Gli imprenditori cambiano la città. Storia del quartiere Ironside a Miami

Nel 2003 l’imprenditore Ofer Mizrahi ha comprato il complesso Ironside e cominciato a rendere realtà la sua idea: una comunità creativa e sostenibile ospitata in un ambiente urbano

In una città che ha poco più di un secolo di vita, niente è statico e le trasformazioni sono all’ordine del giorno. Miami è un continuo work in progress e, ormai da qualche decennio, qui protagonista indiscussa della trasformazione urbana è l’arte. Negli anni ‘80 la città era nota per l’alto tasso di criminalità (ricordate Miami Vice?) e per un’offerta turistica commerciale e orientata ai piaceri di ogni genere. Tra la fine degli anni ‘90 e l’inizio dei 2000, le cose iniziarono a cambiare grazie all’apertura di importanti istituzioni culturali e, dal 2002, all’edizione locale della fiera Art Basel. Seguirono altre fiere ed eventi, collezioni private e musei. E intorno a questi si creò una comunità artistica in grado di coniugare la cultura con l’intrattenimento e un senso del bello che trova facilmente espressione in una città art deco sulle sponde dell’oceano.

Miami Ironside

Miami Ironside

I QUARTIERI DELL’ARTE A MIAMI

Oggi Miami offre, in qualsiasi momento dell’anno, eventi culturali di qualità e sono ormai tanti i quartieri, dal Design District a Wynwood, che hanno fatto dell’arte e della creatività le proprie risorse. Ma il processo non si è concluso e in molti quartieri la trasformazione è ancora in corso. A trainare sono spesso coraggiose iniziative private che attraggono creativi intorno a progetti la cui risonanza finisce per andare oltre le mura tra le quali sono stati concepiti. Ne è un esempio Ironside, nell’Upper Eastside di Miami.
A due passi dal MiMo Biscayne Boulevard Historic District, famoso per i suoi edifici anni ‘50, questa zona a carattere prevalentemente residenziale è una griglia di strade su cui affacciano case dalle linee essenziali e colori chiari, avvolte nella rigogliosa vegetazione subtropicale tipica di questa zona della Florida. In contrasto con il contesto, Ironside è un complesso di magazzini industriali che corrono paralleli ai binari della ferrovia (da qui il nome con cui il complesso è stato battezzato nel 2008). Nel 2003 l’imprenditore Ofer Mizrahi ha comprato il complesso e cominciato a rendere realtà la sua idea: una comunità creativa e sostenibile ospitata in un ambiente urbano composto da una rete di spazi interconnessi, in cui usi e funzioni si intersecano e sovrappongono.

Miami Ironside

Miami Ironside

IRONSIDE. UN WORK IN PROGRESS

Quindici anni dopo, Ironside è ancora un processo più che un luogo finito. Gli spazi sono curati, rifiniti e molto accoglienti, ma nell’aria c’è ancora il fermento del cantiere, anche se oggi è un cantiere di idee.
Arrivando dalla strada, si entra attraverso un porticato ricoperto di piante che attraversa il patio di un ristorante (italiano) per arrivare ad un cortile interno su cui, come su una piazza, affacciano le vetrine di negozi di designer e gallerie d’arte. Al centro, uno dei quattro pezzi del muro di Berlino dipinti dall’artista francese Thierry Noir acquistati da Mizrahi nel 2013 dopo essere stati esposti in una mostra ad Ironside.
A partire dal cortile centrale, sui due lati si sviluppano due livelli di ex magazzini oggi trasformati in studi d’arte e architettura, showroom, spazi per eventi, laboratori artigianali. Nei due cortili laterali, spazi comuni, un campo di bocce e aree relax all’ombra di decine di eucalipti arcobaleno. Interni ed esterni sono in rapporto di continuità, creando spazi aperti e fluidi.
Impianti per la raccolta e il riciclo dell’acqua piovana, tetti dipinti di bianco, soluzioni per l’illuminazione e il ricircolo d’aria naturali, un programma di compostaggio, oltre che il recupero dei materiali e degli spazi preesistenti, minimizzano l’impatto ambientale del complesso. All’educazione ambientale Ironside dedica anche eventi mensili con appuntamenti incentrati sull’energia solare, il risparmio idrico e altro. Negli oltre 9.000 metri quadrati, trovano spazio 70 attività scelte con attenzione non soltanto alla qualità e unicità dei prodotti e servizi che offrono ma anche alla loro impronta ecologica e all’impatto sociale. Molti i designer europei che qui espongono e (in alcuni casi) progettano arredi di lusso, accessori moda, tecnologie innovative e materiali a basso impatto. Tra gli italiani, Arredo Casa Group, specializzato in cucine, bagni e pavimenti in legno. Italiana, con sedi a Roma e New York, è anche la galleria Ca’ D’oro che affaccia sulla piazza centrale.

IL TARGET DI IRONSIDE

Il target è decisamente alto, ma non sorprende in una città famosa per il suo jet set. L’idea del fondatore Ofer Mizrahi è proprio quella di creare un modello di “creative economy”, un paradigma per un’economia che nasce da e per la cultura, in grado di produrre e aggregare innovazione, ricerca e consapevolezza senza rinunciare al business.
E se ne beneficia un quartiere o un’intera città, non c’è che da augurarsi che progetti come questo possano definire il futuro dello sviluppo urbano. Oltre le vetrine dei negozi di lusso, Ironside resta uno spazio aperto al pubblico dove chiunque può andare a trascorrere qualche ora di pace e bellezza.

– Maurita Cardone

http://www.miamiironside.com/ 

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Maurita Cardone

Maurita Cardone

Giornalista freelance, abruzzese di nascita e di carattere, eterna esploratrice, scrivo per passione e compulsione da quando ho memoria di me. Ho lavorato per Il Tempo, Il Sole 24 Ore, La Nuova Ecologia, QualEnergia, L'Indro. Dal 2011 New York è…

Scopri di più