Metropoli contemporanee. La fotografia di Gabriele Basilico a Roma

Palazzo delle Esposizioni, Roma – fino al 13 aprile 2020. Il museo romano ospita le fotografie di Gabriele Basilico dedicate alle metropoli del pianeta.

Il Palazzo delle Esposizioni, nella centralissima via Nazionale a Roma, è la sede adatta per uno dei fotografi italiani più conosciuti e apprezzati: Gabriele Basilico. Le sue immagini sono esposte in queste sale monumentali fino al 13 aprile nella mostra Metropoli, tema fondamentale della sua vasta produzione.
Il percorso espositivo inizia con le immagini di Beirut nel 1991, dopo la guerra, e poi nel 2011, dopo la ricostruzione. Le due versioni della città, con le loro differenti suggestioni mediorientali e la comune aura di bellezza ferita e decadente, occupano due corridoi, l’uno di fronte all’altro, dell’atrio circolare al primo piano.
Si prosegue nella lunga sala che contiene la prima fase dell’opera di Basilico sull’argomento città, ovvero il tema dello sviluppo industriale delle periferie, prima a Milano (Milano. Ritratti di fabbriche 1978-1980) e poi in varie zone d’Italia, da nord a sud (Sezioni del paesaggio italiano, 1996). Ed è in questi paesaggi onirici, vuoti, simili ai quadri di de Chirico, che si intuisce la capacità visionaria dell’artista che fin dagli Anni Settanta aveva già previsto lo sviluppo frenetico e lontano dall’umanità dei nostri centri urbani.
Poi lo sguardo si apre verso le città italiane ed europee, e ancora verso quelle degli altri continenti, colte nella maestosità delle grandi opere e delle vedute dall’alto: Londra, Parigi, Napoli, Genova, Istanbul, New York, Shanghai, Gerusalemme, Rio de Janeiro, per citarne alcune.

Gabriele Basilico, Milano ritratti di fabbriche, 1978. © Archivio Gabriele Basilico

Gabriele Basilico, Milano ritratti di fabbriche, 1978. © Archivio Gabriele Basilico

FOTOGRAFARE ROMA AL TEMPO DI PIRANESI

Infine Roma, le cui immagini occupano un’intera, enorme sala finale. Basilico, milanese scomparso nel 2013, ha lavorato più volte nella Capitale; fino a realizzare l’ultima opera del 2011, Piranesi Roma Basilico, commissionata dalla Fondazione Cini di Venezia in occasione della mostra Le arti di Piranesi, nella quale si impegna in un confronto impossibile fra le incisioni settecentesche dell’architetto veneziano e le stesse vedute al giorno d’oggi. “Piranesi enfatizzava lo spazio, il mio lavoro è stato cercare un suo possibile punto di vista”, spiega la voce di Basilico nel video di Amos Gitai del 2012 With Gabriele, visibile all’interno del percorso espositivo, nel quale il fotografo racconta il lavoro svolto. E ancora: “Ho cercato di avere una visione ravvicinata del Pantheon ed escludere tavolini, palazzi, negozi ecc., tutto quello che non c’era ai tempi di Piranesi. Ma lo spazio era talmente occupato che non era possibile ricostruire davvero il suo punto di vista”.
L’assessore alla crescita culturale del comune di Roma, Luca Bergamo, commenta così l’apertura della mostra di Gabriele Basilico: “Le fotografie fanno vedere le città vuote, prive di persone, e raccontano i passaggi avvenuti nel corso della storia. Oggi sta emergendo la consapevolezza che parlare di governo delle metropoli vuol dire parlare di un devastante consumo turistico del territorio, di impatto ambientale, di schiacciamento delle fasce più deboli della popolazione. Le immagini di Basilico raccontano la trasformazione dello spazio fisico della città”.

Letizia Riccio

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Letizia Riccio

Letizia Riccio

Giornalista dal 1997, laureata in Lingue e letterature straniere moderne a La Sapienza di Roma, inizia a scrivere a La Repubblica nel settore della televisione e prosegue, nello stesso campo, con Il Mattino di Napoli, L'Unione Sarda e Il Giornale…

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