Inaugura a Milano la BFF Gallery. Nuovo museo per la collezione del gruppo bancario

Nella sua nuova casa in zona Portello, BFF Bank apre al pubblico la galleria pensata per accogliere parte della collezione d’arte contemporanea costituita a partire dagli Anni Ottanta. L’inaugurazione durante l’Art Week di aprile, con il “Paradiso Perduto” di Enrico Baj

Lo scorso novembre inaugurava al Portello la nuova sede milanese del gruppo bancario BFF, ambizioso quartier generale del colosso finanziario progettato dagli architetti di OBRPaolo Brescia e Tommaso Principi – e affacciato su Viale Scarampo (nell’area antistante i padiglioni 3 e 4 di FieraMilanoCity, nel lotto dove un tempo c’era un parcheggio).

Il nuovo quartier generale di BFF Bank a Milano

Una casa di vetro da 15mila metri quadri complessivi di superficie, costruita su 7 piani fuori terra e due interrati e 40 metri di altezza “cielo-terra”, dotata di 2300 mq di pannelli fotovoltaici e arretrata rispetto all’allineamento stradale, così da ricavare una nuova piazza pubblica. Il progetto, ultimo step di un percorso di rinnovamento progressivo degli ambienti di lavoro della BFF già avvenuto negli uffici spagnoli e polacchi del gruppo, poneva dunque le basi per “regalare” a Milano uno spazio civico aperto a tutti, con il giardino urbano che conduce all’atrio porticato dell’edificio, l’auditorium e il museo ora prossimo a inaugurare, pensato per ospitare la collezione di arte contemporanea della Banca.  

BFF ArtFactor Bratislava
BFF ArtFactor Bratislava, 2021

La collezione d’arte contemporanea di BFF Bank

Dunque, agli uffici che accolgono gli oltre 500 dipendenti del gruppo che operano a Milano, si affiancherà, a partire dal prossimo 3 aprile – l’inaugurazione del museo è non a caso programmata nei giorni di miart, nel pieno dell’Art Week milanese – la BFF Gallery, pensata per promuovere la conoscenza dell’arte e della cultura italiana attraverso la condivisione delle opere di una collezione frutto del lavoro di oltre trent’anni, che annovera, tra gli altri, artisti come Valerio Adami, Enrico Baj, Alberto Burri, Mario Schifano, Emilio Tadini, Lucio Fontata e Giò Pomodoro, nata con l’idea di sostenere l’arte contemporanea italiana. Inizialmente concepita per valorizzare gli spazi degli uffici creando un ambiente di lavoro che fosse bello e armonico, presto la raccolta – che conta oltre 250 opere d’arte, tra disegni, dipinti e sculture, dal secondo dopoguerra agli anni 2000 – si è trasformata in uno strumento di condivisione del patrimonio culturale con la collettività, e il gruppo BFF è da anni impegnato a divulgarne il valore attraverso pubblicazioni e mostre itineranti (il progetto ArtFactor, che ha condotto nel 2021 all’organizzazione di un’esposizione itinerante in Europa e negli Stati Uniti). Propedeutico è stato il un processo di censimento, ricondizionamento e digitalizzazione della collezione avviato nel 2019.

Casa BFF Milano. Courtesy OBR
Casa BFF Milano. Courtesy OBR

Apre al pubblico la BFF Gallery. Un nuovo museo per Milano

La sede permanente stabilizza e intensifica l’impegno degli ultimi anni. “BFF Gallery è nata non solo dalla necessità di trovare una sistemazione per la collezione della Banca, ma soprattutto dal desiderio di creare, all’interno di Casa BFF, un luogo che favorisse la connessione tra le persone e la trasmissione di conoscenze” spiega oggi Massimiliano Belingheri, Amministratore Delegato di BFF Banking Group. Accessibile gratuitamente (previa registrazione online), il museo vuole proporre mostre ed eventi di alto valore scientifico, in un contesto inclusivo e accessibile. E anche dal punto di vista strutturale si è privilegiata una progettazione che favorisse l’abbattimento delle barriere, lasciando lo spazio “trasparente”, quindi perfettamente visibile dall’esterno, pur proteggendo le opere dalla luce diretta, interrando parzialmente la galleria. 

La mostra inaugurale con il “Paradiso Perduto” di Enrico Baj

In occasione dell’inaugurazione, la BFF Gallery si presenterà al pubblico con la mostra Baj + Milton “Paradiso Perduto” i paradossi della libertà, che fino al 17 ottobre 2025 espone la serie di quaranta acqueforti realizzate da Enrico Baj nel 1987 su ispirazione del poema di John Milton che racconta le origini dell’Umanità, dalla creazione di Adamo alla cacciata dall’Eden. 

Livia Montagnoli

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