La natura secondo Jean Arp. A Venezia
Collezione Peggy Guggenheim, Venezia – fino al 2 settembre 2019. Una settantina di opere ripercorrono la parabola creativa di Jean Arp, con un occhio di riguardo alla sua originale declinazione delle istanze naturali.
Organicità e semplificazione delle linee, desiderio di sperimentare e coraggiosa attitudine a scompaginare le regole acquisite: si muove tra questi poli la storia creativa di Jean Arp (Strasburgo, 1886 – Basilea, 1966), al quale la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia dedica un omaggio espositivo, rinsaldando il legame che lo univa alla mecenate – portava la firma di Arp la prima opera acquistata da Peggy.
Organizzata dal Nasher Sculpture Center di Dallas, interlocutore fondamentale per la sede veneziana, la mostra celebra il talento di Arp nel declinare la materia – pittorica, scultorea, grafica – in forme lontane dai dettami tradizionali, ma sempre caratterizzate da un particolare riguardo per l’elemento “vitale”. Promotore della volontà Dada, Arp seppe tenersi in equilibrio sul filo dell’astrazione, dando origine a un immaginario nel quale il richiamo alla figura è sempre evidente, ma diluito in un flusso di giochi cromatici e geometrie. La “solidità” plastica delle Concrezioni umane o della Scultura coniugale, realizzata insieme a Sophie Taeuber-Arp, è complementare a Pettorina e forchetta e alle combinazioni a tasselli degli esordi: indagini sulla sostanza della materia, riducendo le distanze con la fisicità del pubblico e andando al cuore della forma.
‒ Arianna Testino
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