Tra fotografia e cinema. In mostra ad Arezzo gli scatti di scena sui set di un grande regista

Ospitata negli spazi di Casa Masaccio a San Giovanni in Valdarno, la mostra della fotografa finlandese Marja-Leena Hukkanen racconta la dimensione poetica e intima del cinema di Aki Kaurismäki, in occasione della quinta edizione della rassegna “Esporre il cinema”

Nata nel 2020 con l’obiettivo di mettere in dialogo la ricerca cinematografica e le arti visive, la rassegna Esporre il cinema giunge alla sua quinta edizione, affiancando – come di consueto – l’ormai storico Premio Marco Melani, fondato e diretto da Enrico Ghezzi con la volontà di premiare la carriera di registi nazionali e internazionali.
Quest’anno ad aver ricevuto il prestigioso riconoscimento è stato il regista Aki Kaurismäki (Orimattila, 1957), protagonista anche degli oltre cinquanta scatti firmati da Marja-Leena Hukkanen, fotografa finlandese legata al regista da una collaborazione e un’amicizia lunga oltre quarant’anni. Le fotografie sono riunite in Dietro la scena, dentro il set dell’uomo, la mostra ospitata negli spazi di Casa Masaccio, Centro per l’Arte Contemporanea fino al 27 luglio.
Curato da Armando Andria, Laura Vittoria Cherchi e Gabriele Monaco, il progetto espositivo ripercorre l’intera produzione di Kaurismäki, dal 1984 (anno in cui Hukkanen entra a far parte del team sulla scena) con il film Calamari Union, sino al recentissimo Figlie al vento, l’ultimo lungometraggio realizzato nel 2023.

Marja Leena Hukkanen, fotografia di scena dal set del film Ombre in paradiso (1986) di Aki Kaurismäki, dalla serie _Shadows in Paradise. 1984-2024
Marja Leena Hukkanen, fotografia di scena dal set del film Ombre in paradiso (1986) di Aki Kaurismäki, dalla serie Shadows in Paradise. 1984-2024

La mostra di Marja-Leena Hukkanen a Casa Masaccio a San Giovanni in Valdarno

Il percorso espositivo è arricchito da una selezione video di sequenze tratte dai film di Kaurismäki, organizzate intorno a quattro ambienti ricorrenti del suo immaginario. Si passerà dunque dagli interni domestici al rifugio e alla prigione insieme, per poi proseguire per i luoghi di lavoro, gli spazi di fatica e dignità, il bar (inteso come crocevia di solitudini e solidarietà) e il palcoscenico, dove la musica si fa portavoce di emozioni inespresse.

Marja-Leena Hukkanen: un registro poetico che combina documentazione e interpretazione sensibile

“Lontani dal semplice reportage di scena, gli scatti di Malla si muovono su un registro poetico che combina documentazione e interpretazione sensibile, restituendo l’atmosfera visiva ed esistenziale dei film di Kaurismäki”, spiegano gli organizzatori. “Ogni fotografia è un frammento di tempo sospeso, un’immagine che racconta la fragilità, la dignità e il silenzio degli ‘ultimi’ del cinema del regista”.

Il doppio sguardo negli scatti di Marja-Leena Hukkanen

“Il titolo della mostra suggerisce una doppia traiettoria dello sguardo: da un lato, Marja-Leena Hukkanen ci accompagna dietro la scena, dove si svela il volto umano e intimo del fare cinema. Dall’altro, è in questo spazio appartato che il cinema di Aki Kaurismäki ci conduce dentro il set dell’umano: una dimensione dove l’esistenza è raccontata con sobrietà e compassione, nelle sue fragilità e nelle sue resistenze”.

Redazione

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