inghilterra, Kazakistan, Polonia, Portogallo, Svizzera, Spagna, Russia), che hanno partecipato al concorso, la commissione presieduta da Michele De Lucchi ha selezionato le 12 formazioni che accedono alla seconda fase. A contendersi l’incarico per la riqualificazione del complesso Cavallerizza Reale di Torino sono gli studi Balance Architettura stp srl, con sede a Torino, i londinesi di Caruso St John Llp, i fiorentini di Guicciardini & Magni architetti, i francesi Lacaton et Vassal Architectes, vincitori del Pritzker Architecture Prize 2021, lo studio belga Architecten Jan de Vylder Inge Vinck e la società milanese Cino Zucchi Architetti srl. Si tratta di una rosa di finalisti di tutto rispetto, che mantiene decisamente alte le aspettative attorno alla competizione, i cui esiti saranno resi noti a gennaio 2023. Soddisfazione è stata espressa dallo stesso De Lucchi, che ha commentato: Come commissione siamo felici dell’esito della prima fase della selezione e piacevolmente sorpresi per la qualità dei raggruppamenti di professionisti che hanno partecipato alla competizione internazionale per la riqualificazione di Cavallerizza Reale. La commissione ha avuto modo di visitare il sito della Cavallerizza e ha potuto apprezzare la complessità dell’intervento, che si profila come multidisciplinare. Si sommano, infatti, elementi di restauro con aspetti di riqualificazione urbanistica, che avranno un grande impatto sociale e potranno coinvolgere cittadini, studenti e turisti. Questa competizione intende rendere Torino protagonista su scala internazionale rispetto a temi quali l’educazione, l’arte contemporanea e la cultura, innovando anche gli ambienti di lavoro. La commissione ha potuto constatare una articolata qualità architettonica e colto i primi spunti in merito alla valorizzazione dei giardini e delle corti. Questi spazi hanno le caratteristiche per diventare ambienti vivi con una forte attrazione culturale e naturalistica. Ci saranno le condizioni per rianimare una parte della città rimasta chiusa nelle sue mura e che sarà aperta alla collettività”.

– Valentina Silvestrini

https://www.cavallerizzarealetorino.concorrimi.it/

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Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

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