Vittoria Matarrese nominata direttrice di Bally Foundation in Svizzera

La fondazione svizzera, creata dall’omonimo marchio di abbigliamento prêt-à-porter di lusso, aprirà una nuova sede la prossima primavera a Lugano, con un programma di supporto agli artisti internazionali e diverse sinergie con le istituzioni del territorio

La curatrice franco-italiana Vittoria Matarrese, 52 anni, è la nuova direttrice di Bally Foundation, istituzione svizzera attiva da quindici anni che si appresta a dar via a un nuovo capitolo della propria storia. La fondazione, infatti, è stata creata dallo storico marchio di accessori e abbigliamento prêt-à-porter nato alla fine dell’Ottocento in Svizzera come attività artigiana a conduzione familiare, diventando nel tempo una potenza globale. La sua attività a supporto della creatività e dell’arte internazionale farà presto un ulteriore balzo in avanti, con una nuova sede a Lugano la cui apertura è prevista nella primavera del 2023 e di cui maggiori informazioni verranno diffuse prossimamente.

CHI È VITTORIA MATARRESE

Si prospetta quindi un intenso lavoro carico di nuove sfide professionali per Vittoria Matarrese, il cui incarico inizierà ufficialmente il prossimo 11 novembre e consisterà nell’organizzazione di due grandi mostre annuali, oltre a una programmazione che comprende incontri, eventi, performance e un premio internazionale dedicato al sostegno e alla produzione artistica. Con un profilo internazionale di prestigio, il suo percorso è cominciato a Villa Medici di Roma ed è proseguito al Palais de Tokyo, dove per 12 anni ha curato e diretto la sezione delle arti performative con iniziative come il festival DO DISTURB e il progetto di residenza La Manutention. Numerose anche le collaborazioni esterne, con sceneggiatori, documentaristi, registi, oltre alla carriera da giornalista condotta tra Arte, i Cahiers du Cinema, Canal+ e TV5. “Direi che oggi non si tratta più di ‘cambiare le regole’ quanto di assenza totale di regole”, diceva in un’intervista a Artribune. “La performance oggi è talmente multipla, diversa, così sfaccettata che è difficilissimo cercare di inquadrarla in una definizione. Può essere fatta da un solo artista o da un gruppo, che performa o fa performare altri artisti. Può durare un minuto come 24 ore, può richiedere una visione frontale o, al contrario, essere dispositivo partecipativo. Può coinvolgere la danza, la musica, il video… È caratterizzata da un’assoluta libertà di espressione. Forse questa oggi è la sua più bella definizione. È un mezzo immediato, che permette di reagire a un processo sociale, poetico o politico con maggiore reattività rispetto ad altri linguaggi artistici. Creare una performance non richiede una minore riflessione, ma di certo si tratta di uno strumento molto più diretto”.

VITTORIA MATARRESE A BALLY FOUNDATION DI LUGANO

“La Fondazione Bally è lieta di annunciare di aver affidato la direzione a Vittoria Matarrese – personalità del mondo dell’arte e della cultura contemporanea – per guidarla verso una nuova tappa del suo sviluppo”, ha dichiarato la fondazione elvetica, che ha scelto Matarrese, architetto di formazione, per il suo approccio interdisciplinare e trasversale alle discipline artistiche. “La Fondazione Bally è dedita al sostegno dell’arte e della cultura e ne promuove l’accessibilità al pubblico. Alla sua guida, Vittoria Matarrese svilupperà un progetto proponendo di ancorare e ampliare il lavoro della fondazione con e per gli artisti. Questa nuova fase nella storia della Fondazione Bally sarà un capitolo essenziale per cercare di comprendere i cambiamenti in atto nelle nostre società, sensibilizzare un ampio pubblico a un approccio ecologico e inclusivo, riflettere con i creativi in tutti i campi e creare uno spazio di risonanza aperto a tutte le generazioni: creare un luogo di cultura aperto a tutti, dove si esprimono molteplici punti di vista, in un’atmosfera accogliente e calorosa. Lo sviluppo delle collaborazioni con le istituzioni radicate sul territorio – di cui il MASI e l’USI sono i principali rappresentanti – sarà una delle priorità della fondazione. Queste iniziative trarranno vantaggio dall’esperienza di questa nuova direzione”.

Giulia Ronchi

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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