Il museo MAXXI di Roma compie 15 anni festeggiando con 5 mostre e diventando monumento nazionale
Il museo romano celebra la sua storia guardando al futuro, ripensando innanzitutto lo spazio d’ingresso all’insegna del design. Debuttano anche quattro nuove mostre, dal progetto sugli stadi alla videoarte di Douglas Gordon. Il 30 maggio grande giornata di festa: ingresso gratuito per tutti e apertura serale con dj set

Il MAXXI compie 15 anni. Il 30 maggio del 2010, dopo una lunghissima gestazione, il Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo inaugurava a Roma, nell’edificio progettato da Zaha Hadid, che ora diventa anche Monumento Nazionale (tra le poche architetture contemporanee d’Italia a ottenere questo status), come risultato dell’iter avviato dall’allora presidente Alessandro Giuli nel luglio del 2024. Il 2021 è stato l’anno del raddoppio a L’Aquila – dove il museo ha preso forma negli spazi dello storico Palazzo Ardinghelli, che a partire dal prossimo 7 giugno ospiterà la mostra True Colors – mentre nel 2022 la Fondazione che amministra il polo museale ha avviato l’operazione Grande MAXXI, destinata a concludersi nel 2027 con la costruzione di un nuovo edificio dotato di spazi pubblici e per il lavoro progettato dallo studio italo-francese LAN. Mentre già entro il 2026 dovrebbe inaugurare il parco urbano lineare che corre lungo l’asse di Via Masaccio, previsto nel masterplan battezzato, non a caso, MAXXI Hub + Green, in cui la progettazione del verde è stata affidata a Bas Smets (che il 7 giugno sarà al museo per presentare il progetto).









Cinque nuovi progetti per i 15 anni del MAXXI. Accoglienza nel segno del design con ENTRATE
Intanto, però, il museo capitolino festeggia il traguardo dei 15 anni presentando cinque nuovi progetti. Il primo dei quali si apprezza sin dall’ingresso, una volta entrati nella hall del museo, che ora ambisce a essere piazza d’incontro (“per un museo aperto che mette al centro i visitatori”, sottolinea il direttore artistico Francesco Stocchi), e non semplicemente spazio di transito. Qui, il designer spagnolo Nacho Carbonell è intervenuto per ripensare lo spazio offrendo un’esperienza immersiva al pubblico: con la curatela di Martina Muzi, Nacho Carbonell. Memory, in practice inaugura la prima edizione di ENTRATE, programma pluriennale del MAXXI dedicato al design contemporaneo – cui dal 2023 il museo capitolino dedica una collezione permanente. Ogni anno, l’iniziativa porterà un designer a dialogare con la hall del museo, che dunque sarà dinamica e costantemente ridisegnata (il set appena inaugurato resterà allestito fino all’inizio di gennaio 2026). Carbonell ha ideato, per l’occasione, un grande albero alto 7 metri (con veri tronchi di pino recuperati nei parchi di Roma) che avvolge il pubblico con luci soffuse e chiome realizzate con reti da pesca abbandonate in mare e recuperate dall’ISPRA: sotto si materializza la memoria dei luoghi d’infanzia dell’artista. Lungo la parete curva che accompagna la galleria del piano terra, inoltre, Carbonell ha immaginato un percorso di oggetti e arredi fruibili da tutti. E si sposta temporaneamente anche il bancone della biglietteria, chiamato a valorizzare uno spazio finora poco considerato.












Le mostre del MAXXI. Dagli stadi come oggetto culturale alla videoarte di Douglas Gordon
Inaugura il 30 maggio anche la mostra STADI. Architettura e mito, a cura di Manuel Orazi, Fabio Salomoni e Moira Valeri. Il progetto analizza gli stadi come strutture antropiche e architettoniche contemporanee, in grado di raccontare la storia delle città attraverso cultura e identità collettiva. Lo stadio diventa così un oggetto culturale complesso, in un percorso che si snoda tra 54 progetti di stadi progettati e costruiti in tutto il mondo, disposti nello spazio in ordine cronologico, mettendo in luce la complessità dei significati che vi si associano e stratificano. La mostra ha previsto anche la committenza di fotografia scattate in quattro stadi italiani, che si accostano a foto, modelli, progetti e documenti storici, e alle video installazioni di Yuri Ancarani (su San Siro), Philippe Parreno e Douglas Gordon (l’intervista a Zidane che apre la mostra).
Intanto, in galleria 5 si svela proprio l’installazione multimediale di Douglas Gordon, tra i più influenti interpreti internazionali della videoarte.Pretty much every film and video work from about 1992 until now è la visione enciclopedica delle opere video dell’artista di Glasgow, qui assemblate in una forma scultorea che raccoglie tutti i suoi lavori dal 1992 a oggi (dodici sono gli inediti presentati nell’installazione. Un autoritratto dell’artista che invita il pubblico a interagire con gli schermi come più preferisce, dando vita a una fruizione di tipo performativo.
Ma c’è spazio anche per due nuovi focus che mettono in luce aspetti fondamentali della ricerca artistica e architettonica del Novecento emersi dagli archivi del Museo: In viaggio per l’arte. La Galleria Pieroni 1975 – 1992, a cura di Stefano Chiodi, ripercorre l’attività della storica Galleria Pieroni, il cui archivio è entrato a far parte del patrimonio del museo nel 2022; Il Foro Italico di Enrico Del Debbio, a cura di Ariane Varela Braga e Carla Zhara Buda, è un progetto realizzato in collaborazione con l’Accademia di Francia a Roma di Villa Medici e punta a esplorare il valore simbolico ed estetico del marmo nell’opera dell’architetto carrarese che progettò il Foro Italico di Roma (proprio mentre il complesso si appresta a essere rinnovato, con la realizzazione di una copertura mobile per il campo Centrale).

L’ingresso gratuito per il compleanno del MAXXI
Il 30 maggio, dalle 11 alle 23, tutti sono invitati a festeggiare il compleanno del MAXXI e l’ingresso alle gallerie e alle mostre sarà gratuito per tutta la giornata (oltre ai nuovi progetti espositivi si visitano le mostre Something in the Water, Collezione MAXXI. The Large Glass e Stop Drawing. Architettura oltre il disegno), previa prenotazione online obbligatoria nella fascia oraria desiderata. Ci si spinge, dunque, oltre l’orario d’apertura consueto, e dalle 18 alle 23 l’evento sarà celebrato con musica e food truck nella piazza del Museo. Sabato 31 maggio le celebrazioni proseguono con le visite guidate gratuite alle mostre The Large Glass, Something in the Water e Stadi.
Livia Montagnoli
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