Nasce MEGA, nuovo format di mostra-fiera di arte contemporanea durante la Milano Art Week 2024

In forma ibrida, tra mostra collettiva di gallerie internazionali e fiera di arte contemporanea, il nuovo progetto MEGA inaugurerà a Milano negli spazi dello Scalo Porta Genova nella settimana di miart

Prenderà vita durante la Milano Art Week 2024, e intorno al suo cuore che è miart, MEGA, un nuovo format espositivo dedicato all’arte contemporanea, a metà strada tra mostra collettiva di gallerie e fiera-boutique satellite. Con poche e selezionate gallerie italiane e soprattutto internazionali, per offrire uno spazio e un tempo diverso dai convenzionali appuntamenti fieristici a collezionisti e appassionati. In un momento di estrema visibilità del capoluogo meneghino e per il sistema dell’arte italiano, che si prepara all’infilata, in brevissima successione, delle aperture di miart, Salone del Mobile e Biennale di Venezia.
Nata da un’idea di BeAdvisors Art Department, Mattia Pozzoni Art Advisory, Fabio Lucarelli e Burro Studio, tutti operatori già attivi da tempo nel sistema dell’arte italiano e internazionale, dal 10 al 14 aprile MEGA abiterà gli spazi di Scalo Porta Genova in via Valenza 2, all’interno di un progetto già in essere di rigenerazione urbana nel cuore della città. Con uno spazio espositivo e, insieme, con una costellazione di appuntamenti, eventi e talk, che si scopriranno più a ridosso dell’inaugurazione.

A Milano inaugura la prima edizione di MEGA

Saranno 17 le gallerie internazionali pronte a scommettere sulla possibilità di un nuovo format, che unisca nella pratica l’idea di una mostra collettiva a quella di un markeplace, e tra queste Cable Depot di Londra, Public Service da Stoccolma, König, con sedi a Berlino, Seoul e Città del Messico, insieme alle italiane Lunetta11 di Torino o L.U.P.O. di Milano. Il focus è, in questa selezione, rendere possibile dialogo e scambio tra operatori di diverse provenienze, offrendo loro costi di partecipazione contenuti rispetto a quelli di una fiera vera e propria, e al pubblico l’opportunità di viaggiare nei diversi sistemi dell’arte contemporanea.
Risposta italiana alla fairtigue, la “stanchezza da fiera” di cui tanto si parlava subito prima del Covid, MEGA vuole intercettare un bisogno diffuso di nuove modalità di fruizione dell’arte e di vendita e acquisto di opere, anche, perché no, ma non solo. E così, negli spazi in via di recupero dello Scalo Porta Genova, il cui disegno espositivo sarà affidato ad Andrea Isola, e con la collaborazione di L’Essenziale Studio come media partner e di Frab’s, che ha appena aperto anche a Milano e che a MEGA organizzerà uno spazio per libri, riviste e un’area media, e in dialogo con le istituzioni milanesi dell’arte, “MEGA mira a creare una piattaforma condivisa e uno spazio sociale per l’arte”, secondo le parole dei suoi fondatori. “Un salotto di incontro e socializzazione all’interno del sistema dell’arte, favorendo occasioni di lavoro e dialogo tra collezionisti, professionisti del mondo dell’arte e visitatori”. Non manca poi il sostegno concreto del collezionismo, a cominciare dal premio acquisizione già annunciato e reso possibile dalla Collezione Scarzella.

La nuova fiera-mostra MEGA allo Scalo Porta Genova di Milano e gli eventi collaterali

Ad arricchire l’arrivo in città di MEGA anche l’idea di aprire lo spazio dell’arte a eventi, talk, performance, workshop, e poi ancora appuntamenti per collezionisti e incontri guidati da operatori dell’arte. Così come si punta anche allo scambio con discipline vicine, dal design alla musica, per offrire al pubblico un’esperienza trasversale e stimolante sotto più punti di vista, meno formale dei tradizionali appuntamenti dell’arte, ma con quella ricercatezza in termini di contenuto che ci si augura non manchi mai nelle traiettorie che il sistema dell’arte propone. Anche se proprio di quel sistema MEGA punta a dare una narrazione leggermente differente. A suggerire possibilità altre, e, sulla scorta di diversi esempi internazionali a cui non si può non pensare, da Basel Social Club a Condo (più che a Liste o a Paris Internationale), per citarne solo due tra i più recenti e di miglior risultato, “mira a dare una narrazione alternativa alle consolidate dinamiche espositive e fieristiche dell’arte contemporanea, sia in termini di tempo che di spazio”. Attraverso gli eventi progettati per il public program, MEGA vuole poi coinvolgere anche le università e le accademie, attivando momenti che possano avere una valenza didattica ed essere così interessanti per studenti e giovani professionisti.
MEGA non è una fiera né una mostra, lo dicevamo. Ma allora cosa dobbiamo prepararci a visitare in quella settimana dell’arte milanese? “Un modo diverso di confrontarsi con l’arte”, ci raccontano in anteprima gli organizzatori di MEGA, una squadra divisa tra Milano e Londra, “le opere d’arte saranno presentate in una mostra curata e affiancate da un programma di performance, conferenze ed eventi musicali che animerà lo spazio fino a tardi”. Un accento sull’esperienza, su una modalità più distesa nello spazio allestito e nel tempo a disposizione di una popolazione di appassionati già messa a dura prova dai numerosi eventi di Art Week e Design Week, mentre ci si preparerà poi a migrare verso la Biennale di Venezia.

Cristina Masturzo

La lista delle gallerie di MEGA

Cable Depot, Londra
Public Service, Stoccolma
Studio West, Londra
Romero Paprocki, Parigi
König Galerie, Berlino | Seoul | Città del Messico
L.U.P.O gallery, Milano
Bebe Leone Art Advisory, Roma | Dubai
Monti8, Latina
a’topos, Atene
Des Bains, Londra
Kali, Lucerna
Nicoletti con Harlesden High Street, Londra
Super Dakota, Bruxelles
Canopy Collection, Londra
F2T, Milano
Lunetta11, Torino

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Cristina Masturzo

Cristina Masturzo

Cristina Masturzo è storica e critica d’arte, esperta di mercato dell’arte contemporanea, art writer e docente. Dal 2017 insegna Economia e Mercato dell'Arte e Comunicazione e Valorizzazione delle Collezioni al Master in Contemporary Art Markets di NABA, Nuova Accademia di…

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