100 anni di Armando Testa. Al Mart la mostra dedicata al pubblicitario italiano

A Rovereto, nel centenario dalla nascita di Armando Testa, 150 opere rivelano raccontano tutti gli “ismi” del grande pubblicitario italiano. E la sua opera, in dialogo costante con l’arte contemporanea e le avanguardie storiche. Molti gli inediti in mostra.

Nato a Torino nel 1917, esattamente 100 anni fa, Armando Testa coltivava nei confronti della totalità delle sperimentazioni artistiche del suo tempo un forte interesse, coniugato con un’approfondita conoscenza della storia dell’arte. Da qui l’idea di intitolare Tutti gli “ismi” di Armando Testa la grande mostra che il Mart dedica – a partire dal 22 luglio – al celebre pubblicitario torinese scomparso nel 1992, erede e nuovo interprete di tradizioni artistiche, rappresentate proprio nelle Collezioni permanenti del museo trentino. “Tutto questo non si traduce in una banale imitazione di un ‘ismo’ particolare”, spiega ad Artribune sua moglie Gemma De Angelis Testa, co-curatrice della mostra insieme al Direttore del Mart Gianfranco Maraniello, “ma nella creazione di una sua personale cifra stilistica, caratterizzata da un’incredibile propensione alla contemporaneità”.

LE AVANGUARDIE ISPIRATRICI

Futurismo, Astrattismo, Surrealismo, i grandi artisti del ’900: sono queste le fonti alle quali Testa attingeva in una vorace e costante ricerca della comprensione della vita moderna, poi trasformate secondo la sua personale interpretazione nel corso della sua lunga carriera. “Armando, con il quale ho collaborato per oltre vent’anni, non prevedeva differenza tra arte e pubblicità”, continua Gemma Testa. “Ne è esempio lampante l’immagine di Punt e Mes, la cui idea, nata a metà degli anni Cinquanta, è rimasta a lungo in un cassetto. Solo in un secondo momento, nel 1960, Armando ha pensato di utilizzarla per la nota campagna pubblicitaria di Carpano, nella quale è riuscito a fondere parola e immagine. Questa forma minimale è tutt’ora un’icona contemporanea”.

UN MONUMENTO A TORINO

Gli eredi sono da sempre molto attenti alla valorizzazione della memoria di Armando Testa.  “Nel 2015, con i figli di Armando e la mia direzione artistica, dietro richiesta del Comune di Torino, abbiamo realizzato un monumento a lui dedicato. La scultura è stata inaugurata nella piazza di fronte alla stazione di Porta Susa. “Oggi Sintesi 59”, questo il titolo, è in metallo nero ed è alta circa quattro metri, con una forma circolare che ricorda il mondo e dialoga bene con l’ambiente circostante”. Al Mart, invece, cosa si vedrà? “La mostra presenta una selezione di manifesti pubblicitari molto pittorici del primo periodo, dipinti, sculture, interviste e filmati storici, provenienti per la maggior parte dalla mia collezione” continua Gemma Testa che, oltre ad essere Presidente di Acacia – Associazione Amici Arte Contemporanea, dalla morte del marito si dedica alla cura del suo archivio monografico.

LA MOSTRA A ROVERETO: TANTI INEDITI

Sono anche presenti alcune opere appartenenti alla collezione dell’Agenzia Testa. Per concepire il progetto abbiamo fatto un’immersione totale nell’universo di Armando, con l’obiettivo di dare forma al suo immaginario e analizzarne i temi ricorrenti e le molteplici modalità espressive. Al Mart ci sarà anche un nucleo di opere inedite che illustra la produzione propriamente artistica di Armando Testa,  portata avanti parallelamente al suo lavoro in agenzia”. Una mostra – questa al Mart – che arriva dopo le due importanti retrospettive al Castello di Rivoli nel 2001 e a Milano nel 2010. “Nell’organizzazione di tutte le personali di Armando Testa ho coinvolto importanti curatori e professionisti che amano Armando e il suo lavoro, tra cui Germano Celant, Ida Gianelli, Giorgio Verzotti, Gillo Dorfles che lo ha definito ‘visualizzatore globale’”, conclude Gemma Testa. “Con ognuno di loro abbiamo costruito i tasselli di un mosaico che permette di avvinarci a quello che lui intendeva per creatività totale”. Di cui era un pioniere e una guida per gli artisti e i creativi delle nuove generazioni.

-Claudia Giraud

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

Scopri di più