New York arcobaleno. La mostra fotografica alla New York Public Library

Public Library, New York – fino al 13 luglio 2019. Tra le molte iniziative ideate dalla Grande Mela nel 50esimo anniversario dei moti dello Stonewall Inn, c’è anche la mostra fotografica allestita nella mitica biblioteca pubblica.

È tra gli edifici più iconici della Grande Mela, oltre che il set di numerosi film, da Colazione da Tiffany a Sex and the City e Spiderman. Naturalmente è anche uno dei perni culturali della città. Parliamo della New York Public Library, che al primo piano del suo edificio principale ospita Love & Resistance: Stonewall 50, una collezione straordinaria di scatti fotografici e documenti dedicati ai moti di Stonewall, di cui ricorre in questi giorni il cinquantenario, celebrato anche dal World Pride tra le strade della città.

RIVOLTA E IDENTITÀ

Lo Stonewall Inn è il bar dove, nella notte del 28 giugno 1969, un gruppo di uomini, donne e transessuali reagì a una retata della polizia, senza avere coscienza dell’ondata che il loro coraggio avrebbe suscitato. Il locale in seguito ha cambiato aspetto e gestione, seguendo un po’ le mode che a New York passano con la velocità di un temporale. Esattamente per questo motivo è utile la testimonianza della mostra, punto di riferimento storico per capire la portata di quanto successe. Le pellicole di Kay Tobin Lahusen e di Diana Davies, due pionieri del fotogiornalismo, hanno fissato tutto quanto accadde in quei giorni che cambiarono il modo in cui la comunità LGBTQ+ fu percepita dal mondo e da sé stessa.
I moti di Stonewall furono un punto di svolta e un esempio per la diffusione delle manifestazioni nel mondo”, dichiara Eric Marcus del comitato Stonewall 50, “e trovo molto ispirante che proprio una delle fette di società che fino ad allora era considerata più debole e timorosa reagì e si oppose alla polizia”. Nelle bacheche sono esposti anche molti oggetti provenienti dalla collezione della New York Public Library. Libri, riviste, attività culturali che raccontano i primi tentativi di costruire un’identità.

Love & Resistance. Stonewall 50. New York Public Library, 2019

Love & Resistance. Stonewall 50. New York Public Library, 2019

IERI E OGGI

È probabilmente la più completa rassegna mai raccolta, utile per affacciarsi da una finestra inconsueta sulla New York a cavallo tra gli Anni Sessanta e Settanta. Quella di Warhol e della Factory, ma anche quella della memorabile copertina del New Yorker disegnata nel 1976 da Steinberg, dove in un colpo d’occhio si spiega benissimo come la città si considerasse un’isola nel mondo. Molto è cambiato per l’orgoglio LGBTQ+, ma si dice ancora oggi che a Manhattan l’Hudson sia come l’oceano, oltre la linea della sponda tutto è lontano.
Nella corsa verso la speculazione, con i grattacieli sempre più alti e sottili, il quartiere intorno a Christopher Street è rimasto uguale nelle forme, grazie anche alla tutela imposta da Obama. Fu il presidente statunitense più attento ai diritti a iscrivere i luoghi della rivolta tra i parchi nazionali americani, comprendendo anche lo Stonewall Inn e la piazzetta di Christopher Park, dove è esposto il Gay Liberation Monument, opera di George Segal. Posate qui nel 1992, le quattro figure nel centro dello spazio, con il loro bianco cangiante, sono un monito a ricordare la battaglia per i diritti di chi ci ha preceduto.

Stefano Paolo Giussani

New York // fino al 13 luglio 2019
Love & Resistance: Stonewall 50
NEW YORK PUBLIC LIBRARY
476 Fifth Avenue (42nd St and Fifth Ave)
www.nypl.org

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Stefano Paolo Giussani

Stefano Paolo Giussani

Giornalista, scrittore e autore di documentari, scrive di ecologia, sostenibilità, turismo responsabile. Collabora con Corriere, Huffington Post, Radio Popolare e ha filmato per National Geographic, History Channel e Radiotelevisione svizzera. Libro più recente: "Farà nebbia".

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