Parigi val bene una mostra. Chiara Parisi alla Monnaie

Lo scenario è questo: nel 2013, l’Hôtel de la Monnaie apre restaurato. Con un programma culturale diretto dall’ennesima italiana all’estero. E ci sarà una caffetteria, e pure un tre stelle Michelin. Chiara Parisi racconta tutto ai microfoni di Marcello Smarrelli.

Fondata nell’864 da Carlo il Calvo, la Monnaie de Paris è una delle più antiche istituzioni francesi e ha attraversato tutti i periodi della storia della nazione, realizzando monete, medaglie e decorazioni ufficiali per i diversi regimi che si sono succeduti. Istituzione al servizio della Francia, elemento unificante della cultura, la Monnaie rappresenta un patrimonio unico a disposizione dei cittadini, un simbolo di apertura all’interno dei nuovi scenari europei. Nell’ambito di un radicale progetto di trasformazione, la Monnaie ha deciso di creare una Direzione dei programmi culturali con lo scopo di realizzare un ambizioso programma di mostre ed eventi legati all’arte contemporanea. E la direttrice è Chiara Parisi, l’ennesima italiana all’estero, con la quale abbiamo scambiato qualche prima impressione.

Come interpreterai questo nuovo incarico?
Avrò come missione la concezione della programmazione culturale per gli anni a venire, per posizionare la Monnaie de Paris nel paesaggio parigino e internazionale come un luogo di dialogo attivo tra la creazione contemporanea e “la sua anima storica e attuale”. La nuova programmazione sarà lanciata nel 2013 quando, a seguito dell’accurato restauro in corso, saranno riaperte le sale d’esposizione dell’Hôtel de la Monnaie, il più bello di Parigi.

Chiara Parisi leaves after seven years directing the Centre international d’art et du paysage de l’île de Vassivière Parigi val bene una mostra. Chiara Parisi alla Monnaie

Chiara Parisi

Cosa offrirà al pubblico il nuovo progetto?
Si potrà scoprire la vita interna della Monnaie e la bellezza del suo patrimonio. I visitatori potranno beneficiare della nuova programmazione, ricca di mostre ed eventi, ma anche di un percorso all’interno della Maison. L’invito agli abitanti di Parigi, e non solo, sarà quello di appropriarsi di questo palazzo del XVIII secolo, riscoprendone i luoghi nascosti sia attraverso l’arte, sia attraverso la grande cucina francese con il ristorante tre stelle Michelin di Guy Savoy e l’apertura della caffetteria. Insomma, la Monnaie è una piccola città che si aprirà all’arte e ai visitatori nel cuore del quartiere Saint Germain, il più romantico di Parigi.

Il 2013 si configura già come un anno eccezionale per Parigi, con la nascita di nuovi spazi per l’arte contemporanea come la Fondazione delle Galeries Lafayette, la Fondazione LVMH, l’estensione del Palais de Tokyo…
… l’apertura degli appartamenti dell’Hôtel de la Monnaie, che ospiteranno diverse mostre e la creazione di una passeggiata all’interno della cittadella, in cui si potrà assistere alla coniatura della moneta francese…

lac vassiviere 428015 Parigi val bene una mostra. Chiara Parisi alla Monnaie

Il lago della Vassivière

Claude Lévêque, Huang Yong Ping, Cyprien Gaillard, Oscar Tuazon, Rosa Barba, Thomas Houseago o ancora Hubert Duprat, Marisa Merz, solo per citare qualcuno degli artisti che hanno fatto una mostra personale nei tuoi sette anni di direzione del Centro d’arte sull’isola di Vassivière.
Ho vissuto Vassivière come territorio di creazione ricco e libero nel cuore della Francia, sull’altopiano di Millevaches caro a Gilles Deleuze. L’isolamento è stato vissuto da tutti coloro che hanno lavorato sull’isola come un privilegio. Dal 2004 al 2011, 69 artisti sono stati invitati a Vassivière per ideare e realizzare delle mostre essenzialmente monografiche, all’interno dell’edificio progettato da Aldo Rossi. Molti degli artisti invitati erano alla loro prima mostra personale in Francia o erano assenti dalla scena artistica da molti anni…

Com’era lavorare in un ambiente così particolare e composito?
Il Centro d’arte non è costituito solo dall’edificio che lo ospita, ma anche dai 70 ettari di foresta e dai 1.000 ettari di lago… Il parco è stato trasformato in un bosco di sculture che si è progressivamente arricchito di nuovi lavori, come La Licorne Eiffel di Yona Friedman; le pelli sull’albero di Victor Man; la bacchetta su un rametto di Kris Martin; la Mercedes lancia stelle filanti di Michael Sailstorfer… Sull’isola di Vassivière, dove ho vissuto in una piccola casa ai bordi del lago, unica abitante insieme all’ultimo cittadino della vecchia Vassivière, l’impegno è stato quello di rendere imprescindibile la presenza degli artisti, realizzando con gli architetti Berger & Berger Building Building, una residenza per artisti nel castello neogotico di fronte al Centro d’arte.

Marcello Smarrelli

www.monnaiedeparis.fr

Articolo pubblicato su Artribune Magazine #3

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati