Torna a Berlino il Gallery Weekend 2025: tutte le mostre da vedere quartiere per quartiere

È uno degli eventi più attesi dell’anno per il panorama artistico berlinese e non solo l’intero weekend dedicato alle gallerie della città che per l’occasione propongono mostre di talenti internazionali ed emergenti

52 gallerie per 80 artisti provenienti da più di 20 paesi: sono questi i numeri della ventunesima edizione del Gallery Weekend Berlin, in programma dal 2 al 4 maggio con mostre diffuse per tutta la città. Considerato uno degli eventi più importanti per il panorama artistico berlinese ma anche europeo, l’intero weekend è l’occasione per conoscere, o approfondire, il lavoro di artisti internazionali sia affermati sia emergenti. La rassegna, infatti, sostituisce il classico appuntamento fieristico della capitale tedesca, che, a differenza di altre città, effettivamente non c’è. Tra le varie iniziative in programma, per esempio, il Kaufhaus des Westens – più conosciuto come KaDeWe, un centro commerciale di lusso fondato nel 1907 – trasformerà le dieci vetrine che si affacciano su Tauentzienstrasse in una mostra curata Sebastian Hoffmann: l’obiettivo è intendere la vetrina non solo come spazio espositivo ma come mezzo di comunicazione a sé stante. “Il progetto si ispira alla tradizione delle vetrine di New York degli Anni Sessanta ed esplora il potenziale del mezzo al di là dei suoi inizi commerciali”, spiegano dall’organizzazione.

Torna a Berlino il Gallery Weekend 2025

La qualità della proposta è assicurata dalla selezione delle gallerie da parte di un consiglio di amministrazione composto da Jörn Bötnagel, Philomene Magers, Jochen Meyer, Bärbel Trautwein e Nadine Zeidler. Infatti, per poter partecipare è necessario l’invito da parte dell’ente privato Gallery Weekend Berlin, presieduto dalla società a responsabilità limitata abc gwb UG. Tra i requisiti, è necessario avere una sede permanente a Berlino, la rappresentanza continuativa degli artisti proposti e un programma espositivo pubblico e regolare presso la sede coinvolta.

Gallery Weekend Berlin 2025: una piattaforma per il dialogo e l’incontro 

La Gallery Weekend Berlin offre una piattaforma di dialogo e incontro tra appassionati d’arte internazionali con background, esperienze, culture e identità diverse. Pluralità, tolleranza, diversità e rispetto reciproco sono il fondamento di una società democratica e anche la base del lavoro della Gallery Weekend Berlin”, si legge nel sito ufficiale dell’organizzazione, attiva dal 2005.

Gallery Weekend Berlin 2025: le gallerie partecipanti 

Tra le mostre, Buchmann-Galerie presenta le opere scultoree dell’artista anglo-tedesco Tony Cragg, mentre Galerie Barbara Thumm quelle dell’artista ivoriano Roméo Mivekannin. La BQ Gallery, invece, propone la poesia e l’umorismo del gruppo performativo The Brotherhood of New Blockheads, seguita dalla Galerie Crone con l’artista statunitense Anthony Goicolea. Il regista Wim Wenders è celebrato presso la Galerie Bastian e Cyprien Gaillard presenta il suo nuovo film alla Galerie Sprüth Magers. Ma ci sono anche Olafur Eliasson da Galerie Neugerriemschneider, Sun Yitian da Esther Schipper e Monica Bonvicini da Capitain Petzel.

Qui di seguito l’elenco di tutte le gallerie partecipanti (e artisti in mostra) divise per quartiere:

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Capitain Petzel (Monica Bonvicini), Galerie Guido W. Baudach (Hinako Miyabayashi), BQ (Daniel Baumann), Galerie Neu (SoiL Thornton), Galerie Eigen+Art (Cihan Çakmak, Nicola Samorì), Judin (Tom Anholt), Galerie Neugerriemschneider (Thomas Bayrle, Olafur Eliasson), psm (Almut Linde), Hua International (Tirdad Hashemi, Soufia Erfanian, Mahsa Saloor), Galerie Esther Schipper (Merikokeb Berhanu, Sun Yitian), Galerie Thomas Schulte (Marina Adams, Lena Henke, Jonas Weichsel), Sprüth Magers (Cyprien Gaillard, Michail Pirgelis), Dittrich & Schlechtriem (Zuzanna Czebatul), Schiefe Zähne (Phung-Tien Phan), Tanja Wagner (Šejla Kamerić), Alexander Levy (Noémie Goudal), Galerie Levy (Daniel Spoerri), Nagel Draxler (Martha Rosler, Nadya Tolokonnikova), Nome (Danielle Brathwaite-Shirley), Barbara Wien (Jimmie Durham).

Friedrichshain e Kreuzberg

Ebensperger (Bonnie Camplin & Beatrice Brown, Julius Deutschbauer, Ludwig Schönherr), Galerie Barbara Thumm (Roméo Mivekannin), Galeria Plan B (Serban Savu), Buchmann Galerie (Tony Cragg), Galerie carlier/gebauer (Leonor Serrano Rivas), Galerie Konrad Fischer (Bernd & Hilla Becher), Kraupa-Tuskany Zeidler (Klaudia Schifferle), Soy Capitán (Melissa Joseph), Klemm’s (Leelee Chan), Galerie Nordenhake (Spencer Finch), Trautwein Herleth (Puppies Puppuies), Sweetwater (Megan Plunkett).

Charlottenburg e Wilmersdorf

Galerie Buchholz (Anne Imhof), Crone (Anthony Goicolea), Contemporary Fine Arts Galerie (Tobias Spichtig), Galerie Michael Haas (Arnulf Rainer), Mehdi Chouakri (Sylvie Fleury, Charlotte Posenenske), Meyer Riegger (Horst Antes), Kunsthandel Wolfgang Werner (Gruppenausstellung), Lars Friedrich (Sydney Schrader), Galerie Friese (Dieter Krieg), Max Hetzler (Leilah Babirye, Sergey Kononov, Thomas Struth), Société (Marianna Simnett), Michael Werner (Frank Auerbach), Wentrup (Jenny Brosinski).

Tempelhof e Schöneberg

Chert Lüdde (Álvaro Urbano, Patrizio di Massimo), Molitor (Diane Severin Nguyen), Noah Klink (Sebastian Jefford), Kow Berlin (Hudinilson Jr.), Heidi (Benjamin Lallier).

Steglitz e Zehlendorf

Galerie Bastian (Wim Wenders).

Caterina Angelucci 

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Caterina Angelucci

Caterina Angelucci

Caterina Angelucci (Urbino, 1995). Laureata in Lettere Moderne con specializzazione magistrale in Archeologia e Storia dell’arte presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2018 al 2023 si è occupata per ArtsLife di contenuti e approfondimenti per la sezione…

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